Santo del giorno 17 maggio: San Pasquale Baylon

News del 17/05/2024 Torna all'elenco delle news

San Pasquale Baylon  il santo francescano adoratore e apostolo del SS. Sacramento, soprannominato per questo "serafino dell' Eucaristia", patrono dei Congressi eucaristici e delle Associazioni in onore della Santissima Eucaristia, ma anche dei cuochi e dei pasticcieri: sarebbe l’inventore dello zabaione (dal dialetto del suo nome “San Baiun”) che suggeriva alle giovani in cerca di marito. È protettore delle donne, di lavoratori precari, dietologi.

"Bisogna avere per Dio, un cuore di figlio; per il prossimo, un cuore di madre; per sé stesso, un cuore di giudice": una sua celebre frase.

 

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Martirologio Romano: A Villa Real presso Valencia in Spagna, san Pasquale Baylon, religioso dell’Ordine dei Frati Minori, che, mostrandosi sempre premuroso e benevolo verso tutti, venerò costantemente con fervido amore il mistero della Santissima Eucaristia.

 

Pasquale Baylon nasce a Torrehermosa (Spagna), nel 1540. Non va a scuola perché deve aiutare i suoi genitori, poveri pastori contadini. Al pascolo è sempre solo. Il silenzio è interrotto soltanto dai rumori della natura: il soffio del vento, il cinguettio degli uccelli, il fruscio degli alberi, lo scroscio di un ruscello. Pasquale cresce intelligente e possiede la sapienza come un dono ricevuto da Dio. Così impara a leggere utilizzando un libretto di preghiere. Un giorno, sua madre lo cerca per ore e, alla fine, disperata, lo ritrova in chiesa, in ginocchio, mentre prega Gesù. Il bambino è buono: ai compagni suggerisce di non peccare e ai più poveri regala metà del suo misero pasto. Pasquale tratta con sollecitudine le pecore e, di fronte ai danni arrecati da queste ai terreni, non esita a ripagare di tasca propria i danneggiati oppure miete per costoro il grano. Il padrone per cui lavora lo ammira per la sua onestà e gli propone di adottarlo e di lasciargli l’eredità. Il pastorello non accetta per diventare frate.

Chiede di essere ammesso, senza successo, nel Convento francescano alcantarino di Santa Maria di Loreto. Pasquale, allora, pascola le pecore accanto al convento, partecipa alla Messa a distanza e Dio lo ripaga facendogli apparire due angeli con una grande ostia in mano. Tutti parlano della santità di Pasquale che, finalmente, viene accolto dai frati. Per la sua fede nell’ostia consacrata, Pasquale viene consultato da grandi uomini di Chiesa e gli viene offerto il sacerdozio che, però, lui rifiuta non ritenendosi degno: il superiore volle dargli l'abito di frate corista, ma l'umiltà di Pasquale lo portò a supplicare che voleva essere solo «la scopa della casa di Dio». Emise la solenne professione come fratello laico, non sentendosi degno del sacerdozio.Preferisce rimanere frate laico e svolgere i lavori più umili, come zappare l’orto sotto il sole cocente o chiedere l’elemosina. Si priva di una parte del suo cibo (pane e legumi) e la regala a un misero vecchietto, risparmia le gocce d’olio per i bisognosi, cammina scalzo e dorme solo tre ore per notte per dedicarsi alla preghiera. L’umiltà del semi analfabeta viene ricompensata con il dono di poter compiere guarigioni miracolose.

Sempre allegro con tutti, alle giovani che cercano marito suggerisce una sua ricetta: lo “zabaione” (dal dialetto del suo nome “San Baiun”), una crema a base di uova, zucchero e marsala. È protettore di lavoratori precari, cuochi, pasticcieri e dietologi. Protegge pure le donne (da cui deriva la filastrocca: «San Pasquale Baylonne, protettore delle donne»). Muore nel 1592 a Vila-real (Spagna). Ogni 17 maggio, a Nocera Superiore (Salerno), in suo onore, artisti di strada di tutto il mondo partecipano al Festival Internazionale dei Madonnari.

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patrono dei cuochi e dei pasticceri e inventore dello zabaione

Ma anche il nome di San Pasquale Baylon potrebbe essere stato ‘storpiato’ fino ad arrivare a Sambayon e quindi a zabaione. Del resto, sembra che il Santo abbia vissuto a Torino per un certo periodo, e in dialetto piemontese lo zabaione si chiama ancora oggi sanbajon. Ma a San Pasquale viene attribuita non solo la nascita del nome del dolce, quanto la ricetta stessa! Infatti egli era molto buono e disponibile ad aiutare tutti, al punto che in molti si rivolgevano a lui in cerca di aiuto. Dunque per i suoi meriti come combinatore di matrimoni e consigliere alle coppie in crisi, San Pasquale è patrono delle donne, in particolare delle zitelle, mentre per il suo inestimabile contributo all’arte pasticcera è considerato anche protettore di cuochi e pasticceri.

Preghiera a San Pasquale Baylon

A Napoli durante la dominazione spagnola si diffuse presto questa preghiera-filastrocca, che le zitelle innalzavano a San Pasquale perché le aiutasse a trovare finalmente un marito:

San Pasquale Baylonne, protettore delle donne,

fammi trovare marito, bianco, rosso e colorito,

come te, tale quale, o glorioso san Pasquale!

La chiesa dei Santi Quaranta Martiri e San Pasquale Baylon che si trova nel rione Trastevere a Roma, in via di San Francesco a Ripa, 20, è ancora oggi conosciuta come chiesa delle zitelle.

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