Il prospetto principale, che guarda verso un'ampia piazza alberata, si presenta maestoso con una composizione di elementi neo-romanici, ripetuti anche sui fianchi e sul retro, dove vengono ripresi i motivi delle finte gallerie e degli archetti sovrapposti.
La finta galleria a colonnette ed archetti sovrapposti e il forte cornicione coronano il tutto, senza tuttavia riuscire a correggere la forte spinta verticale delle quattro torrette che partendo da una base quadrata terminano con forma ottagonale. Queste dividono il prospetto principale in tre parti.
Nella parte centrale, coronata da due scivoli che definiscono il timpano, all'interno del quale sono ricavate tre nicchie con candelabri, è collocato il rosone collegato con una trifora. A coronamento di quest'ultimo elemento vi è un mistico decorativo con una serie di leoni raccordati al simbolo dell'evangelista Marco.
Il sagrato, antistante la facciata principale, comprende un’ampia scalinata, di m. 10 di profondità, realizzata con pietra di Mischia, sulla quale nel 1934 furono collocate le statue di San Paolo, fondatore della Chiesa reggina, e di Santo Stefano da Nicea, primo vescovo di Reggio, entrambe opera dello scultore calabrese Francesco Jerace.
Nella facciata si aprono tre pregevoli portali in bronzo, collocati nel 1988 in occasione del XXI Congresso Eucaristico Nazionale svoltosi a Reggio Calabria: in esse il significato di semplice arredo funzionale è superato da quello religioso e civile insieme, sapientemente espressi dagli artisti che le realizzarono.
Nella porta centrale, Luigi Venturini illustra la Vita terrena e celeste della Vergine; nella porta laterale sinistra, Biagio Poidimani narra la Storia della devozione di Reggio alla Madonna della Consolazione; nella porta di destra, Nunzio Bibbò raffigura Episodi dell' Apostolato di Paolo di Tarso, cui s'intrecciano le origini della Chiesa reggina.
Il portale centrale è sopravanzato da un protiro con tetto spiovente, poggiante su fasci di colonne, che presenta sulla fascia superiore una iscrizione in greco, del passo degli Atti degli Apostoli (At 28,13) che ricorda l’arrivo dell’Apostolo Paolo a Reggio:
ΠΕΡΙΕΛΘΟΝΤΕΣ ΚΑΤΗΝΤΗΣΑΜΕΝ ΕΙΣ ΡΗΓΙΟΝ
(Costeggiando giungemmo a Reggio).
Ai due lati del Portale Centrale sono collocate due lapidi, quella a sinistra ricorda la Visita del Papa Giovanni Paolo II alle Chiese di Calabria e l’Incontro con i Giovani a Reggio Calabria il 7 ottobre 1984
[“DA REGGIO È PASSATO SAN PAOLO. / QUI PER LA PRIMA VOLTA HA MESSO / PIEDE SULLA VOSTRA TERRA… / DI QUA È PARTITO IL VANGELO, / LA BUONA NOVELLA… / DA QUI IL CRISTIANESIMO HA INIZIATO / IL SUO CAMMINO IN TERRA CALABRA, / ESPANDENDOSI IN OGNI DIREZIONE, / SIA VERSO LA COSTA IONICA /SIA VERSO LA FASCIA TIRRENICA. /È QUESTO UN PRIMATO CHE MI PIACE / SOTTOLINEARE E CHE È MOTIVO / DI GIUSTO ORGOGLIO PER LA CHIESA / E LA CITTÀ DI REGGIO CALABRIA ”. / I VISITA PASTORALE / REGGIO CAL. 7 OTTOBRE 1984 / GIOVANNI PAOLO II ]
quella a destra a ricordo del Discorso di Giovanni Paolo II del 12 giugno 1988 al Congresso Eucaristico Nazionale tenutosi a Reggio Calabria.
[“LA CHIESA CATTEDRALE È SEGNO / DI UNITÀ QUALE LUOGO PRIVILEGIATO / DI INCONTRO DEL POPOLO DI DIO / CHE SI RACCOGLIE INTORNO / AL PROPRIO VESCOVO… / DALL’ EUCARISTIA DEVE TRARRE / ISPIRAZIONE E FORZA / E ALL’ EUCARISTIA DEVE CONDURRE / TUTTA L’ATTIVITÀ PASTORALE… / DALL’ EUCARISTIA NASCE / L’IMPEGNO DI UNA PRESENZA / SOCIALE DELLA CHIESA”. / CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE / REGGIO CAL. 12 GIUGNO 1988 / GIOVANNI PAOLO II].
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