L'esterno

Attraverso un passaggio che è situato tra il braccio del transetto e la cappella del SS. Sacramento, sormontato un tempo dalla cantoria nella quale è stato alloggiato un organo polifonico, è situato il campanile che si eleva in posizione mediana rispetto al tempio.
La storia del campanile è parallela a quella della cattedrale, ma più complessa per le diverse vicende che hanno visto negli ultimi tre secoli ben cinque episodi di ricostruzioni o rimaneggiamenti.


Posto in origine in posizione avanzata rispetto alla facciata dell'antico tempio, come si può evincere da un disegno della seconda metà dell'Ottocento, ebbe a subire i danni e le insidie degli eventi naturali.
In una lapide, un tempo murata alla base della torre campanaria, ricuperata e ricomposta nel 1977, e collocata nella Galleria dell’Auditorium “San Paolo”,  a fianco della Cattedrale, viene ricordata la dignità dell’antico monumento  costruito nel 1453 dall’Arcivescovo De Ricci, e ricostruito nel 1841   dall’Arcivescovo Pietro De Benedetto.       
                                             
[ “D. O. M.  / DISIECTA IAM PRIDEM PERANTIQUA TURRI / QUAE SACRIS AEDIBUS ADDICTA / IAM INDE A MEDIO FERME SAECULO XV / ARCHIEP. ANTONIO DE RICCIS AUCTORE / MIRA IN COELUM ALTITUDINE ASSURGEBAT / NOVAM HANC AB INTEGRO  /  INSTABILIS PRO SOLI INGENIO / HUMILIORI EXTRUENDAM FASTIGIO / ARCHIEP. PETRUS DE BENEDICTO / AN. CH. MDCCCXLI PRAESULATUS SUI VI / SUO SUMPTU CURAVIT”]
( A Dio Ottimo Massimo. Distrutta già da tempo l’antica torre, che era  annessa al sacro tempio,  già appena dopo la metà del XV° secolo, a cura dell’Arcivescovo Antonio De Ricci, si innalzava verso il cielo di un’altezza meravigliosa. Questa del tutto nuova, da costruire di minore elevazione a motivo del suolo instabile, l’Arcivescovo Pietro De Benedetto, nell’anno del Signore 1841, VI°  del suo Episcopato, curò a proprie spese.) 

 
Diroccato anch'esso dal terremoto del 1908 subì in seguito la sorte dell'antico tempio demolito e ricostruito in altra posizione.
L’attuale torre campanaria, alta 28,15m, è stata costruita con criteri antisismici nello stile della nuova Cattedrale su progetto redatto nel 1928.

Nella torre campanaria sono collocate le tre campane, importanti memorie storiche per la vita religiosa e civile della città:

  • La Campana Metropolitana comunemente  detta  il Campanone, realizzata nel 1743 da artigiani messinesi, per i danni subiti nel terremoto del 1750 fu fatta rifondere a Reggio nello stesso anno con l’aggiunta di numerose suppellettili d’oro, d’argento e di bronzo, dal napoletano Nicola Astarita, a cura dell’Arcivescovo Damiano Polou, di cui porta inciso lo stemma, oltre ad alcune figure sacre (Crocefisso, Vergine Assunta  in cielo, San Giuseppe) e ad alcuni motti della Liturgia. 
  • La Campana del Capitolo fusa nel 1926 a Gallico con i frammenti di bronzo e altri metalli delle campane di numerose chiese distrutte dal terremoto  e dell’antica campana della Baracca - Cattedrale, fatta costruire dal  Papa Pio X,   fu benedetta dall’Arcivescovo  Carmelo Pujia, e collocata sul campanile  il 27 agosto 1928.
  • La Campana della Conciliazione fusa a Padova dalla Ditta Colbacchini, con  effigiati in rilievo sulla superficie la Madonna della Consolazione, il Papa Pio XI e il Re Vittorio Emanuele III, oltre allo stemma dell’Arcivescovo Carmelo Pujia, fu benedetta dallo stesso e collocata sul campanile,  il 24 maggio 1930.
  •  


 

 

 

 


 


1 2