Lapide del 1682 ( Ybanez )
In origine murata sulla facciata dell’antica Cattedrale, la lapide ricorda una importante campagna di lavori di ricostruzione e restauro [costruzione di una cupola all’incrocio della navata centrale con il transetto, riorganizzazione delle cappelle laterali e arricchimento dell’interno con decorazioni pittoriche, marmoree e a stucco], che, avviata dall’Arcivescovo Gaspare Creales, si concluse durante l’episcopato di Mons. Martino Ybanez Y Villanueva.
[ D.eo O.ptimo M.aximo / ALMAE VIRGINI MATRI AD AETHERA ASSUMPTAE / RHEGINA ECCLESIA/MAGNAE OLIM GRAECIAE METROPOLIS PROVINCIARUM MATER, ET CAPUT. / A D. PAULO APOSTOLO / ANNO XPI. LVIII. FUNDATA EIUSQ.ue DISCIP.ulo MARTYRI STEPHANO I. RHEGIN.orum ANTISTITI COMMISSA / IN SPIRITUALIBUS / ARCHIEPISCOPUS RHEGINUS PROVINCIAE CALABRIAE ULTRA, ET ULTRA METROPOLITANUS, / YOPPULI ARCHIMANDRITA, ABBAS S. DIONYSII, DECEM PRAE EST CATHEDRALIBUS ECCLESIIS, QUAE / EPISCOPI SUFFRAGANEI SUNT / BOVENSIS CASSANENSIS CATACENSIS CROTONENSIS HIERACENSIS / NEOCOSTRATENSIS NICOTERENSIS OPPIDENSIS SQUILLACENSIS TROPIENSIS / IN TEMPORALIBUS / EST AD REGIAM CATHOLICAM PRAESENTATIONEM REGIAEQUE MAIESTATIS CONSILIARIUS COMES CIVITATIS BOVAE, AC RURIS AFRICI BARO OPPIDI CASTELLACII CUM IURISDICTIONE / MERI, ET MIXTI IMPERII, AB IMPER.atore HENRICO VI AN.no 1199 CONCES.sione ET A FEDERICO II AN.no 1223 CONFIRMAT.a /
D. F. MARTINUS YBANEZ ET VILLANUEVA, HJSPANUS / ORD.inis SS. TRINITATIS REDEMPTOR. S.anctae AC GeNeraLIS INQUISITIONIS HISPANIAR. QUALIFICATOR/ COMPLUTENSIS SCHOLAE S.acrae THEOLOG.iae DOCTOR, AC CATHEDRATICus, PRIMARIus, EX EPISCOP.ato CAETANO / ARCHEPS RHEG.inorum TOTAM HANC ECCLESIAM VETUSTATE PENE COLLAPSAM, ET DEFORMEM, INTERIUS / EXTERIUSQ.ue REPARAVIT, ET AD PRESENTEM FORMA, DEO MISERANTE REDUXIT AN.no DomiNI. 1682. ]
( “ A Dio Ottimo Massimo. All’ Alma Vergine Madre Assunta al Cielo (intitolata) la Chiesa Reggina, Metropoli della Magna Grecia di un tempo, madre e capo di province, fondata nell’anno 58 dall’Apostolo Paolo, affidata al suo discepolo il martire Stefano, 1° Vescovo dei Reggini.
Per la cura dei beni spirituali l’Arcivescovo reggino della Calabria Ulteriore e Metropolita della stessa, Archimandrita di Ioppolo, Abate di S. Dionigi, è a capo di dieci Chiese Cattedrali, i cui Vescovi sono suffraganei, quello di Bova, di Cassano, di Catanzaro, di Crotone, di Gerace, di Nicastro, di Nicotera, di Oppido, di Squillace, di Tropea;
per la cura dei beni temporali, è alla presentazione del Re cattolico e Consigliere della regia Maestà, Conte della città di Bova e della campagna di Africo, Barone di Oppido di Castellace con giurisdizione di pura e mista sovranità, per concessione data dall’imperatore Enrico VI nell’anno 1199 e confermata da Federico II nell’anno 1223.
Martino Ybanez di Villanueva, spagnolo dell’Ordine della SS. Trinità, avvocato e qualificatore della Santa e Generale Inquisizione Spagnola, dottore e primo cattedratico della Scuola complutense di Sacra Teologia, dall’Episcopato di Gaeta Arcivescovo di Reggio, con la misericordia di Dio restaurò all’interno e all’esterno e riportò allo stato presente tutta questa Chiesa, deforme e quasi crollata per la vetustà. Nell’anno del Signore 1682.” )
Tale lapide, portata dall’Arcivescovo Enrico Montalbetti all’interno della attuale Cattedrale nel 1939, come testimonia l’iscrizione seguente, e sistemata in prossimità dell’ingresso laterale dx, è stata ricollocata successivamente, sempre sulla parete dx, frontalmente al sacello di Mons. Gaspare Ricciulli Del Fosso.
[ SUPERIOREM LAPIDEM / IN FRONTE TEMPLI PONTIFICALIS IAM POSITUM / TERRAEMOTU A. MCMVIII COLLAPSUM ET EFFRACTUM / NE TAM PRETIOSUM PERIRET MONUMENTUM / HENRICUS MONTALBETTI RHEGINORUM PONTIFEX / HEIC CONLOCANDUM CURAVIT / AN. MCMXXXIX ]
( “Enrico Montalbetti, Vescovo di Reggio, fece qui collocare nell’anno 1939 la lapide sopra situata affinché non perisse un monumento tanto prezioso già posto sulla facciata del tempio vescovile andato in rovina e frantumato dal terremoto del 1908” ).