Santo del giorno 27 settembre: San Vincenzo de' Paoli
News del 27/09/2024 Torna all'elenco delle news
San Vincenzo De' Paoli sacerdote francese fondatore della Congregazione della Missione (Lazzaristi) e, insieme a santa Luisa de Marillac, delle "Figlie della Carità". Le sue spoglie sono venerate nella Cappella della Casa Madre dei Vincenziani a Parigi. È patrono del Madagascar, dei bambini abbandonati, di orfani infermieri schiavi prigionieri. “non è stato l’amore degli uomini che l’ha condotto alla santità, ma la santità che l’ha reso veramente ed efficacemente caritatevole” (Bremond)
Ha contribuito grandemente a rinnovare la Chiesa, la vita religiosa femminile e la società del suo tempo, ha suscitato e diffuso un Apostolato della Carità per la promozione dei poveri, ed è considerato il più importante riformatore della carità della Chiesa.
Dopo 400 anni il carisma vincenziano continua ad essere fresco nelle sue intuizioni e nei suoi programmi ed è presente a Reggio Calabria nell' Istituto Scolastico Paritario "San Vincenzo de' Paoli" sin dal 1889 gestito dalle Suore della Carità di santa Giovanna Antida Thouret (LEGGI SU avveniredicalabria.it)
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Martirologio Romano: Memoria di san Vincenzo de’ Paoli, sacerdote, che, pieno di spirito sacerdotale, a Parigi si dedicò alla cura dei poveri, riconoscendo nel volto di ogni sofferente quello del suo Signore e fondò la Congregazione della Missione, nonché, con la collaborazione di santa Luisa de Marillac, la Congregazione delle Figlie della Carità, per provvedere al ripristino dello stile di vita proprio della Chiesa delle origini, per formare santamente il clero e per assistere i poveri.
Nato a Pouy in Guascogna il 24 aprile 1581, fu ordinato sacerdote a 19 anni. Nel 1605 mentre viaggiava da Marsiglia a Narbona fu fatto prigioniero dai pirati turchi e venduto come schiavo a Tunisi. Venne liberato dal suo stesso «padrone», che convertì. Da questa esperienza nacque in lui il desiderio di recare sollievo materiale e spirituale ai galeotti. Nel 1612 diventò parroco nei pressi di Parigi. Alla sua scuola si formarono sacerdoti, religiosi e laici che furono gli animatori della Chiesa di Francia, e la sua voce si rese interprete dei diritti degli umili presso i potenti. Promosse una forma semplice e popolare di evangelizzazione. Fondò i Preti della Missione (Lazzaristi) e insieme a santa Luisa de Marillac, le Figlie della Carità (1633). Diceva ai sacerdoti di S. Lazzaro: «Amiamo Dio, fratelli miei, ma amiamolo a nostre spese, con la fatica delle nostre braccia, col sudore del nostro volto». Per lui la regina di Francia inventò il Ministero della Carità. E da insolito «ministro» organizzò gli aiuti ai poveri su scala nazionale. Morì a Parigi il 27 settembre 1660 e fu canonizzato nel 1737.
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“Amiamo Dio, fratelli miei, ma amiamolo a nostre spese, con la fatica delle nostre braccia, col sudore del nostro volto”
Sforziamoci perciò di diventare sensibili alle sofferenze e alle miserie del prossimo. Preghiamo Dio, per questo, che ci doni lo spirito di misericordia e di amore, che ce ne riempia e che ce lo conservi.
Il servizio dei poveri deve essere preferito a tutto. Non ci devono essere ritardi. Se nell’ora dell’orazione avete da portare una medicina o un soccorso a un povero, andatevi tranquillamente.
Offrite a Dio la vostra azione, unendovi l’intenzione dell’orazione. Non dovete preoccuparvi e credere di aver mancato, se per il servizio dei poveri avete lasciato l’orazione. Non è lasciare Dio, quando si lascia Dio per Iddio, ossia un’opera di Dio per farne un’altra. Se lasciate l’orazione per assistere un povero, sappiate che far questo è servire Dio. La carità è superiore a tutte le regole, e tutto deve riferirsi ad essa. E` una grande signora: bisogna fare ciò che comanda.
Tutti quelli che ameranno i poveri in vita non avranno alcuna timore della morte. Serviamo dunque con rinnovato amore i poveri e cerchiamo i più abbandonati. Essi sono i nostri signori e padroni.