17 maggio-15 giugno 2013 - Progetto Chiese Aperte: Corso di formazione per apertura, custodia e valorizzazione degli edifici di culto diocesani
News del 02/05/2013 Torna all'elenco delle news
I problemi connessi alla valorizzazione e tutela dei beni culturali ecclesiastici richiedono, da parte degli enti responsabili, competenza e capacità di programmazione. Per tal motivo, è indispensabile provvedere alla formazione di base e permanente non solo dei responsabili delle comunità (sacerdoti, religiosi, etc.), ma in particolare degli operatori e addetti cui affidare le attività per la custodia e a valorizzazione degli edifici di culto.
Nel territorio dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova è un gran numero di edifici religiosi di pregio per architettura e patrimonio d’arte custodito, ma essi sono raramente aperti al pubblico per la carenza di personale, anche volontario, che se ne assuma l’onere della custodia e sorveglianza.
Al fine di contribuire a tale esigenza formativa, l’Arcidiocesi, attraverso l’Ufficio Beni Culturali, promuove il Progetto CHIESE APERTE, rivolto a volontari impegnati in iniziative di custodia, tutela e valorizzazione degli edifici di culto.
Finanziato con il contributo 8x1000 alla Chiesa Cattolica, l’intervento mira a formare volontari cui affidare, in questa prima edizione, apertura, custodia e valorizzazione di chiese di rilevante pregio architettonico e storico-artistico site nei Comuni di Reggio Calabria (chiese degli Ottimati e di Sant’Antonio Abate ad Archi), Bova (Concattedrale di Santa Maria Isodia e Santuario di San Leo), Bagnara (chiese delle Arciconfraternite del Carmine e del Rosario) e Scilla (chiese dello Spirito Santo, di Santa Maria di Portosalvo e di San Giuseppe).
Il Progetto CHIESE APERTE prevede lo svolgimento di un Corso di formazione rivolto a volontari associati e/o a persone che si dichiarino disponibili a far parte dell’Associazione di volontari cui sarà affidata la custodia e la valorizzazione delle chiese diocesane di rilevante interesse storico, ma anche a quanti, indipendentemente dalle parrocchie di provenienza, siano interessati ad acquisire le competenze necessarie per contribuire a vario titolo ad iniziative di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico diocesano.
Il Corso di formazione (40 h complessive) si svolgerà da venerdì 17 maggio a sabato 15 giugno 2013, articolandosi in due incontri settimanali (venerdì h 15-19 e sabato h 9-13) nei locali del Museo diocesano di Reggio Calabria. E’ previsto il rilascio di un Attestato di partecipazione.
Il Corso sarà introdotto da relazioni sui seguenti temi: I beni culturali ecclesiastici nel Magistero della Chiesa e Il ruolo dei volontariato nella tutela dei beni culturali ecclesiastici. Materie oggetto del Percorso formativo saranno: Storia dell’architettura sacra nell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, Storia dell’arte cristiana nell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, Lessico di iconografia cristiana, Arredi liturgici: forme e funzioni, Lessico dello spazio sacro: i luoghi della celebrazione, Manutenzione delle opere d’arte: nozioni di primo intervento, Lingua inglese.
Soggetto attuatore del Progetto CHIESE APERTE è l’Associazione di volontariato per i beni culturali ecclesiastici Did.Ar.T. Didattica Arte Territorio, con la quale l’Arcidiocesi nell’ottobre scorso ha sottoscritto apposita Convenzione.
Per informazioni sul Progetto si contatti, per l’Ufficio Beni Culturali diocesano, la dott.ssa Lucia Lojacono (e-mail: beni.culturali@reggiocalabria.chiesacattolica.it).
Il Programma e il Modulo di iscrizione al Corso di formazione sono disponibili presso il Museo diocesano (martedì, mercoledì, venerdì e sabato h 9-13), scaricabili dal sito diocesano www.reggiocalabria.chiesacattolica.it o da richiedersi contattando direttamente l’Associazione Did.Ar.T. Didattica Arte Territorio al n° 3891968047 o all’indirizzo didartreggiocal@gmail.com.
Presentazione del Progetto in pdf
L’Associazione di volontariato Did.Ar.T, Did.Ar.T. Didattica Arte Territorio, è un'associazione di volontariato costituitasi con la finalità di concorrere alla valorizzazione e alla promozione dei beni culturali ecclesiastici.
Nel perseguimento dei propri obiettivi e finalità, promuove ogni azione per
- concorrere a custodire, tutelare, valorizzare, promuovere e rendere fruibili i beni culturali ecclesiastici nel territorio locale e regionale;
- concorrere alla diffusione nella comunità civile e religiosa, in particolare tra i giovani (scuole, associazioni culturali, sportive e di altra natura), della conoscenza del patrimonio culturale (architettonico, artistico, archivistico, librario ed etno-antropologico) del proprio territorio di appartenenza, anche attraverso il ricorso a metodologie innovative;
- progettare e attuare seminari, corsi di formazione e/o aggiornamento inerenti conoscenza, custodia, tutela, valorizzazione e fruizione dei beni culturali ecclesiastici;
- offrire servizi di visite guidate, progettare e attuare percorsi didattici, laboratori creativi e artistici, campi di lavoro e campi scuola per la valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico diocesano e interdiocesano;
- progettare e realizzare materiali a stampa e multimediali per la valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico diocesano e interdiocesano;
- ricevere incarichi di gestione, custodia e apertura al pubblico di musei d’arte sacra e/o spazi espositivi dedicati a beni culturali ecclesiastici nel territorio diocesano, provinciale e regionale;
- favorire, promuovere e attuare attività di turismo sociale ed ecosostenibile, giovanile e scolastico, religioso e della Terza età, anche attraverso percorsi ed itinerari integrati in territorio diocesano e interdiocesano;
- promuovere incontri di catechesi attraverso l’arte e di lettura delle opere d’arte sacra;
- promuovere corsi di formazione del personale volontario addetto ai servizi per i beni culturali ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova e di altre diocesi regionali ed extra-regionali;
-favorire percorsi di formazione e crescita, ma anche interventi di supporto e/o sostegno e di integrazione per i cittadini diversamente abili e/o appartenenti a categorie sociali deboli e/o emarginate (extracomunitari, anziani, etc…), garantendone il coinvolgimento in attività formative, ludico-ricreative, culturali, artistiche, educative nei diversi contesti della vita sociale e comunitaria.