10 febbraio 2013: Giornata Diocesana del Seminario Arcivescovile "Pio XI" di Reggio Calabria

News del 04/02/2013 Torna all'elenco delle news

Una giornata Diocesana di preghiera e di sensibilizzazione economica a favore del Seminario Arcivescovile.

Messaggio dell'Arcivescovo Vittorio Mondello per la Giornata del Seminario 2013


Carissimi fratelli e sorelle,

sono lieto di potervi raggiungere, con questa mia lettera, per condividere assieme a voi l’impegno della ripresa della vita “ordinaria” delle vostre comunità; da poco, infatti, abbiamo concluso il tempo forte del santo Natale e, di sicuro, la tenerezza forte e disarmante del Bambino Gesù ha “provocato” noi tutti ad una testimonianza di fede vera, semplice ma anche coraggiosa, perché la nostra vita – prima ancora che il nostro essere cristiani – sia “luogo teologico”, se volete.. la “piccola greppia di Betlemme”, dove il Figlio di Dio possa, ancora, incarnarsi per condividere la storia di ogni uomo.

Ma sono, anche, lieto di potervi invitare a preparare e celebrare, con ogni cura e tanta passione, l’ormai imminente Giornata Diocesana di preghiera e di sensibilizzazione economica a favore del nostro Seminario Arcivescovile, che si svolgerà, nelle nostre parrocchie, domenica 10 febbraio prossimo.

Non debbo certo manifestarvi quanto mi stia a cuore (e quanto lo sia stato in tutti questi meravigliosi 22 anni di mio servizio episcopale, nella nostra amata arcidiocesi) il Seminario.


Sapete tutti che ho fortemente desiderato la sua riapertura – orami 21 anni fa – e…il Signore ha benedetto il nostro coraggio, i nostri sogni, regalandoci tanta consolazione nei momenti difficili e di sofferenza, e tantissima grata emozione del cuore, per le numerose Ordinazioni presbiterali che, in questi anni, abbiamo avuto la gioia di poter celebrare e che, oggi, ci consentono di guardare con maggiore speranza al presente ed al futuro della nostra Chiesa.


Mi permetto di condividere con voi una domanda che, spesso, affiora dal profondo del mio cuore: cosa sarebbe stata la nostra Diocesi senza il dono del nostro Seminario? Certo: il Signore può trovarsi i modi e i luoghi che meglio desidera per continuare ad affascinare col suo sguardo quanti desidera chiamare alla sua sequela e nessuno di noi può avere l’ardire di immaginare che una qualsiasi operazione umana (anche la riapertura di un Seminario Maggiore!) possa essere stata l’unica causa dell’incremento così sensibile del numero delle vocazioni! Permettetemi, tuttavia, di “osar immaginare” che il Seminario sia stato un efficace “strumento” nelle mani del buon Dio per donarci “Pastori secondo il suo cuore”. Per questo sento il bisogno ed il dovere di ringraziarLo, con tutto me stesso ed a nome di ciascuno di voi, e, allo stesso tempo, di esprimere gratitudine ed affetto per i Confratelli che, in questi anni, hanno profuso impegno, energie, cuore, fatiche, per il delicatissimo compito della formazione dei seminaristi! Cito, per tutti, i Rettori che si sono succeduti in questi 21 anni: d. Pippo, mons. Marcianò, d. Demetrio e, adesso, d. Sasà: a loro ed alle loro èquipes vada il grazie e l’abbraccio benedicente del Vescovo e di tutta la comunità diocesana.

Ma cosa sarebbe di un Seminario se non fosse (sempre e non soltanto una domenica all’anno!) al centro dell’attenzione, della premura, dell’affetto e della considerazione di tutta la comunità ecclesiale, in ogni sua componente, specie delle nostre parrocchie?

Voi sapete bene, amici carissimi, che la pastorale vocazionale (e, vi ricordo che la pastorale ordinaria della chiesa è, per sua natura, tutta vocazionale) non può e non deve essere “preoccupazione” esclusiva dei Superiori del Seminario. Ogni parroco, ogni Associazione o Movimento ecclesiale deve preoccuparsi ed occuparsi della “prospettiva vocazionale” della sua proposta formativa.


E’ compito soprattutto di noi Sacerdoti metterci a fianco dei nostri amati giovani e raccogliere le loro domande di senso, le “crisi di fede” ma anche il loro desiderio di spendere la vita per grandi ideali, il loro innegabile bisogno di “vedere Gesù”, di servire i poveri, di costruire una società che assomigli il più possibile alla “Città di Dio: è in questo “contesto” che siamo, poi, chiamati a discernere le possibili vocazioni al sacerdozio o alla vita consacrata che, sono certo, il Signore continua a suscitare nella nostra Diocesi. E’, però, impossibile desiderare di avere “sufficienti e santi sacerdoti” senza pregare (tutti: Vescovo, Preti, Religiosi, Laici, Gruppi, Movimenti ed Associazioni) per le vocazioni; senza lavorare per il discernimento di esse, senza offrire (parlo soprattutto per noi Sacerdoti) belle ed entusiaste testimonianze di “vita piena” e realizzata, proprio perché offerta al Signore!


Per questo motivo prego tutti i Confratelli di volersi rimettere “in gioco” (anche se so che molti di voi, cari Sacerdoti, lo fate già e con tanto zelo!) per e nella pastorale vocazionale. Lo chiedo, in modo del tutto speciale a quanti hanno ricevuto dal Vescovo l’Ufficio dell’accompagnamento dei giovani, in ogni aspetto della variegata proposta della pastorale giovanile (associata e non) che si sviluppa nella nostra Diocesi: a questi Confratelli, soprattutto ai carissimi Sacerdoti più giovani, chiedo, ancora, di non smettere mai di sensibilizzare al “tema vocazionale” le parrocchie, o le Associazioni o i Movimenti a cui sono mandati come Assistenti o Cappellani.


Il nostro Seminario, voi lo sapete, è il luogo principe per la formazione dei futuri presbiteri; ma la formazione ha un “prezzo”, se volete un “costo” che non è solo quello dell’impegno generoso e faticoso dei Superiori o dei Professori! Dobbiamo sentirci tutti, noi Sacerdoti in particolare, corresponsabili del mantenimento dei costi del Seminario stesso! Anche su questo aspetto, permettetemi di dire, in tutta franchezza e con assoluto rispetto verso ciascuno, che non si può relegare solo alla Diocesi l’onere di quanto serve per la formazione dei nostri seminaristi.

So bene che attraversiamo tutti difficili momenti di crisi economica che “colpiscono” pesantemente le nostre famiglie, le nostre comunità, soprattutto i poveri!

Vi chiedo, tuttavia, di esprimere ogni impegno affinché, domenica 10 febbraio, le nostre comunità (parrocchiali e non) si prodighino per una sensibile ed efficace raccolta di offerte da destinare al Seminario! Non è stato così, purtroppo, negli ultimi anni e…vi confesso che me ne addoloro molto! Vi esorto, anzi vi prego, ad essere più solleciti, responsabili e generosi; vedrete: il Signore vi ricompenserà oltre ogni vostra stessa aspettativa!

Grazie di cuore, dunque, per il bene che fate e che farete al nostro Seminario: sono certo che le mie attese non saranno deluse! Per questo (e per tanto altro!) vi abbraccio tutti e, con grande affetto, vi benedico!

Vittorio Mondello, Arcivescovo Metropolita