Santo del giorno 4 luglio: Santa Elisabetta di Portogallo

News del 04/07/2024 Torna all'elenco delle news

Nipote della regina d'Ungheria Elisabetta da poco canonizzata, di cui le viene dato il nome, diventa regina del Portogallo in un matrimonio travagliato nel quale porta la testimonianza di un amore verso il marito che va oltre le sue infedeltà e intrighi e di una attività pacificatrice nelle contese della famiglia, insieme alla carità verso i poveri alimentata dalla preghiera e dai digiuni. Alla morte del marito dona i suoi averi ai poveri e ai monasteri, diventando terziaria francescana e dopo un pellegrinaggio al santuario di Compostela, in cui depone la propria corona, si ritira nel convento delle clarisse di Coimbra, da lei stessa fondato, dove il suo corpo riposa incorrotto.

 

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Martirologio Romano: Santa Elisabetta, che, regina del Portogallo, fu esemplare nell’opera di pacificazione tra i re e nella carità verso i poveri; rimasta vedova del re Dionigi, abbracciò la regola tra le monache del Terz’Ordine di Santa Chiara nel cenobio di Estremoz in Portogallo da lei stessa fondato, nel quale, mentre era intenta a far riconciliare suo figlio con il genero, fece poi ritorno al Signore.

 

Nacque a Saragozza, in Aragona (Spagna), nel 1271. Figlia del re di Spagna Pietro III, quindi pronipote di Federico II, a soli 12 anni venne data in sposa a Dionigi, re del Portogallo, da cui ebbe due figli. Fu un matrimonio travagliato dalle infedeltà del marito ma in esso Elisabetta seppe dare la testimonianza cristiana che la portò alla santità. Svolse opera pacificatrice in famiglia e, come consigliera del marito, riuscì a smorzare le tensioni tra Aragona, Portogallo e Spagna. Alla morte del marito donò i suoi averi ai poveri e ai monasteri, diventando terziaria francescana. Dopo un pellegrinaggio al santuario di Compostela, in cui depose la propria corona, si ritirò nel convento delle clarisse di Coimbra, da lei stessa fondato. Dopo la morte avvenuta nel 1336 ad Estremoz in Portogallo, il suo corpo fu riportato al monastero di Coimbra. Nel 1612 lo si troverà incorrotto, durante un'esumazione, collegata al processo canonico per proclamarla santa. Fu canonizzata a Roma da Urbano VIII nel 1625.

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L’Angelo della pace, come la chiamavano parenti e amici, ebbe in dono di vedere, negli ultimi istanti della sua vita, l’Immacolata Concezione, proprio nella stessa città di Coimbra dove suor Lucia, una dei tre pastorelli di Fatima, sette secoli dopo, avrebbe trascorso l’intera vita chiusa in un convento, quale fedele custode dei segreti rivelati nella Cova di Iria durante le apparizioni della Vergine Maria.

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