12 settembre 2024 - Apertura Anno Pastorale e Scuola Biblica Paolina

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Il 12 settembre l'avvio del nuovo anno pastorale per l'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova quest'anno coincide con l'apertura della Sciuola Biblica Paolina con la prolusione del cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione interverrà sulla figura di San Paolo, modello di dialogo e comunicazione della fede.

Alla presenza dell' illustre ospite l'inaugurazione di questa nuova esperienza formativa segna un rinnovato dialogo tra fede, cultura e società in riva allo Stretto, secondo l'insegnamento di san Paolo Apostolo, fondatore della Chiesa reggina.

Un momento significativo e una presenza illustre per l’avvio del nuovo anno pastorale dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova. Questo appuntamento, che solitamente precede le celebrazioni settembrine in onore della Madonna della Consolazione, segna quest’anno l’inizio della Scuola biblica paolina. Fortemente voluta dall’arcivescovo metropolita, monsignor Fortunato Morrone, sarà inaugurata giovedì 12 settembre alle 18:30, presso la Scuola Allievi Carabinieri del rione Modena a Reggio Calabria.

L’inaugurazione sarà arricchita dalla prolusione del cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede.

Teologo e professore universitario di lunga data, Tolentino è riconosciuto come un eminente intellettuale cattolico e interverrà sul tema “Paolo paradigma di relazioni efficaci e generative dentro e fuori dalla Chiesa”. In particolare, il porporato esplorerà la figura di San Paolo come modello ancora attuale di dialogo e comunicazione della fede, che rappresenta anche la missione alla base delle attività della Scuola.

Come spiegato da monsignor Sergi, vicario episcopale per la cultura e l’educazione, nella lettera di invito alla comunità, la scuola, che sarà guidata dal biblista monsignor Salvatore Santoro, si pone l’obiettivo di rafforzare la testimonianza della fede cristiana nella società contemporanea, ispirandosi alla figura dell’Apostolo Paolo.

La Scuola nasce da un’esigenza maturata durante il Cammino sinodale e ribadita dallo stesso arcivescovo Morrone nella lettera pastorale Al passo di Gesù: «Pensare cristianamente non è solo un atto proprio della vita credente ma è l’atto stesso della comunicazione della fede e perciò della testimonianza credente nel mondo... Pertanto, facciamo nostra l’istanza di far ripartire la formazione permanente di tutto il Popolo di Dio, laici e presbiteri, sia per una maggiore consapevolezza della grazia della nostra fede sia per stare nel mondo con una testimonianza credente all’altezza delle sfide e delle sollecitazioni che provengono dalla nostra realtà sociale e culturale».

Questa consapevolezza, come sottolinea ancora il presule, può essere raggiunta riscoprendo e valorizzando le “radici paoline” che caratterizzano l’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova. Il progetto vede in San Paolo (padre della comunità ecclesiale reggina, secondo At 28,13) un paradigma efficace e interessante per uno stile di evangelizzazione e di promozione umana, in linea con le caratteristiche di una Chiesa in uscita, aperta alle sfide di un mondo in cambiamento.

L’iniziativa propone un programma formativo diversificato che include convegni, webinar, laboratori, esperienze artistiche e archeologiche, e attività di dialogo ecumenico e interreligioso.

Ogni anno, la scuola si focalizzerà su un tema specifico della teologia paolina, presentato all’inizio dell’anno pastorale attraverso un macroconvegno e ulteriormente approfondito con sessioni formative e laboratori. L’intento è promuovere un dialogo attivo con la città e le sue istituzioni, mettendo in relazione la fede cristiana con le sfide contemporanee.

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Come è nata l’idea di creare questa scuola e quali sono stati i passi principali nella sua realizzazione?

L’idea della scuola diocesana Paolina è nata dal vescovo Fortunato, che l’ha maturata riflettendo sulle radici apostoliche della nostra Chiesa, come ha spiegato nella sua lettera pastorale Al passo di Gesù. L’estate dello scorso anno mi chiamò per condividere con me questa sua intuizione: costituire una “scuola” ispirata alle radici paoline della nostra Chiesa; scuola non nel senso accademico del termine, ma latino, cioè un itinerario che partisse proprio dall’esperienza umana e di fede di Paolo.

Dopo diversi incontri e riflessioni, abbiamo costituito un’équipe con teologi, professori delle università di Reggio e Messina e esperti di comunicazione ed educazione, per definire gli obiettivi della scuola. Si tratta, dunque, di una opportunità per quanti desiderino conoscere Paolo come paradigma di fede e di relazioni. L’intento è coinvolgere tutta la comunità comprese le istituzioni culturali, quelle civiche ed amministrative, i giovani, le scuole - per far conoscere, attraverso Paolo di Tarso, l’originalità, la bellezza e le grandi opportunità che la nostra Chiesa possiede.

Come la Scuola Biblica Paolina intende promuovere il dialogo tra fede e cultura contemporanea?

La fede di Paolo è una fede che si incarna nelle agorà, nelle piazze. Una fede trasmessa col cervello, col cuore, ma anche con le mani e con i piedi; una fede che si mette in cammino. Paolo porta Cristo, “speranza che non delude”, all’umanità, rispondendo alle sue domande e sfide. Conoscere Paolo, a prescindere dalla propria dimensione confessionale, è un’opportunità non solo sul piano del dialogo interreligioso ed ecumenico, ma anche per esplorare il senso della vita. Come dice Ireneo, «la gloria di Dio è l’uomo che vive», e Paolo ci insegna a trovare Dio nelle dinamiche della vita.

Cosa può dire San Paolo alle donne e agli uomini di oggi?

Nella lettera ai Galati Paolo scrive: «Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi». Ecco, se dovessi riassumere cosa può dire Paolo agli uomini e alle donne del nostro tempo direi così: chi incontra Cristo trova il fondamento vero della sua libertà e questa libertà, che è esperienza di liberazione, di salvezza, di gioia condivisa, poi non può che diventare esperienza di comunione - così è la Chiesa - ma anche di missione - così è il desiderio dell’incontro con tutti - e di speranza; appunto: una “speranza che non delude”.

Équipe multidisciplinare: ecco chi sono i componenti

La Scuola Biblica Paolina è un progetto formativo e divulgativo che valorizza le “radici paoline” dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova. Il percorso, ideato dall’équipe diocesana sotto la guida di monsignor Santoro, coinvolge sacerdoti, laici, biblisti, docenti universitari, esperti in Patrologia e Storia della Chiesa, nel campo della Psicopedagogia e dell’Arte, ma anche educatori giovanili, esperti di comunicazione e nuovi media.

L’equipe è costituita da: Sor. Aronica Maria Concetta; Sac. Battaglia Angelo; Prof.ssa Buffon Maria Grazia; Prof. Cananzi Daniele; Prof. Fortuna Daniele; Prof.ssa Monaca Mariangela; Sac. Ripepi Stefano; Sac. Saraceno Giuseppe, pfi; Sac. Triulcio Pasquale, pfi; Sac. Davide Imeneo.

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