Iniziativa della Caritas Diocesana: "Adozione di prossimità"

News del 27/05/2012 Torna all'elenco delle news

Per sostenere i poveri in questi tempi difficili di crisi, la Caritas diocesana e le Comunità di Accoglienza promuovono una iniziativa di concreta solidarietà.

"La nostra Diocesi considera i “servizi ai poveri” come opere –segno, visibilità della nostra sequela  di Cristo, che nei poveri manifesta la Sua presenza. Le case che accolgono i poveri, però, hanno dei costi non facilmente sostenibili, non possono essere chiusi, non possiamo abolirli perché i poveri sono nostri e abbiamo l’obbligo di accoglierli e accompagnarli, soprattutto quando non hanno alcun sostegno familiare.

La nostra gente capisce bene che ai poveri non si può chiudere la porta  e che i servizi ai poveri devono essere considerati come appartenenti a tutti e a ciascuno.

La piccola solidarietà di ciascuno può diventare la grande solidarietà di tutti.

Gli spiccioli della vedova del Vangelo contano molto davanti al Signore.

Questa straordinaria iniziativa di solidarietà, che particolarmente le Caritas parrocchiali e i gruppi di volontariato sosterranno e accompagneranno con le iniziative che riterranno più opportune ed efficaci, serve proprio a fare in modo che le Case e i servizi ai poveri della Diocesi siano concretamente abitati e sostenuti dalle comunità cristiane".

(Mons. Antonino Iachino, Vicario Generale)

"La crisi economica che il Paese sta attraversando, ancora una volta viene pagata dalle persone più deboli della società.
E' una povertà che oltre ad essere economica diventa povertà di relazioni, di diritti, spoliazione della dignità della persona umana.
In Calabria, nella nostra città, nonostante lotte, proteste, denunce si corre il rischio che tanti servizi alle persone in difficoltà saranno obbligati a chiudere.
Anche le nostre Comunità di Accoglienza, nate dal cuore della nostra Chiesa per rispondere all'obbligo dell'Amore, stanno attraversando una difficile situazione economica dovuta a crediti da parte del Comune di Reggio Calabria e della Regione Calabria.

Noi ci rivolgiamo a tutte le comunità cristiane, a tutti i fedeli, a quanti stanno a cuore i diritti di eguaglianza e di solidarietà sanciti dalla nostra Costituzione per chiedere un contributo mensile (a partire dal mese di giugno), per dodici mesi, per tentare di uscire da questa difficoltà. Potrebbe essere questa l'occasione per promuovere un azionariato sociale, segno di condivisione ed espressione di una società dal volto umano.

Al Signore che ci ha fatto il dono di poter accogliere tanto nostri fratelli è necessario rispondere con il dono della nostra fraternità e della nostra solidarietà.

Le persone che soffrono, che sono nel disagio, nrlla solitudine non appartengono ad una comunità indistinta, appartengono a ciascuno di noi: memori che ogni volta che ci chiniamo sull'uomo ai margini della strada accogliamo il Signore Gesù.".

(Don Antonino Pangallo, Direttore della Caritas Diocesana)