Santo del giorno 1 agosto: sant'Alfonso Maria de Liguori
News del 01/08/2024 Torna all'elenco delle news
Il paradiso di Dio, per cosi dire, è il cuore dell’uomo.
Dio vi ama? Amatelo. (…)
Prendete il costume di parlargli da solo a solo, familiarmente, e con confidenza ed amore, come ad u"Il pn vostro amico, il più caro che avete e che più v’ama.
Non si domanda già da voi un’applicazione continua della vostra mente per cui abbiate a scordarvi di tutte le vostre faccende e del vostro svago.
Altro non vi si domanda, se non che, senza tralasciare le vostre occupazioni, facciate verso Dio quello che fate nelle occasioni verso coloro che vi amano e che voi amate.
Il vostro Dio sta sempre appresso di voi, anzi dentro di voi...
Trattate con lui dei vostri affari, dei vostri progetti, delle vostre pene, dei vostri timori, e di tutto quello che vi appartiene.
Fatelo soprattutto, come ho detto, con confidenza e col cuore aperto, perché Dio non suol parlare all’anima che non gli parla; poiché non essendo abituata a trattare con lui, poco intenderà la sua voce quando le parlerà.
Egli senza aspettare che voi andiate a lui, quando desiderate il suo amore vi previene e si presenta a voi, portando le grazie ed i rimedi che vi abbisognano. Non aspetta se non che voi gli parliate, per dimostrarvi che vi sta vicino ed è pronto ad udirvi e consolarvi (…).
dalle "Opere ascetiche" su vatican.va
Sant'Alfonso Maria de Liguori, fondatore dei Redentoristi e Dottore della Chiesa è patrono di Napoli con San Gennaro, Oggi riposa in un'urna all'interno della Basilica Pontificia di Pagani (Salerno) a lui intitolata. E' l'autore della famosa canzone natalizia "Tu scendi dalle stelle". E' protettore di avvocati, confessori, moralisti e teologi e protegge contro l’artrite.
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Martirologio Romano: Memoria di sant’Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo e dottore della Chiesa, che rifulse per la sua premura per le anime, i suoi scritti, la sua parola e il suo esempio. Al fine di promuovere la vita cristiana nel popolo, si impegnò nella predicazione e scrisse libri, specialmente di morale, disciplina in cui è ritenuto un maestro, e, sia pure tra molti ostacoli, istituì la Congregazione del Santissimo Redentore per l’evangelizzazione dei semplici. Eletto vescovo di Sant’Agata dei Goti, si impegnò oltremodo in questo ministero, che dovette lasciare quindici anni più tardi per il sopraggiungere di gravi malattie. Passò, quindi, il resto della sua vita a Nocera dei Pagani in Campania, tra grandi sacrifici e difficoltà.
Alfonso Maria de’ Liguori nasce a Marianella (Napoli) nel 1696 in una ricca e nobile famiglia. Primo di otto figli, Alfonso viene educato ai valori religiosi dalla madre Anna Cavalieri. È talmente intelligente che, a soli dodici anni, si iscrive all’università dove si dedica con successo agli studi umanistici e giuridici. A sedici anni si laurea e diventa avvocato grazie a una speciale dispensa, data la giovane età. La sua carriera è sfolgorante. Tutta Napoli accorre ad ascoltare il giovanissimo avvocato che incanta con la sua straordinaria oratoria.
Intanto Alfonso si dedica anche ad altre attività artistiche in cui eccelle: scrive poesie, dipinge, suona il clavicembalo, compone canti. Trova pure il tempo per aiutare il prossimo come volontario presso l’Ospedale degli Incurabili. Un giorno rimane profondamente deluso quando, dopo aver difeso in buona fede un cliente, inaspettate prove rivelano la sua colpevolezza. De’ Liguori decide di abbandonare la sua brillante carriera e, contro la volontà del padre Giuseppe che vorrebbe farlo sposare con una nobile, a trent’anni diventa sacerdote.
Devotissimo alla pratica del Rosario, Alfonso è un predicatore ascoltato da tutti, ma il suo sguardo è rivolto verso gli analfabeti, i pastori e i miseri contadini che abitano nelle periferie degradate di Napoli dove nessuno si reca, nemmeno il clero. De’ Liguori desidera migliorare la loro condizione d’arretratezza culturale ed economica. Fonda, quindi, la Congregazione dei Redentoristi che svolgono il loro apostolato tra gli strati più umili di Napoli. Viene, poi, nominato vescovo di Sant’Agata de’ Goti (Benevento) dove durante una carestia vende la sua carrozza per comprare cibo agli affamati. Muore a Nocera de’ Pagani (Salerno), nel 1787, a 91 anni. Dottore della Chiesa e patrono di Napoli con San Gennaro, de’ Liguori è protettore di avvocati, confessori e teologi e protegge contro l’artrite. Lascia oltre cento opere scritte.
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Tu scendi dalle stelle è un canto natalizio composto dal santo vescovo napoletano Alfonso Maria de’ Liguori, Tu scendi dalle stelle è il titolo della più famosa pastorale natalizia italiana. Con il nome di Canzoncina a Gesù Bambino, il suo testo fu pubblicato per la prima volta a Napoli nel 1755. Fu composta nel dicembre 1754 a Deliceto (provincia di Foggia, all'epoca diocesi di Bovino) durante la predicazione della Novena di Natale ai pastori abruzzesi della transumanza, che stazionavano nella piana del Tavoliere Pugliese: il vescovo lo compose prendendo spunto da un altro canto natalizio, che lui stesso scrisse in napoletano nello stesso luogo e periodo, ossia Quanno nascette Ninno, modificandone le parole e in parte la melodia. Nonostante ciò, il canto napoletano venne ugualmente pubblicato molti anni dopo, nel 1816, col titolo Per la nascita di Gesù. Luogo d'ispirazione fu la Grotta ricavata sotto le strutture del convento della Consolazione e inglobata nella piccola chiesa dedicata al beato Felice da Corsano, da cui la sacra spelonca prendeva il nome. Il vescovo aveva già visitato il luogo durante un soggiorno nel 1744, dieci anni prima della composizione del canto.