statue di S. Paolo e S. Stefano
Statue
o Statua di “San Paolo” di Francesco Jerace, lato SX scalinata
e Iscrizione sul Frontespizio del Piedistallo
o Statua di “Santo Stefano da Nicea” di Francesco Jerace, lato DX scalinata
e Iscrizione sul Frontespizio del Piedistallo
Statue marmoree di “San Paolo” e “Santo Stefano da Nicea” (1934), di FRANCESCO JERACE Polistena (R.C.) (1853) Napoli (1937), collocate sulla gradinata esterna della Cattedrale.
Commissionate allo scultore dall’Arcivescovo Carmelo Pujia, le due statue dovevano ricordare alle generazioni future l’approdo a Reggio di Paolo, primo evangelizzatore del popolo reggino, e Stefano da Nicea, primo vescovo della città, lasciato da Paolo.
Sottratte ad una fredda replica della statuaria convenzionale e decorativa, le due figure maestose equilibrano lo schema orizzontale della gradinata (ml.10), conferendo euritmia all'insieme.
San Paolo sembra muoversi dal piedistallo e invadere lo spazio circostante con l’energico protendere del braccio destro che asseconda la foga oratoria: la figura dallo sguardo intenso e dal gesto deciso dà l’immagine della forza dello spirito nell’annuncio del Vangelo; Santo Stefano, invece, figura assorta, statica rispetto all’Apostolo di Tarso, ma con il quale in sintonia muove in avanti la gamba destra, dimostra la pacatezza e la mansuetudine del pastore nel guidare il gregge a lui affidato.
> *ISCRIZIONE sul frontespizio del piedistallo della Statua di San Paolo, lato SX della scalinata:
[“DIVO PAULO TARSENSI / QUI PRIMUM RHEGINIS JULIENSIBUS CHRISTUM NUNTIAVIT / RHEGINI JULIENSES / ANNO MCMXXXIV / AB HOMINUM GENERE REDEMPTO” ]
(Al divino Paolo di Tarso, che per la prima volta annunciò Cristo ai Reggini Juliensi, i Reggini Juliensi. Nell’anno 1934, dal popolo redento. )
> *ISCRIZIONE sul frontespizio del piedistallo della Statua di Santo Stefano, lato DX della scalinata:
[“DIVO STEPHANO NICAENO /PRIMO RHEGINORUM JULIENSIUM PONTIFICI /RHEGINI JULIENSES / ANNO MCMXXXIV/AB HOMINUM GENERE REDEMPTO” ]
(Al divino Stefano di Nicea, primo Vescovo dei Reggini Juliensi, i Reggini Juliensi. Nell’anno 1934, dal popolo redento. )
N.B. Per le iscrizioni (*) si è attinto a “Le iscrizioni latine nella storia di Reggio”,
di Raffaella Bagnato e Caterina Paino, Iiriti 1996.