Meditazioni d'Avvento a cura di don Nicola Casuscelli: Maria, la Semplice di Nazareth

News del 07/12/2010 Torna all'elenco delle news

Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

Maria è stata prescelta per diventare la Madre di Dio.
Dicendo il suo “Eccomi” ha rimesso tutta la sua vita nelle mani di colui che l’ha chiamata.
Questa semplice giovane di Nazareth è stata educata da genitori (sant’Anna e san Gioacchino) che le hanno insegnato ad amare Dio e la sua volontà sopra ogni cosa ed a condurre un percorso di vita attento ai segni della presenza di Dio.
Quante volte il Signore ci soccorre e noi non ce ne accorgiamo! Capita, purtroppo, di essere superficiali. E quando ci accorgiamo dell’aiuto del Signore quasi ci sorprendiamo, non tanto perché lo stupore diventa la risposta alla gratuità di Dio, ma perché ci sembra strano che Dio pensi a noi. Eppure (se ci pensassimo!): di chi Dio dovrebbe ricordarsi se non di noi? E non poche volte, ma sempre! È questo “sempre” che ci può dare sicurezza e serenità.

Maria è cresciuta educata a questo “sempre” di Dio: sempre il Signore ci guarda, sempre ci rialza, sempre ci sorregge, sempre ci incoraggia, sempre ci perdona, sempre ci aspetta, sempre ci ama. Il Signore è fedele e per la fedeltà di Dio Maria ha detto il suo “Sì” (“Eccomi” o “Fiat” o “Amen”!).

Proprio perché la Semplice di Nazareth conosce il suo Signore lo può riconoscere nel giorno dell’Annunciazione. La fede coltivata sin da piccola, ora è in grado di permetterle di riconoscere come vera la voce di Dio attraverso l’arcangelo Gabriele. In lei non ci sono dubbi, ma solamente la rassicurazione (che viene dall’Alto!) di essere in grado di compiere il volere divino. Maria ha camminato verso quell’incontro, si è preparata, benché non sapesse quale sarebbe stata la sua vocazione. E quando il Signore l’ha illuminata sul mistero della sua chiamata, Maria ha continuato a camminare nello stupore della grazia che l’ha riempita, ha continuato a portare a coloro che la incontravano la gioia immensa dell’amore che l’ha abbracciata, ed ha portato a perfezione il progetto di santità cui Dio l’ha chiamata. Un progetto legato a quel “particolare” Figlio che portava in grembo.

La Vergine del “SÌ” è per noi un autentico modello di fede: nel silenzio (pensiamo a Nazareth), nel dolore (quando le muore il marito Giuseppe o quando le arrivano le voci delle calunnie contro suo Figlio, e soprattutto quando lo accompagna sotto la croce), nella gioia (pensa a Cana). Guardare a Maria per imparare a credere. Una virtù speciale risplende in Maria, per la quale la Santissima Trinità l’ha scelta: l’umiltà! Ed allora grazie a lei impariamo a credere: essendo umili: davanti a Dio che si rivela e, nella sua pace e nel suo amore, ci illumina.

Quando Dio si rivolge a me, come gli rispondo?
Sono in grado del “Sì”, dell’“Eccomi”, del “Fiat” o dell’“Amen” di Maria?
E se non ho ascoltato ancora la voce di Dio mi sono mai chiesto il perché? E mi lascio aiutare dal mio parroco o da un sacerdote amico, o da un autentico testimone del Vangelo in questo cammino di amicizia con Dio?
Avverto che il progetto di Dio su di me è legato a Gesù?
 

Commento di don Nicola Casuscelli, Presidente della Commissione Diocesana per la Pastorale Liturgica

Cammino di Avvento di don Nicola Casuscelli: Meditazioni Solennità Immacolata Concezione