Monumento funerario di Mons. Antonio Lanza

(Arcivescovo di Reggio dal 1943 al 1950).

Opera dello scultore Alessandro Monteleone di Taurianova (R.C.).
Eretto nel 1960, è collocato nella navata sinistra, in corrispondenza del transetto  centrale.  

Un ampio pannello di bronzo dorato, raffigurante “La disputa di Gesù fra i dottori", sovrasta l’epigrafe  (dettata da Don Luigi Chiappetta) e l’avello marmoreo, che riproduce il Vescovo adagiato, e richiama all’episodio dell’Accademia del 1926 ( in cui il prelato da giovane si affermò davanti al Papa Pio XI), rappresentato nel bassorilievo sul frontespizio del  sarcofago  stesso.
In alto, lo stemma del Vescovo sostenuto da due Angeli, in bronzo dorato. 

                                                 
( “ HIC QUIESCIT IN PACE  /  D. ANTONIUS LANZA  /  ARCHIEO.s REGHIN.orum EP.iscopus BOVEN.sis ADMIN.istrator AP.ostolicus NEOCASTREN.sis  /  METROPOLITA CALABRIAE  /  A.D. XV KAL. APR. MCMV  /  CASTELIONE CONSENTInORUM NATUS  /  PROVIDENTIA PII XII PONT.ificis MAX.imi  / A.D. XIII KAL. JUL. MCMXLIII  EP.iscopus CONSECRATUS / VELUT MERIDIANUS SOL / INGENIO DOCTRINA PIETATE / IN  ITALIAE PRAESULIBUS MIRIFICE EFFULSIT  /  PASTOR FUIT INSOMNIS  /  FIDEI ACTIONIQUE CATHOLICAE  /  MAGISTER SUMMUS DEFENSOR STRENUUS  /  MULTA  ET MAGNA  /  PRO CIVITATE TOTAQUE BRUTTIA REGIONE  /  EXCELSO AGITABAT ANIMO  /  AT FULMINEUS MORBUS  /  A.D. IX KAL. JUL. MCML  /  NOSTRO AMORI COMMUNIQUE SPEI ACERBE ABREPTUM  /  COELO RESTITUIT  /  MAESTISSIMIS LACRIMIS  /  AGRUM SEPULCRUM PIE FILII PERFUNDUNT  /  TUQUE AMANTISSIME PATER  /  NOSTRUM ALLEVA FLETUM  /  NOBISQUE PROPITIUS BENIGNE SEMPER ADESTO  /  AVE “ ]
(Qui riposa in pace Mons. Antonio Lanza, Arcivescovo dei Reggini, Vescovo di Bova, Amministratore apostolico di Nicastro, Metropolita della Calabria. Nato il l8 Marzo 1905 a Castiglione dei Cosentini, consacrato Vescovo  il 29 Giugno 1943 per provvidenza del Pontefice Massimo Pio XII, come il sole meridiano brillò in modo straordinario fra i presuli d’Italia per ingegno, cultura e devozione. Fu pastore indefesso, sommo maestro  e strenuo difensore della fede e dell’Azione Cattolica. Molte e grandi  opere in favore della città e di tutta la regione Bruzia nella mente eccelsa meditava, ma una malattia fulminea, il 23 Giugno 1950, restituì al cielo lui, strappato prematuramente al nostro amore e alla comune speranza. I figli bagnano pietosamente di mestissime lacrime il sepolcro, e tu, padre che molto hai amato, allevia il nostro pianto e assistici sempre benignamente. Addio).