Cappella del Battistero (prima laterale SX), nella quale si trovano:
* (al centro)
Fonte battesimale (1818), di FRANCESCO AURIA, argentiere napoletano. Realizzato in bronzo argentato, su commissione dell’Arcivescovo Mons. Alessandro Tommasini, troneggia al centro della Cappella.
L’ampio cratere è chiuso da un alto coperchio con scene a sbalzo raffiguranti: Dio Padre (il triangolo), la Salvezza in Cristo (l’ancora), lo Spirito Santo (la colomba), la Passione (il calice), la Morte (la Croce), l’Ascensione di Gesù, il Sacro Cuore, l’Assunzione di Maria, ed è sormontato da due piccole statue di Giovanni Battista e del Cristo al Giordano. Il tutto, sostenuto da tre zampe di leone, poggia su una artistica base marmorea triangolare, ornata con colonnine di porfido rosso.
* (sulla parete dx)
Tela ad olio raffigurante “Il Battesimo di Gesù al Giordano”, opera di DANIELA MINASI (1987).
* Gruppo bronzeo “La Pietà”, di NUNZIO BIBBO’ di Castelvetere (BN) (1946) offerto da una delle famiglie della Parrocchia, e consacrato il 21 Ottobre 1989.
L’opera, che si sviluppa verticalmente per una altezza di m. 2,40, ed ha un peso di Kg. 70, risulta composta di tre elementi: la Croce, il Cristo ed il gruppo delle Marie con San Giovanni, ciascuno dei quali svolge una sua propria funzione complementare agli altri, con significazioni sia autonome sia d’insieme. Il gruppo di San Giovanni, di Maria e della Maddalena costituisce la massiccia base dell’opera, in cui tutti gli elementi, proiettati verso l’alto, sono inseriti in una composizione conica, tesa a rappresentare un’unica espressione di pianto e di dolore. La Croce si carica di una complessità significativa che è funzionale al disegno segreto di tutta la scultura, di cui funge da fulcro, e, come una strada verso l’infinito, tende a stringersi verso l’alto, accentuando la fuga di prospettiva e spazialità di tutta la composizione. Il Cristo, dal corpo atletico ma sfigurato dalla sofferenza, suggerisce reminiscenze dell’arte Gotico-rinascimentale.