Papa Francesco: Lo sguardo di Maria ci insegni a non essere cristiani di vetrina
News del 13/10/2013 Torna all'elenco delle news
Lo sguardo di Maria guida il cristiano a Gesù e lo aiuta a non essere un “cristiano di vetrina”, ma a “sporcarsi le mani” per il Vangelo. È la considerazione con la quale Papa Francesco chiude il suo videomessaggio indirizzato ai fedeli raccoltisi la sera di sabato 12 ottobre in preghiera nel Santuario del Divino Amore e negli altri dieci collegati a distanza, da varie parti del mondo, per condividere la Giornata mariana: Lourdes, Nazareth, Lujan, Vailankanni, Guadalupe, Akita, Nairobi, Benneux, Cz?stochowa e Marian Valley. Il servizio di Alessandro De Carolis:
“Chi guarda la Vergine Maria? Guarda tutti noi, ciascuno di noi. E come ci guarda? Ci guarda come Madre, con tenerezza, con misericordia, con amore”.
È lo sguardo che chiunque vorrebbe su di sé. Lo sguardo che abbraccia, sostiene, consola. In parole semplici, Papa Francesco tratteggia la maternità di Maria con parole che più un religioso insegnamento, trasmettono il calore di un’esperienza vissuta. Gli occhi della Mamma del cielo – gli stessi, dice, che “hanno guardato il figlio Gesù, in tutti i momenti della sua vita, gioiosi, luminosi, dolorosi, gloriosi”, così come li contempla il Rosario – sono gli occhi che guardano ciascuno dei figli sulla terra, “semplicemente con amore”:
“Quando siamo stanchi, scoraggiati, schiacciati dai problemi, guardiamo a Maria, sentiamo il suo sguardo che dice al nostro cuore: ‘Forza, figlio, ci sono io che ti sostengo!’. La Madonna ci conosce bene, è mamma, sa bene quali sono le nostre gioie e le nostre difficoltà, le nostre speranze e le nostre delusioni. Quando sentiamo il peso delle nostre debolezze, dei nostri peccati, guardiamo a Maria, che dice al nostro cuore: ‘Rialzati, va’ da mio Figlio Gesù, in Lui troverai accoglienza, misericordia e nuova forza per continuare il cammino’”.
Ma non guarda solo noi, Maria. La Madonna, afferma Papa Francesco, “indica Gesù, ci invita a testimoniare Gesù”, ci guida a Lui, l’unico che – assicura – “può trasformare l’acqua della solitudine, della difficoltà, del peccato, nel vino dell’incontro, della gioia, del perdono”:
“Non avere paura! Lui ti insegnerà a seguirlo per testimoniarlo nelle grandi e piccole azioni della tua vita, nei rapporti di famiglia, nel tuo lavoro, nei momenti di festa; ti insegnerà ad uscire da te stesso, da te stessa, per guardare agli altri con amore, come Lui che non a parole, ma con i fatti, ti ha amato e ti ama!’ O Maria, facci sentire il tuo sguardo di Madre, guidaci al tuo Figlio, fa’ che non siamo cristiani di vetrina’, ma che sanno 'sporcarsi le mani' per costruire con il tuo Figlio Gesù, il suo Regno di amore, di gioia e di pace”.
tratto da radio vaticana
Maria maestra di fedeltà e madre della gioia
Catechesi Mariana del Papa del 12 ottobre 2013