2 settembre 2024 - 96° anniversario della Dedicazione della Cattedrale
News del 30/08/2024 Torna all'elenco delle news
Il 2 settembre 1928 la nuova Cattedrale di Reggio Calabria, ricostruita e traslata dal sito precedente dopo il terremoto del 1908, veniva consacrata.
Erano trascorsi quasi venti anni da quel 28 dicembre 1908 e l’opera di ricostruzione, avviata finalmente nel settembre 1917, aveva consentito di elevare un tempio nuovo, con una struttura asismica in cemento armato che ne faceva la più grande costruzione di quel tipo in Italia.
L’occasione della consacrazione era stata dettata dalla necessità, pur non essendo l’opera ultimata nella decorazione e nel pavimento in marmo, di disporre del tempio per la celebrazione a Reggio del Congresso Eucaristico – Liturgico Regionale, richiesto dall’arcivescovo Rinaldo Camillo Rousset in occasione dell’Anno Santo 1925.
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La solenne celebrazione liturgica della dedicazione viene celebrata ogni anno la prima domenica di settembre: quest'anno domenica 1 settembre alle ore 19 l'arcivescovo Fortunato Morrone presiederà la celebrazione eucaristica durante la quale ci sarà il rito di ammissione all'Ordine Sacro del seminarista Vincenzo Foti.
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La celebrazione della Dedicazione
L’occasione della consacrazione era stata dettata dalla necessità, pur non essendo l’opera ultimata nella decorazione e nel pavimento in marmo, di disporre del tempio per la celebrazione a Reggio del Congresso Eucaristico – Liturgico Regionale, richiesto dall’arcivescovo Rinaldo Camillo Rousset in occasione dell’Anno Santo 1925.
Novantasei anni fa la nuova Cattedrale, ricostruita dopo il terremoto del 28 dicembre 1908, ospitò il solenne e lungo rito officiato da monsignor Paolo Albera, vescovo di Mileto, avviato alle ore sette del mattino e concluso dall’arcivescovo Carmelo Pujia a mezzogiorno con la celebrazione di una «messa bassa» nell’altare maggiore.
Abbiamo già, in altre occasioni, ricordato i momenti della lunga liturgia e la qualità degli spazi e della decorazione artistica dell’interno di quello che costituiva il più grande edificio di culto della Calabria.
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