Messaggio dell'Arcivescovo: La gioia del Natale dentro il mondo in crisi
News del 27/12/2012 Torna all'elenco delle news
Nell’imminenza ormai del Santo Natale sento il bisogno di rivolgere a tutti i cristiani - e a “tutti gli uomini che Dio ama” - l’augurio più affettuoso, cordiale e paterno.
Il mio auspicio é che il Natale - che viene quest’anno vissuto nel contesto di una crisi globale, fonte di gravi sofferenze per milioni di famiglie, tra le quali tante del nostro territorio calabrese – possa essere ugualmente un evento di gioia e soprattutto di speranza.
Una speranza, che non nasce dalla convinzione che la crisi in atto possa essere superata dalle capacità umane, che indubbiamente esistono; ma dalla certezza che il Dio - che si è fatto uomo, ponendo la sua tenda accanto a noi - è quello stesso Dio che con noi continua a camminare e ci esorta a non avere paura perché: "Io sono con voi fino alla fine del mondo" (Mt. 28, 28).
In questo contesto, é significativo il fatto che stiamo per celebrare il Natale all’interno dell’Anno della Fede: e questo può aiutarci molto nella scelta di convertire il nostro cuore.
In questo cammino di conversione, c’è una domanda fondamentale, assolutamente inevitabile: “Perché Dio si è fatto uomo? Quali conseguenze questo fatto causa nella nostra vita?”.
La risposta ci fa aprire lo sguardo sul senso di questo evento divino. Il Natale, infatti, ci rivela che Dio ci ama a tal punto da non vergognarsi di abbassarsi fino a diventare uomo come noi “ in tutto simile a noi, tranne che nel peccato”.
Oggi, purtroppo, la festa del Natale è stata secolarizzata, e quindi svuotata del suo vero significato, ridotta ad un fenomeno sentimentale e consumistico, che allontana sempre di più la gente dal mistero.
Tocca a noi cristiani riscoprirne il senso e legarlo alla quotidiana vita di fede.
Per questo, siamo chiamati a riflettere in modo particolare sul dono di salvezza che questo Bambino ci ha partecipato anzitutto col Santo Battesimo.
Ma, mi domando: quanti cristiani oggi ricordano la data del loro Battesimo? Quanti lo vivono in modo da testimoniare quella vita nuova che esso ci ha comunicato e che spesso noi abbiamo praticamente dimenticata e inutilizzata?
Sarebbe veramente bello se, preparandoci all'incontro col Bambino Gesù, facessimo rivivere in noi la grazia del Santo Battesimo, per potere così veramente incontrare il Dio che viene in mezzo a noi.
Comprendere che Egli non è, come spesso gli uomini in modo insensato vanno ripetendo, un Dio lontano, che non si interessa di noi o se se ne interessa è per punirci dei peccati commessi, ma un Dio talmente vicino, che si è fatto uno di noi assumendo la nostra natura umana.
So bene, come ho già detto, che i momenti attuali sono molto tristi e comportano per tutti, ma specialmente per i fratelli più poveri, enormi sacrifici.
So anche, però, che se riflettiamo sul Natale e comprendiamo che Dio è venuto a noi per rinnovarci e darci la gioia di sentirLo sempre accanto a noi; a tal punto da immolarsi, tramite il Figlio fatto uomo, sulla croce per nostro amore, allora scomparirà la tristezza dai nostri cuori e sapremo affrontare tutti i sacrifici aiutando anche i nostri fratelli a guardare, con fiduciosa speranza, al futuro.
E’ questo il senso dell’augurio di Buon Natale che, con tanto affetto, rivolgo a tutti e a ciascuno di voi.
S.E. Rev.ma Mons. VITTORIO LUIGI MONDELLO
Messaggio dell’Arcivescovo Mons. Vittorio Mondello per il Natale 2012