Santo del giorno 15 dicembre: santa Virginia Centurione

News del 15/12/2024 Torna all'elenco delle news

Santa Virginia Centurione Bracelli rimasta vedova a soli 20 anni spese il resto della sua vita a favore dei bisognosi, in modo particolare anziani, donne in difficoltà e malati, con il motto: «Servire Dio nei suoi poveri. Fondatrice delle Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario dette brignoline con sede a Genova e di quella delle Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario con sede a Roma, come San Vincenzo de' Paoli, ebbe l'intuito d'istituire delle religiose con voti privati, libere di svolgere il loro apostolato fuori della clausura. Esse do­vevano distinguersi non per le vesti o per la clausura, ma per la santità della vita ed il servizio dei poveri, anche a costo della vita. Le sue religiose diverranno solo nel ventesimo secolo, a tutti gli effetti giuridici, ecclesiali, « Suore con voti pubblici, viventi in comunità non di clau­sura ». . Istituì e resse le Cento Signore della Misericordia, protettrici dei poveri di Gesù Cristo per l'aiuto a domicilio dei poveri bisognosi. Il suo corpo quasi incorrotto si trova nella casa Madre di Genova.

 

Figlia del doge di Genova, rimasta vedova a soli 20 anni spese la sua vita a favore dei bisognosi. Suo motto fu: «Servire Dio nei suoi poveri». Il suo apostolato fu rivolto in modo particolare agli anziani, donne in difficoltà e malati. L'istituzione con la quale passò alla Storia fu L'Opera di Nostra Signora del rifugio. Gratificata dal Signore con estasi, visioni, locuzioni interiori moriva il 15 dicembre 1651, all'età di 64 anni. San Giovanni Paolo II l'ha proclamata beata a Genova il 22 settembre 1985 e poi santa a Roma nel 2003.

 

GUARDA IL VIDEO DI FRA ITALO SANTAGOSTINO SU PADRE PIO TV

 

Martirologio Romano: Nella stessa città, santa Virginia Centurione Bracelli, vedova, che, dedita a servire Dio, accorse in molti modi in aiuto dei poveri, sostenne le chiese rurali e istituì e resse le Signore della Misericordia Protettrici dei Poveri.

 

 

Genova, 2 aprile 1587 - Genova, 15 dicembre 1651

Virginia Centurione nasce nel 1587 a Genova. La sua famiglia è nobile e molto ricca. Il padre, Giorgio, è stato anche doge della Repubblica. La madre, Lelia Spinola, educa la figlia ad amare Gesù, ma anche il latino perché possa leggere le opere letterarie. E questo, a quei tempi, era inconsueto perché alle bambine non veniva impartita istruzione. Quando Virginia ha sei anni, la madre muore. Diventata una bella ragazza, Virginia desidera consacrarsi al Signore, ma il padre le procura un marito, il nobile Gaspare Bracelli. La fanciulla scoppia a piangere perché sa di non potersi opporre alla volontà del padre. A quindici anni Virginia si sposa. Il giovane marito diciannovenne, è infedele: rincasa all’alba, ha il vizio del gioco e vive gozzovigliando, anche quando nascono due bambine, Lelia e Isabella. Virginia non si lamenta ed è docile con lui. Quando Gaspare si ammala, lo accudisce con dedizione, ma il giovane muore a soli ventiquattro anni, lasciando Virginia vedova a vent’anni. Padre e suocera pensano a un altro matrimonio. La giovane, però, questa volta è irremovibile e per dimostrare che fa sul serio si taglia i meravigliosi capelli biondi.

Abita in casa con la suocera, fa la mamma, prega e si dedica all’assistenza di poveri, vecchi e bambini bisognosi, devolvendo le sue ricchezze e recandosi personalmente nei tuguri, indossando vestiti umili. Per loro cerca lavoro, istituisce scuole popolari gratuite e fa ricoverare in ospedale i malati. Sono tempi difficili. C’è la guerra tra il Ducato di Savoia e la Repubblica di Genova. La città è invasa da profughi e prigionieri. Epidemie e disoccupazione dilagano. Le figlie di Virginia si sono sposate. La suocera è morta. Virginia nel suo palazzo vive sola con la servitù. Una sera, mentre prega, sente un pianto. Apre la porta e vede una ragazza in lacrime, intirizzita dal freddo e affamata. Virginia la accoglie in casa. Sarà la prima di tante altre ragazze disperate. La vedova prende, poi, in affitto un ex convento nei pressi di Monte Calvario perché le donne da accogliere aumentano sempre di più. Con l’aiuto di parenti, amici e nobili benefattori, Virginia fonda l’Opera di Nostra Signora del Rifugio e assieme a molte gentildonne genovesi dà vita all’associazione delle “Cento Signore della Misericordia”. La santa ligure muore a Genova nel 1651. Ancora oggi le suore dell’Opera fondata da Virginia sono presenti in Italia e nel mondo, per portare conforto ai derelitti dei nostri giorni.

LEGI TUTTO SU santiebeati.it