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Introduzione del prof. Renato G. Laganà del 28 maggio (foto di Nino Gattuso)
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Concerto del 28 maggio del maestro Vincenzo De Gregorio (foto di Nino Gattuso)
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Il Coro San Paolo il 4 giugno (foto di Gianni Reno)
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Don Gianni Polimeni ed il prof. arch. Renato G. Laganà (foto di Gianni Reno)
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Il maestro Alberto Orio (foto di Gianni Reno)
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Il diacono Enzo Petrolino (foto di Gianni Reno)
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Il pubblico (foto di Gianni Reno)

Il fuoco della fede

News del 05/06/2009 Torna all'elenco delle news

In Cattedrale si sono svolti con grande apprezzamento da parte del pubblico i due eventi previsti per festeggiare l'anno paolino e sono state anche una occasione per far conoscere alcune delle tradizioni legate al culto di San Paolo a Reggio ormai scomparse o poco conosciute.
I due concerti sono stati infatti introdotti da interventi storici del prof. arch. Renato G. Laganà, che ha ripercorso sia la storia architettonica delle chiese dedicate a San Paolo che sono state costruite nella città di Reggio, distrutte dai vari terremoti, fino ad arrivare alla odierna Cappella nella Cattedrale, sia la storia delle tradizioni religiose legate al culto di San Paolo, che a Reggio avevano forme molto particolari fin dalle origini.

Il primo evento, che si è tenuto in Cattedrale lo scorso 28 maggio, è stato il Concerto d'organo Sulla porta del cielo del bravissimo Maestro Vincenzo De Gregorio, giunto appositamente da Napoli.
Il tema del Concerto è così illustrato dal Maestro De Gregorio: “Il nostro cammino di fede si alimenta nella divina liturgia e i luoghi che accolgono la nostra espressione visibile di Chiesa in cammino sono le nostre chiese, piccole o grandi, semplici o sontuose, ma, sopratutte, la Chiesa Basilica Cattedrale, la porta del Cielo del Popolo di Dio della Chiesa Reggina.  “Sulla Porta del Cielo” ci soffermiamo per pregare, per riposare, per ringraziare, per implorare.  La musica al servizio della Parola è l’unica ragione dell’Organo. A volte la sua voce interpreta le nostre parole, le suggerisce, le amplifica, le interpreta.  In prossimità della Pentecoste, lo Spirito di Dio, l’energia divina  che è anima dell’Arte, viene invocato perché sia il Dio presente  nella nostra Basilica Cattedrale, “porta del Cielo”, perché ci faccia intravvedere la luce divina e ci consenta di esserne attratti”.

Nel secondo evento, giovedì 4 giugno, protagonista della serata è stato il Concerto del Coro Polifonico “San Paolo” diretto dal Maestro Carmen Cantarella. Il coro che tradizionalmente anima le più importanti liturgie nella Cattedrale, stavolta protagonista della scena con un repertorio di canti ispirati alle tematiche paoline che spaziavano in un arco temporale di tre secoli, dal 1700 ad oggi, da Giovan Battista Pergolesi a Vytautas Miskinis, ancora vivente (1954), con un brano di un compositore reggino giovanissimo, Andrea Calabrese classe 1963. 
I canti sono stati inframezzati dalla recitazione di Testi paolini interpretati dal diacono Enzo Petrolino, che ha legato ai  testi cantati brevi frasi estratte dalle Lettere di San Paolo.
 
Il concerto ha visto una buona adesione di pubblico, e, soprattutto, l’esperienza è stata particolarmente apprezzata, tanto che si è chiesto di ripeterla.
Probabilmente questo succederà in occasione della chiusura dell’Anno Giubilare Paolino il 29 giugno in Cattedrale con la solenne Concelebrazione Eucaristica alle ore 19.00 presieduta da S.E. Mons. Vittorio Mondello.

Ma la Rassegna che ha aperto le porte della Cattedrale ad intensi momenti di fede vissuti attraverso la forza evocatrice delle parole e della musica, continuerà ancora con altri appuntamenti.