Un solo Dio in tre persone: un dialogo d'Amore
News del 29/05/2010 Torna all'elenco delle news
Celebriamo la Festa della Santissima Trinità, uno dei misteri principali della nostra fede cristiana e cattolica: un solo Dio, in tre persone, in dialogo d'amore.
E' Gesù stesso lungo il suo cammino di evangelizzatore a catechizzare i suoi discepoli sul mistero del Dio uno e trino. Basta leggere tutti i testi dei vangeli e soprattutto quello di Giovanni che ci rendiamo perfettamente conto come Gesù abbia rivelato attraverso la sua persona e il suo messaggio la natura intima di Dio stesso e le relazioni intercorrenti all'interno della Trinità tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Anche il brano della celebrazione odierna tratto dal Vangelo di Giovanni ci immette in questo clima di rivelazione di un Dio uno e trino e di un Dio che ama e come tale è vicino all'umanità. Le è vicino nella creazione, ma soprattutto nella redenzione, quando Cristo, Figlio di Dio, offre per l'intera umanità la sua vita in riscatto dei nostri peccati. Padre, Figlio e Spirito Santo sono qui indicati in modo preciso e come tale sono piena e autentica rivelazione chi è Dio in se stesso e chi è Dio per noi.
Nel brano della prima lettura di oggi tratto dal Libro dei Proverbi c'è l'identificazione della sapienza con la persona di Cristo: Egli è il Verbo Incarnato, Egli è la sapienza incarnata.
Riflettendo sul mistero della salvezza, l'Apostolo delle Genti ci presenta nel brano di oggi tratto dalla lettera ai Romani la sintesi di un itinerario di perfezione nella carità, mediante la fede e sostenuti dalla speranza da cui non possiamo prescindere se vogliamo sinceramente camminare sulle strade di Dio e sulla strada della redenzione. Una strada che richiede coraggio, accettazione della prova, disponibilità alla volontà di Dio. Essere in Cristo significa seguire il maestro anche attraverso la difficile via del dolore e della sofferenza, delle prove e delle tribolazioni. E queste prove tribolazioni non mancano mai nella vita di nessuno.
Oggi la liturgia ci fa celebrare questo primo mistero della fede, fondamento di tutti gli altri. La prima verità di fede che si apprende quando ci si prepara coscientemente al sacramento della Comunione, è che Dio è uno e trino. Uno nella natura, trino nelle persone. Noi, infatti, crediamo che Dio è Padre, è Figlio e Spirito Santo.
Una sintesi efficace e chiara di questo mistero di fede, tra i più difficili da intendere razionalmente, la troviamo nel Prefazio della Messa della SS.Trinità, che riporto qui per meglio calarci nella riflessione: Padre santo, Dio di infinita potenza, tu con il tuo unico Figlio e con lo Spirito santo sei un solo Dio e un solo Signore, non nell'unità di una sola persona, ma nella Trinità di una sola sostanza. Quanto hai rivelato della tua gloria noi lo crediamo e, con la stessa fede, senza differenze, lo affermiamo del tuo unico Figlio e dello Spirito santo. Nel proclamare te Dio vero ed eterno noi adoriamo la Trinità delle Persone, l'unità della natura, l'uguaglianza nella maestà divina.
Nel Catechismo della Chiesa cattolica viene sottolineato che "Il mistero della Santissima Trinità è il mistero centrale della fede e della vita cristiana. È il mistero di Dio in se stesso. È quindi la sorgente di tutti gli altri misteri della fede; è la luce che li illumina. È l'insegnamento fondamentale ed essenziale nella «gerarchia delle verità» di fede. «Tutta la storia della salvezza è la storia del rivelarsi del Dio vero e unico: Padre, Figlio e Spirito Santo, il quale riconcilia e unisce a sé coloro che sono separati dal peccato». Ed aggiunge che "la Trinità è un mistero della fede in senso stretto, uno dei «misteri nascosti in Dio, che non possono essere conosciuti se non sono divinamente rivelati». Indubbiamente Dio ha lasciato tracce del suo essere trinitario nell'opera della creazione e nella sua rivelazione lungo il corso dell'Antico Testamento. Ma l'intimità del suo Essere come Trinità Santa costituisce un mistero inaccessibile alla sola ragione, come pure alla fede d'Israele, prima dell'incarnazione del Figlio di Dio e dell'invio dello Spirito Santo. Come allora intendere ed accogliere questo mistero nella nostra vita di credenti e come cercare di proporlo agli altri perché si accostino ad esso con il rispetto dovuto?
Sempre dal catechismo leggiamo: "Il fine ultimo dell'intera economia divina è che tutte le creature entrino nell'unità perfetta della Beatissima Trinità. Ma fin d'ora siamo chiamati ad essere abitati dalla Santissima Trinità. Dice infatti il Signore: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui» (Gv 14,23): «O mio Dio, Trinità che adoro, aiutami a dimenticarmi completamente, per stabilirmi in te, immobile e serena come se la mia anima fosse già nell'eternità; nulla possa turbare la mia pace né farmi uscire da te, o mio Immutabile, ma che ogni minuto mi porti più addentro nella profondità del tuo mistero! Pacifica la mia anima; fanne il tuo cielo, la tua dimora amata e il luogo del tuo riposo. Che io non ti lasci mai sola, ma che sia lì, con tutta me stessa, tutta vigile nella mia fede, tutta adorante, tutta offerta alla tua azione creatrice».
Dunque, un solo Dio, una sola sostanza, in Tre Persone, ciascuna con le sue caratteristiche, a cui va la stess adorazione e la stessa lode. Meditiamo, lodiamo il mistero di Dio che è Amore, contempliamo questo mistero di unità nella diversità. Anche noi siamo chiamati a condividere questo mistero, perché Dio comunica anche a noi la sua vita, e siamo chiamati - in qualche modo - a riprodurre nella nostra esistenza questo mistero di Amore. Unità, ma anche diversità, pluralismo, accoglienza dell'altro e collaborazione con gli altri. Il modello trinitario riguarda la vita dei singoli, delle famiglie, delle parrocchie e della Chiesa.
Sia questa la nostra preghiera di oggi: "Ti glorifichi, o Dio, la tua Chiesa, contemplando il mistero della tua sapienza con la quale hai creato e ordinato il mondo; tu che nel Figlio ci hai riconciliati e nello Spirito ci hai santificati, fa' che, nella pazienza e nella speranza, possiamo giungere alla piena conoscenza di te che sei amore, verità e vita".
Testo di padre Antonio Rungi
La Trinità: una Società per Azioni, infinitamente perfetta e ineccepibile.
La Trinità = una Società per Azioni, perfetta e ineccepibile, costituita da Tre Persone: Padre, Figlio e Spirito Santo.
Il loro biglietto da visita secondo S. Sofronio di Gerusalemme è questo:< Un'unica Divinità, come Unità creatrice di tutti gli esseri che esistono, Provvidente e Donante stabilità e conservazione, nella quale divinità, sussistono tre Ipostasi personali> cioè le tre Persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo in un Unico Dio.
" Tutto quello che il Padre possiede è mio … e quando verrà Lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità> (3ª lettura).
Riflessione. < Tu Trinità eterna, sei come un mare profondo, in cui più cerco e più trovo; e quanto più trovo, quanto più cresce la sete di cercarti …>. (S. Caterina da Siena, dal "Dialogo della Provvidenza" c. 167).
I Connotati dei singoli membri di questa società:
"Giustificati per fede, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato". (2ª lettura).
L'amore del Padre dunque crea tutto ciò che esiste. Il Figlio giustificandoci per la fede, ricrea l'umanità, salvandola dal peccato. Lo Spirito Santo riversato nei nostri cuori santifica e dà forza alla fede.
In questa triplice realtà sublime, come ci collochiamo noi credenti?
Risposta.
Stando all'originale intuizione dello scrittore francese Jean Claude Barreau:< L'uomo vero, perfetto e completo vive in tre dimensioni: verticale, orizzontale, di profondità>.
Con la dimensione verticale l'uomo, trascende le realtà visibili, e può mettersi in contatto con Qualcuno, che è sopra di lui, in modo assoluto, cioè l'Artefice dell'universo, che è Dio in quanto Padre.
Con la dimensione orizzontale, l'uomo si relaziona con l'intero mondo dell'immanenza, specialmente con Cristo venuto in mezzo a noi.
Con la dimensione di profondità, l'uomo percepisce in quanto figlio, l'interiorità del suo essere, principalmente nella persona dello Spirito Santo, in quanto amore e guida infallibile di verità e di santità.
Nel primo caso, l'uomo si scopre figlio di Dio; nel secondo si scopre fratello di Cristo, e nel terzo caso, si riconosce per la persona dello Spirito Santo, come essere spirituale.
Il credente completo allora, non trova un Dio unidimensionale, ma lo incontra nelle sue tre dimensioni fondamentali, in quanto Padre, tenero e misericordioso, in quanto Figlio, nostro fratello nel volto umano, in quanto Spirito Santificatore, perché agisce dentro di noi sulle nostre facoltà interiori, orientandole verso la santità e la verità. < Dio mi è più intimo di quanto io lo sia a me stesso>, diceva S. Agostino.
In quest'ottica, possiamo capire l'appello che Berdiaev lanciava ai suoi compagni di lotta comunista, quando gridava:< La nostra dottrina sociale è la Trinità>, come a dire < I nostri obiettivi sociali, li possiamo raggiungere solo se come la Trinità, li viviamo in stato di comunità, di relazione, e comunione reciproca>.
La Trinità per noi resterà sempre un mistero, tuttavia possiamo intravvederlo:
Sul piano intellettuale con la ragione, che per quanto limitata, può arrivare ad ammettere l'esistenza di un entità assoluta e infinita superiore a noi.
Sul piano religioso con la Rivelazione, trasmessaci da Cristo, dove l'unico vero Dio ci viene presentato nel Padre, che ama, nel Figlio, che risana la frattura del peccato con la sua morte e Risurrezione, nello Spirito Santo, addetto speciale per i brevetti della verità e santità.
La nostra fede nel mistero trinitario può essere seriamente intaccata purtroppo da tre mali sociali molti diffusi:
- Una continua frustrazione dinanzi ai problemi del dolore, della sofferenza, della corruzione, dell'ingiustizia, dell'indifferenza e dell'incomunicabilità.
- Il dilagare della crudeltà, e della ferocia a tutti i livelli, dalle guerre tra nazioni, alle liti violente che si consumano nel sacrario della famiglia.
- La violenza irruente degli istinti, specialmente inerenti alla sfera sessuale.
Riflessione. Quali accorgimenti per non incappare in questi mali?
Ricerca dell'Assoluto e del necessario
Riscoperta dello spirito di Adorazione
Riattivare il nostro incontro con Cristo e la sua Parola.
Conclusione. Dunque mai come oggi tutti abbiamo bisogno del nostro Dio Trinitario. Se non sappiamo più poggiare saldamente i nostri piedi, almeno su un pezzetto del suo cielo, inesorabilmente rischiamo di restare sepolti dal fango della terra.
Testo di Mons. Remo Bonola