Sabato Santo 30 marzo 2013: il giorno della grande attesa

News del 26/03/2013 Torna all'elenco delle news

Il Sabato Santo è il giorno del grande silenzio. Il giorno dello smarrimento o, forse meglio, la Vigilia della nuova nostra creazione, dopo il peccato originale, che la Chiesa vive, tacendo ed aspettando.

A noi non rimane che contemplare il silenzio di Maria, Madre di Gesù e nostra: un silenzio che non era certamente come la fine di un sogno, ma l'inizio di una realtà sicura e meravigliosa.

La Chiesa vive questa attesa, che si fa grande evento nella suggestiva Veglia Pasquale.

1. la Veglia inizia a luci spente, come a dirci il buio in cui è immersa l'umanità senza l'Amore di Dio accolto e contraccambiato.

2. Il buio comincia ad essere vinto con la benedizione del fuoco, in fondo alla chiesa, e quindi l'accensione del cero pasquale, come 'LUCE DI CRISTO' che si fa strada tra di noi. Il Cero passa tra la folla, accende le candele e, lentamente, tutto è uno sfavillio di luci, come l'alba di un nuovo giorno.

3. Esplode la gioia con il canto di S. Agostino, l'Exultet, detto ANNUNZIO PASQUALE, che pare contenere la stessa gioia di Dio quando ci creò. È un canto meraviglioso.

4. Seguono le letture del Vecchio Testamento (7) che sono un ripercorrere la nostra storia con Dio, fino al CANTO DELL'ALLELUJA e IL GLORIA, che annunziano a tutti la Resurrezione, sciogliendo dal silenzio le campane, in segno di gioia piena e completa: È PASQUA. 'IL GIORNO DEL SIGNORE'. 
 

Omelia di mons. Antonio Riboldi

Liturgia e Liturgia della Parola della Veglia Pasquale nella Notte Santa del 30 marzo 2013