Via crucis biblica con meditazioni di S. Pio da Pietrelcina

News del 01/03/2012 Torna all'elenco delle news


PRIMA STAZIONE

Gesù in agonia nell’Orto degli ulivi
 

"Ecco il sopraggiungere del tempo stabilito per Gesù. Ecco l'ora dell'oscurità, del buio, dell'apparente potere del principe di questo mondo.
Di fronte a quest'ora egli inorridisce e prova angoscia, turbamento e solitudine. E' questo il tempo della percezione del peccato del mondo. I discepoli "qui", Gesù "là".
I discepoli non sono ancora pronti ad alleviare le sofferenze di Gesù, il dono dello Spirito non ha ancora rinnovato i loro cuori. Rimane la preghiera. Gesù sembra fare sua l'invocazione del Salmo: "perchè ti rattristi, anima mia, perchè su di te gemi?", per poi dire: "Abbà, Padre!", docile abbandono e fiduciosa speranza nela divina volontà."

"Gesù vuole che tu lo rassomigli nelle angosce del deserto, dell'orto e della croce".
 

SECONDA STAZIONE
Gesù è tradito da Giuda e trattiene Pietro dalla violenza

"E' questo il tempo in cui, percosso il pastore, il gregge si disperde. Ecco il tempo della dilatazione dell'ora delle tenebre. E le tenebre, sappiamo, non accolgono la luce. Un bacio svela l'iniquo proposito e introduce l'ora in cui è venduto il gisto. Non c'è spazio per la sequela".
 

TERZA STAZIONE
Gesù è condannato dal Sinedrio

"Gesù è interrogato dal sinedrio. Egli tace di fronte alle accuse. Alla domanda del sommo sacerdote che lo interroga sulla sua identità, invece risponde: "Egli è il Cristo! Egli è l'2io sono", ovvero colui che possiede il nome con il quale Dio si rivela a Mosè. Del resto, già prima che Abramo fosse, Gesù è l'"io sono". Nelle sue parole c'è la presenza del Padre, di colui che gli ha donato una "lingua da iniziati" per roferire la verità".
 

QUARTA STAZIONE
Gesù è rinnegato da Pietro

"Anche tu eri con lui". A volte anche noi siamo tentai di dire: "No, non lo conosco". A volte invece siamo realmente con lui ma, al sopraggiungere delle difficoltà, siamo come quell'erba che si lascia soffocare dalla zizzania. Altre volte siamo presi dal fare e dimentichiamo l'essere. Quando invece siamo realmente con lui, siamo anche da lui conosciuti! Stare con lui significa accogliere la radicalità del suo messaggio: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua".
 

QUINTA STAZIONE
Gesù è giudicato da Pilato

"Pilato ha di fronte Gesù. Tuttavia il suo peccato gli impedisce di poterne sostenere lo sguardo e nondimeno di comprendere la verità che è in lui. Egli, infatti, domanderà: Cos'è la verità? Un giudizio senza verità non coglie il valore che ne è fonte.
Così il Figlio del Padre, l'unigenito, l'amato, è condannato. Ciò da cui fu preservato Isacco, si realizza in Cristo. E' liberato un altro figlio, Barabbà. Gesù è nelle mani dell'uomo, mani che potrebbero essere sante, se solo aprissero il cuore all'amore di Dio. L'uomo non è in grado di riconoscere il Figlio dell'uomo e preferisce riconoscere una figliolanza secondo le logiche del mondo. Figlio è invece chi fa la volontà del Padre".
 

SESTA STAZIONE
Gesù è flagellato e coronato di spine

"Alla sofferenza per l'abbandono, le accuse infondate, a solitudine, l'amarezza, si aggiungono anche le sofferenze del corpo. Il corpo di Gesù è segnato dallo scatenarsi dell'ira crudele e gratuita dell'uomo. La parola dei profeti annuncia questo giorno, indicando la necessità della morte sofferente. Tutto ciò si comprende solamente nell'amore, nella piena donazione di se stessi. Dalle sue piaghe siamo stati guariti".

 

SETTIMA STAZIONE
Gesù, fatto oggetto di scherno, è condotto via per essere crocifisso

"Il Figlio dell'uomo è beffato e deriso, così si adempie la Scrittura. La regalità di Cristo si riveste dei panni di porpora, segno della regalità del mondo. In lui, tuttavia, il segno rimanda al dono del suo sangue che sta per essere versato. Lui, obbediente alla volontà del Padre, spoglia se stesso, fino alla morte e alla morte di croce. Ma il Signore ha giurato e non si pente, egli è re e sacerdote per sempre, al modo di Melchisedek". 
 

OTTAVA STAZIONE
Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la Croce 

"Simone di Cirene, uomo che viene dalla campagna, è costretto a portare la croce di Gesù. Di lui si dice che è padre di Alessandro e Rufo, che troveremo tra i cristiani di Roma.
La croce di Cristo diviene per l'uomo occasione di un cammino, di una sequela. Nel Cireneo, la croce di Cristo è simbolicamente donata a ogni uomo che accetta di porsi nel cammino del vero discepolato. Tuttavia, in Cristo crocifisso e risorto, ciò che allora si realizzò per costrizione, diviene partecipazione, condivisione, possibilità di corredenzione".

NONA STAZIONE
Gesù incontra le donne di Gerusalemme

"Fra la grande moltitudine che segue Gesù nel cammino della croce, un posto particolare è occupato dalle donne. Esse "volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto". Forse alcune di loro conoscevano Gesù oppure erano semplicemente donne che facevano un lamento per i condannati a morte. Tuttavia, ad esse, Gesù rivela quale giudizio divino cadrà sull'umanità se si ostinerà sulla via del peccato. Questo giudizio è donato alle donne perchè la loro accogienza possa essere un terreno fertile per far maturare frutti d'amore".
 

DECIMA STAZIONE
Gesù è crocifisso

"Dopo la crocidfissione si dividone le sue vesti, mentre la folla e i capi dei sacerdoti mostrano segni di disprezzo. Gesù ha donato tante volte la salute a coloro che imploranti a lui elevavano la loro preghiera. Insieme alla salute offriva loro un percorso di salvezza. Salute e salvezza per gli altri non per se stesso. La non salute di Gesù è una grande sfida verso le logiche di potere di questo mondo, che pone l'accento sul fare dimenticando l'essere. Chi potrà elevare lo sguardo verso quel vessillo d'amore? Chi potrà sostenere la luce del suo volto trasfigurato dall'amore? Ed ecco infine il grido. Amarezza e desolazione che divengono speranza e gloria".
 
 

UNDICESIMA STAZIONE
Gesù promette il suo Regno al buon ladrone

"Nella bocca di un condannato, troviamo un'implorazione rivolta al nome di Gesù. Il ladrone probabilmente pensa al giudizio futuro, forse alla fine dei tempi. Nella risposta di Gesù, comprendiamo che la salvezza è possibile già ora: "Oggi sarai con me in Paradiso". Come gli angeli annunciano ai pastori che "Oggi è nato un salvatore", così Gesù dirà a Zaccheo:"oggi la salvezza è entrata in questa casa". L'incontro con Gesù è l'incontro con la salvezza".

 

DODICESIMA STAZIONE
La madre di Gesù e il discepolo che egli amava ai piedi della Croce

"Sotto la croce ecco la madre. Si compiono le parole del vecchio Simeone. Il cuore della madre è anch'esso trafitto sotto la croce. Maria discepola del suo Figlio, sotto la croce diviene madre di tutti i discepoli e dell'umanità. La grazia che eva ci tolse ci è ridonata in Maria. Ella è un dono di grazia e di amore".

 

TREDICESIMA STAZIONE
Gesù muore sulla Croce

"Nel Vangelo di Luca, prima di morire, Gesù rivolge la sua preghiera fiduciosa al Padre. Dal Padre è venuto e al Padre ritorna. Tutto è compiuto, il regno di Dio è arrivato e seminerà la sua presenza nello Spirito, nel cuore d'ogni uomo che lo accoglie con fede".
 

QUATTORDICESIMA STAZIONE
Gesù è deposto dalla Croce e collocato nel sepolcro

"La morte sulla croce è un vessillo d'amore. Il corpo di Cristo è deposto dalla croce e avvolto in una sindone "scende" nel sepolcro. E' questo il tempo del silenzio e dell'attesa, nel quale bisogna mantener viva la fede. Per Gesù, questo è il tempo nel quale annunciare la salvezza a tutti quelli che erano prigionieri della morte e proclamare la liberazione, per virtù di colui che ha vinto la morte. Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è il tuo pungiglione?".

 

Meditazioni di san Pio da Pietrelcina tratte da "La parola della croce" di Giovanni Chifari, Ed. Paoline, 2012.
  

Via Crucis del Venerdì Santo 2009 presieduta dal Santo Padre Benedetto XVI, con le meditazioni e le preghiere di S.E. Mons. Thomas Menamparampil, S.D.B, Arcivescovo di Guwahati (India).
Tratta dalla Via Crucis, Libreria Editrice Vaticana, 2009

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