20 Giugno Cuore Immacolato di Maria

News del 19/06/2009 Torna all'elenco delle news

Sua Madre disse a Gesù: “Figlio, perché ci hai fatto questo? Tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo.” Rispose loro: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo essere nelle cose del Padre mio?” […] E la Madre sua conservava tutte quelle parole nel suo cuore. (Luca 2,48-49.51)


In questo giorno, sacro alla memoria del Cuore di Maria, la Chiesa ci propone una pagina forte.

Vi è narrato il pellegrinaggio di Maria e Giuseppe a Gerusalemme che era un’adempienza richiesta (almeno una volta all’anno) dalla legge mosaica. Essi portano con sé Gesù dodicenne, cioè nell’anno in cui Egli sta per diventare adulto.
A tredici anni, infatti, l’ebreo era considerato adulto e dunque figlio della legge con tutti gli obblighi del caso. A Gerusalemme, però, Maria e Giuseppe vivono un momento drammatico. Per tre giorni cercano Gesù che hanno smarrito. E l’ansia di questo evento, proprio da Maria è espressa, quando dice al figlio, appena ritrovato mentre esprime sapienza tra i dottori nel tempio: “Tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo”. Mirabile la risposta di Gesù: “Io devo essere nelle cose del Padre mio”.

È come l’apparire di un sprazzo forte di luce nel fitto velo di un’esistenza apparentemente in tutto come le altre. Sì, i tre giorni di smarrimento di Gesù a Gerusalemme sono il preludio dei tre giorni della sua morte e risurrezione. Sua Madre non sa, non capisce. Anche per Maria, dunque, tutto è mistero da accogliere e custodire nel cuore: nella fede pura che è anche gestazione di amore; nel cuore sede dell’interiorità.

A Maria mi affido oggi nella mia pausa contemplativa. Sto con lei, chiedendole di imparare il silenzio di una fede profonda:

Aiutami, o Maria, a custodire nel mio cuore le parole del tuo Figlio Gesù e a cantare con te il magnificat della Sua Presenza nella mia vita.

Le parole di una mistica
"La Vergine conservava queste cose nel suo cuore”. Tutta la sua vita si può riassumere in queste parole! È dentro il suo cuore che ella è vissuta e in una tale profondità che lo sguardo umano non la può seguire.
                                                                              Elisabetta della Trinità 

Testo da Eremo San Biagio 

La Madonna apparendo a Fatima il 13 giugno 1917, tra l’altro, disse a Lucia: “Gesu’ vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”.
Poi, in quella apparizione, fece vedere ai tre veggenti il suo Cuore coronato di spine: il Cuore Immacolato della Mamma amareggiato per i peccati dei figli e per la loro dannazione eterna! Lucia racconta: “Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse: “Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strapparglieLe”.
E subito la Vergine Santissima aggiunse: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo:
A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”.
E’ questa la grande Promessa del Cuore di Maria che si affianca a quella del Cuore di Gesù. Per ottenere la promessa del Cuore di Maria si richiedono le seguenti condizioni:
1 – Confessione, fatta entro gli otto giorni precedenti, con l’intenzione di riparare le offese fatte al Cuore Immacolato di Maria. Se uno nella confessione si dimentica di fare tale intenzione, può formularla nella confessione seguente.
2 – Comunione, fatta in grazia di Dio con la stessa intenzione della confessione.
3 – La Comunione deve essere fatta nel primo sabato del mese.
4 – La Confessione e la Comunione devono ripetersi per cinque mesi consecutivi, senza interruzione, altrimenti si deve ricominciare da capo.
5 – Recitare la corona del Rosario, almeno la terza parte, con la stessa intenzione della confessione.
6 – Meditazione, per un quarto d’ora fare compagnia alla SS.ma Vergine meditando sui misteri del Rosario.

Un confessore di Lucia le chiese il perché del numero cinque. Lei lo chiese a Gesù, il quale le rispose: “Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria.
1 – Le bestemmie contro la sua Immacolata Concezione.
2 – Contro la sua Verginità.
3 – Contro la sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini.
4 – L’opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio contro questa Madre Immacolata.
5 – L’opera di coloro che la offendono direttamente nelle sue immagini sacre

testo dal portale di preghiere: http://avemaria.altervista.org/index.html