Santo del giorno 16 novembre: Sant'Agnese di Assisi
News del 16/11/2024 Torna all'elenco delle news
Sant'Agnese d'Assisi sorella minore di Santa Chiara ne seguì dopo pochi giorni la scelta di vita e insieme fondarono l'Ordine delle Povere dame di San Damiano o delle Clarisse. Fu badessa di Monticelli vicino a Firenze e da qui cominciò l’opera di fondazione di altri conventi tra cui quelli di Mantova, Padova e Venezia. Riposa vicino al corpo della madre e delle sorelle nella Basilica di Santa Chiara ad Assisi.
Caterina di Favarone di Offreduccio, sorella di Chiara, nasce in Assisi(Perugia)nel 1197.A quindici anni volle seguire la sorella e abbracciò l’ideale di povertà francescana. Resistette con forza sovrumana alle lusinghe, alle minacce e alle percosse dei parenti che volevano distoglierla dal suo proposito. Dopo essere rimasta per circa dieci anni a San Damiano, fu mandata come abbadessa a Firenze, nel monastero di Monticelli. Guidò le sorelle con prudenza e amore, dando per prima l’esempio di austera povertà e di operosità. Ebbe anche il conforto di consolazioni e visioni celesti. Ritornata ad Assisi, assistette alla morte della sorella e si spense poco dopo, il 16 novembre 1253. Benedetto XIV la dichiarò santail 6 novembre 1751, confermandone l’antichissimo culto. Il suo corpo riposa nella basilica di Santa Chiara.
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Martirologio Romano: Ad Assisi in Umbria nel convento di San Damiano, santa Agnese, vergine, che, seguendo nel fiore della giovinezza le orme di sua sorella santa Chiara, abbracciò con tutto il cuore la povertà sotto la guida di san Francesco.
Assisi, Perugia, 1197 - 16 novembre 1253
Nel coro del poverissimo conventino di San Damiano, presso Assisi, si possono ancora leggere i nomi delle prime compagne che seguirono Santa Chiara e l'esempio di San Francesco sulla via della totale rinunzia e dell'assoluta povertà.
Sono nomi molto belli, di donne e fanciulle di Assisi, che si direbbero quasi simbolici di quelle " colombe deargentate " che a San Damiano ebbero il primo nido: Ortolana, Agnese, Beatrice, Pacifica, Benvenuta, Cristiana, Amata, Illuminata, Consolata...
I primi tre nomi appartengono a tre donne della stessa famiglia di Santa Chiara: quello di Ortolana alla madre; quelli di Agnese e di Beatrice a due sorelle.
Agnese era la sorella minore di Chiara, e giunse a San Damiano sedici giorni dopo che Francesco, nel 1212, aveva assegnato alla sorella maggiore l'umilissimo conventino come luogo di penitenza e primo nucleo dei Secondo Ordine francescano.
Poco dopo vi giunse l'altra sorella, Beatrice, e poco dopo ancora la madre, Ortolana.
Agnese di Assisi fu così la più fedele seguace della sorella Chiara, che fu a sua volta la seguace più fedele di San Francesco. Visse nell'ombra luminosa della sorella, assoggettandosi dolcemente al suo dolce coman-do, sempre obbediente e sempre affettuosa.
Già il suo nome di Agnese, derivato da quello di agnus, agnello, e portato da migliaia di donne e da molte Sante, dopo l'antica Martire romana, ce la dipinge mite e mansueta, senza però farci dimenticare che anche a lei, come alla sorella maggiore, va attribuita una fermezza di carattere eccezionale e quasi virile, soprattutto nell'osservanza più rigorosa della Regola francescana nella sua più assoluta durezza.
La leggenda ha insistito, con abbondanza di particolari, sui contrasti tra la decisione delle due fanciulle, Chiara e Agnese, e quella della famiglia, che non voleva permettere il loro abbandono del mondo e quale abbandono!
Certo è che il fatto dovette suscitare un enorme scandalo nella buona società di Assisi, soprattutto perché le due sorelle non cedettero ad insistenze né a violenze, e restarono a San Damiano, seguite anzi dall'altra sorella e dalla Madre.
Veramente, Agnese non vi restò a lungo. Per quanto straziata dal distacco (ci è restata, per quanto di dubbia autenticità, una sua commoventissima lettera di commiato), obbedì alla sorella come sempre le avrebbe obbedito, per recarsi a Firenze, nel 1219, a fondarvi il secondo convento delle Clarisse, quello di Monticelli.
A Monticelli, Agnese fu superiora degna del proprio nome e della propria famiglia, affettuosa con le sue Clarisse e caritatevole verso il prossimo quanto era inflessibile verso se stessa, tenacemente attaccata ai voti francescani, soprattutto a quello dell'assoluta povertà.
Visse - di pane e di acqua, con un rude cilicio intorno ai teneri fianchi - fino al 1253, quando morì a San Damiano, secondo il suo vivissimo desiderio, tre mesi dopo la sorella Chiara. Aveva cinquantasei anni, essendo appena quindicenne quando si era fatta tagliare i lunghi capelli di avvenente fanciulla assisiate.
La data di culto per la Chiesa universale è il 16 novembre, mentre l'ordine francescano, le Clarisse e la città di Assisi la ricordano il 19 novembre.
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