17-18 ottobre 2013: gli eventi diocesani in occasione della Giornata Missionaria Mondiale

News del 16/10/2013 Torna all'elenco delle news

Tradizionalmente la Comunità Ecclesiale dedica, durante il mese di ottobre, un’attenzione particolare alla realtà delle Missioni. In particolar modo, in occasione della terza domenica del mese, viene celebrata la Giornata Missionaria Mondiale, quest’anno giunta all’ottantasettesima edizione.

Anche nella nostra Arcidiocesi la Giornata Missionaria Mondiale sarà celebrata in ogni Parrocchia. A livello Diocesano il Centro Missionario promuove due importanti eventi di preghiera e sensibilizzazione:

- Giovedì 17 ottobre alle ore 19.30 in Cattedrale, S.E. Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria – Bova, presiederà la Veglia Missionaria Diocesana durante la quale padre Adriano Sella, missionario saveriano in Amazzonia, offrirà la sua testimonianza di vita e di apostolato. In questa occasione verrà celebrato l’invio missionario di don Claudio Roberti, sacerdote reggino, che partirà, come presbitero fidei donum, al servizio della Diocesi di Moramanga (Madagascar);

- Venerdì 18 ottobre alle ore 19.30 presso il Salone della Chiesa di San Giorgio al Corso, si terrà una conferenza dal tema Nuovi stili di vita, il cambiamento che parte dal quotidiano. Relazionerà il già citato padre Adriano Sella, responsabile della commissione “Nuovi Stili di Vita” della Diocesi di Padova, che si occupa di promuovere la cultura della “Decrescita Felice” come antidoto alla crisi attuale (info: http://nuovistilidivitapadova.wordpress.com/);

Locandina degli eventi diocesani del 17 e 18 ottobre p.v.

 
Comunicato finale:
     
Nuovi stili di vita: il cambiamento che parte del quotidiano “Bisogna recuperare l’essenzialità del Vangelo, proporre nuovi stili di vita, fare un “salto di qualità”, bisogna passare dall’assistenzialismo alla giustizia sociale È molto più facile fare assistenzialismo perché non richiede nessun impegno di cambiamento delle nostre abitudini, ci si mette la coscienza a posto perché si è dato qualcosa in forma di denaro o di aiuti, mentre tutto continua come prima. La parola chiave è cambiare, non assistere, bisogna educare a cambiare la propria vita”. È quanto sostiene Padre Adriano Sella, coordinatore della Rete Interdiocesana “Nuovi Stili di Vita”, missionario saveriano per molti anni in Brasile, promotore del Movimento "Gocce di Giustizia" che in occasione delle iniziative promosse dal Centro Missionario Diocesano di Reggio Calabria, ha tenuto presso la chiesa di San Giorgio al Corso una conferenza sui “nuovi stili di vita”. Padre Adriano sembra di conoscerlo da sempre, sorridente, cordiale, ma soprattutto “pratico”, riesce a coinvolgerti e farsi ascoltare per lunghe ore senza mai stancare, non ha bisogno di domande, sa raccontarsi. “Dopo il rientro dalla missione in Brasile decido di mettere in campo un’iniziativa già individuata, intorno agli anni 80, dalla Caritas e dal mondo missionario che, riflettendo sulla fame del mondo, erano giunti alla conclusione che i cambiamenti strutturali devono essere provocati da un movimento pastorale che venga dal basso, quindi era giunta l’ora di cambiare rotta, per rispondere ai bisogni del Vangelo”. “È necessario” - prosegue Padre Adriano – “educare per cambiare la propria vita nella quotidianità: per esempio quando andiamo a fare la spesa, abbiamo un potere enorme. Quando compriamo, esprimiamo un voto, possiamo quindi decidere se continuare a mantenere le grandi multinazionali o scegliere la “filiera etica” che mette al centro l’umanità e la terra, con una grande attenzione all’ambiente, offrendoci inoltre prodotti di qualità che ci fanno bene alla salute. Dobbiamo, passare dal consumismo sfrenato (iperconsumismo) al consumo critico, una rivoluzione silenziosa che comincia dal nostro portafoglio; le imprese in fondo dipendono dal nostro comportamento di consumatori, un calo dei consumi del 2%-3% sono sufficienti a condizionare i comportamenti di un’impresa. Inoltre, dobbiamo porre fine alle “banche armate” che usano i nostri soldi per finanziare il mercato delle armi e noi siamo tutti complici, rivolgiamoci a banche che abbiano un comportamento etico”. Ma cosa sono i nuovi stili di vita? “I nuovi stili di vita sono strumenti alla portata di tutti, azioni semplici, scelte quotidiane, piccoli cambiamenti, logiche nuove di vita. Si attuano attraverso quattro rapporti, quattro obiettivi fondamentali, il primo è fondato sulla creazione di un nuovo rapporto con le cose svincolato dal consumismo, il secondo è costituito da un nuovo rapporto con le persone per realizzare relazioni umane e ricche di valori; il terzo punto si concretizza in un nuovo rapporto con la natura per un uso responsabile dell’ambiente; l’ultimo obiettivo è basato su un nuovo rapporto con la mondialità trasformando l’indifferenza sociale in giustizia sociale e solidarietà umana. Non bisogna diventare né eroi e neppure santi, ma cittadini responsabili e solidali, cristiani autentici nella ferialità. I nuovi stili di vita partono dal buon uso dell’acqua, dal fare la spesa giusta, a dare spazio alle relazioni umane con il coraggio di spegnere la televisione quando si è tavola insieme agli altri, a ridurre le grandi quantità di rifiuti che produciamo ogni giorno e fino a realizzare tante e possibili azioni di cambiamento; non bisogna fare cose straordinarie, ma capire che si può “uscire” da questa sorta di “rassegnazione”: il cambiamento avviene prima nel quotidiano, quindi a livello personale e familiare, per poi giungere a quello comunitario e sociale, sino ai livelli istituzionali”. Padre Adriano ha dato delle indicazioni molto chiare e precise affinchè contribuiamo alla costruzione di un modo di pace e di giustizia sociale, conclude, con una frase di un anonimo brasiliano: “Le persone esistono per essere amate. Le cose esistono per essere usate. Se c'è tanto caos in questo mondo, è perché le cose vengono amate e le persone vengono usate”. Da questa frase possiamo ripartire.