6 gennaio 2025 - Liturgia esequiale del pittore Stellario Baccellieri
News del 06/01/2025 Torna all'elenco delle news
Addio al pittore della bellezza, in Cattedrale l'ultimo saluto al maestro Stellario Baccellieri
Ha dedicato la sua vita all'arte, a tutte quelle sensazioni che, con pennellate veloci, intrise di colori e straordinaria sensibilità, riusciva a fermare per sempre su quelle tele conosciute e apprezzate in Italia e nel mondo.
Nel pomeriggio dell'Epifania, nonostante la giornata di festa, in tanti hanno voluto dare in Cattedrale l'ultimo saluto a Stellario Baccellieri, amato maestro pittore di Reggio Calabria.
Disincantato e schietto, dal cuore infinito, noto per la sua capacità di realizzare dipinti all'impronta, incoraggiato alla pittura da De Chirico e Guttuso, conosciuto come il pittore dello storico Caffè Greco e non solo e del Babingtons negli ultimi tempi di vita romana, degli attimi della Dolce Vita e dei suoi indimenticabili protagonisti, Baccellieri continuerà a vivere nelle sue opere e nel ricordo dei reggini che hanno avuto il privilegio di conoscere e apprezzare le sue doti umane e artistiche.
Dalla chiesa del Santo Cristo, dove si è tenuta la veglia, la salma del pittore, accompagnato dai fratelli Nino e Placido, dai parenti e dagli amici di sempre, ha raggiunto il Duomo per la cerimonia funebre, concelebrata dai sacerdoti Nino Pangallo, Demetrio Sarica, Gianni Polimeni, Marco Scordo, Sebastiano Plutino, Luigi Cannizzo e dal diacono Massimo Baccillieri, presente anche Alessandro Allegra.
La salma è circondata dal profumo dei fiori, sull'altare anche il gonfalone dell'associazione Portatori della Vara della Madonna della Consolazione. "Lo affidiamo alla misericordia di Dio in questo giorno nel quale la chiesa si ferma davanti al presepe insieme con i Magi, con coloro che hanno seguito la luce nella notte. Stellario - ha affermato don Pangallo nell'omelia - ci ha donato l'emozione, ha espresso la sua individualità e ha amato la bellezza.
I magi seguono la stella per arrivare a Betlemme. Tutti siamo cercatori di luce, tutti cerchiamo una strada e per ciascuno c'è un annuncio che splende. Per Stellario questa luce è stata la bellezza. Qualcuno dei suoi compagni di scuola raccontava, in queste ore, che fin da ragazzo con una mattonella riusciva a esprimere il suo sentire. Il pittore è uno che racconta e descrive il desiderio del mondo, paesaggi, i volti, Maria, esprime sè stesso, il mondo interiore suscita emozione, chi cerca la bellezza, cerca il Signore, chi esprime la vera bellezza è nella grazia del Signore.
La famiglia piange un affetto che viene meno fisicamente, ma la città piange anche la morte di un artista, di un uomo che ha amato la bellezza e che ha diffuso bellezza. Preghiamo che la nostra città sia sempre più bella e gentile e che ciascuno di noi, certo che la bellezza non è l'estetismo vano, vago, ma nella vera e divina bellezza che è la luce della gloria del Signore".
Dopo la conclusione del rito funebre, il nipote Domenico Baccellieri lo ha ricordato così: "Ciao maestro! Ciao zio! Ciao stella! Adesso hai raggiunto le tue stelle e non possiamo che dirti grazie per quello che hai rappresentato per noi, per quello che hai dato alla tua famiglia, ai tuoi amici e alla tua città. Che sia onorato Stellario Antonio Baccellieri, che ha esportato arte, vita e cultura. Da Reggio Calabria alla sua amata Scilla, a Roma, alla Dolce Vita, ai Caffè, fino a Venezia, Padova, Milano e persino all'estero.
E sia ricordato per quello che è stato l'ultimo impressionista, rivolto al futuro, molti giovani di oggi non sapranno nulla di lui, ma chi lo ha vissuto, saprà che mancherà il suo pennello e la sua innovativa visione della vita. La vita è complicata, dicevi, molta complicata, ma l'hai saputa tingere con i tuoi colori unici, sono appena arrivato a Reggio Calabria ma ho saputo che la città si è stretta in un abbraccio unico.
Non è più il momento delle lacrime, ti dava fastidio la tristezza, ma è il momento del ricordo e il ricordo della tua grandezza e del tuo legame con questa città, che forse in passato ti ha restituito troppo poco rispetto a quello che tu hai dato, ma che oggi è qui, unita, a renderti omaggio perché tu possa essere eterno nei tuoi quadri e nei cuori di tutti. Ciao, Stella, vai a dipingere in paradiso".
All' "uomo delle stelle", come lui stesso amava definirsi, i messaggi degli amici più cari. Tra questi le parole della professoressa Adriana Verardi: "Più forte della morte è la forza dell'amore. La morte pone fine ad una vita ma non a un legame. Il nostro risale all'età scolare. Abbiamo condiviso per una vita intera, gioie e dolori nella nostra vita. E siccome quando c'è una fine, c'è sempre una rinascita. E allora io mi voglio illudere che lui nel cielo della sua rinascita possa continuare a dipingere i paesaggi scillesi e le processioni della Madonna.
A suggello della nostra amicizia, abbiamo due anni fa creato con l'editore Iiriti un libro tutto calabrese. Lui ha messo i suoi disegni, io le mie ricerche. A lui ho dedicato il libro con queste parole: "A Stellario, unico e irripetibile amico di sempre e per sempre".
Dopo il ringraziamento del fratello Nino Baccellieri ai presenti, a quanti hanno partecipato al dolore della famiglia, il feretro, tra i fiori l'immancabile Borsalino, ha lasciato per sempre la Cattedrale. Addio Maestro.
da Reggio Today