27 gennaio 2013: XIII Giornata della Memoria per le vittime dell'olocausto
News del 11/01/2013 Torna all'elenco delle news
Una data unica per ricordare nel mondo le vittime del nazifascismo e dell’Olocausto e onorare il nome di chi agì per salvare i perseguitati mettendo a rischio la propria vita.
In ogni città si svolgono eventi per discutere, o semplicemente ricordare, una tragedia umana eternamente attuale, impossibile da archiviare. Un viaggio nel tempo che è doveroso compiere ogni anno.
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Si celebra in Italia, come in molti altri Paesi dell'Unione Europea, in commemorazione delle vittime del fascismo e del nazismo, nonchè dell'Olocausto e ricorda la liberazione dei sopravvissuti del campo di sterminio nazista di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio del 1945: tale liberazione è infatti ormai assunta a simbolo dell’immane tragedia della Shoah.
Dallo scorso anno ha assunto rilevanza mondiale, in seguito alla risoluzione approvata dall’ONU il 1° novembre 2005 che ha accolto un’iniziativa promossa da Israele.
Istituita tredici anni fa, è una data simbolica per non dimenticare le sofferenze e le persecuzioni patite dal popolo ebraico ad opera del regime nazista e gli effetti abnormi che l’odio dell’uomo contro l’uomo ha determinato e può determinare.
La giornata è dedicata anche a coloro i quali a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati: gli 8 “Giusti fra le nazioni” ovvero i non-ebrei che eroicamente hanno rischiato la vita per salvare quellla anche di un solo ebreo perseguitato.
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, raggiunsero la città polacca di Auschwitz, venendo a conoascenza del suo famoso campo di sterminio e potendo quindi liberare i pochi superstiti. Questa triste scoperta e le testimonianze dei pochi sopravvissuti rivelarono per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio dei nazisti.
Auschwitz non fu comunque il primo campo di concentramento scoperto dalle truppe sovietiche durante l'ascesa vero Berlino, in realta precedentemente vennero liberati i campi a Chelmno e Belzec, ma questi detti più comunemente di "annientamento" erano veri e propri mattatoi all'interno dei quali prigionieri e deportati venivano immediatamente gasati.
L'apertura dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, mostrò al mondo oltre ai sopravvissuti alla tragedia, anche gli strumenti di tortura e di annientamento presenti nei lager in tutta la loro crudezza.
Il 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria, istituito dal Parlamento italiano con la legge n.211 del 20 luglio 2000. La data è stata scelta, come ricorda la legge stessa, quale anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, in ricordo della Shoah, lo sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, per “conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.
Numerosi eventi sono in programma, anche quest’anno, in tutta Italia, ed è possibile trovare una lista completa dei principali eventi, visitando il sito internet dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. (UCEI).
Informazioni ed elenco eventi: www.ucei.it/giornodellamemoria/
Sul piano normativo assume anche per questo particolare pregnanza la recente approvazione, nell’ambito dell’ultima legge finanziaria (all’art. «658-bis. Alla legge 17 aprile 2003, n. 91, art. 658-bis), l’istituzione, a Ferrara, del “Museo Nazionale della cultura e dell’Ebraismo Italiano” quale testimonianza delle vicende che hanno caratterizzato la bimillenaria presenza ebraica in Italia". Il Museo - che opererà sotto l’egida del Ministero per i Beni culturali e si avvarrà prioritariamente della collaborazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) - ha i seguenti compiti: far conoscere la storia, il pensiero e la cultura dell’ebraismo italiano, con una specifica attenzione alle testimonianze delle persecuzioni razziali e alla Shoah in Italia; promuovere attività didattiche, organizzare manifestazioni, incontri nazionali ed internazionali, convegni, mostre permanenti e temporanee, proiezioni di film e di spettacoli “sui temi della pace e della fratellanza tra i popoli e dell’incontro tra culture e religioni diverse".
Il giorno della Memoria è diventato LEGGE
La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il testo della legge 20 Luglio 2000 n. 211 che istituisce il "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Il testo della legge è il seguente:
Art. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, sì sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’art.1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere.