Nota pastorale dell'Arcivescovo per vivere bene l'Avvento

News del 01/12/2013 Torna all'elenco delle news

Carissimi fratelli, iniziamo l’Avvento portando nel cuore tutte le nostre speranze, ma soprattutto accettando e vivendo il dono della Speranza, che è Gesù. Ve lo chiedo proprio in questo momento difficile, in cui tutto sembra remare contro, creando - anche in noi cristiani, forse -  delusione e sconforto.
        Il tempo della preparazione al Natale, invece, ci deve far guardare a Gesù, come a Colui che alimenta in noi la Speranza, perché Lui è sempre il Risorto; perché Lui ha vinto la morte, il male ultimo e decisivo per l’uomo. Vinto quel male, tutti gli altri mali possono essere vinti. Egli solo è il nostro Salvatore, proprio perché ha sconfitto la morte!
        Vi invito, pertanto, a non cedere alla disperazione, alla depressione, all’apatia, all’indifferenza, cadendo in surrogati di Speranza che distruggono la vita, piuttosto che aprirla alla gioia e alla pace.
        Vi esorto allora a fuggire da tutti i surrogati della Speranza.
 
* No ad una vita spesa senza confrontarsi con le Dieci Parole e con la proposta delle Beatitudini. Se dimentichiamo i Comandamenti e pensiamo che le Beatitudini non ci riguardano, incamminiamo la nostra vita su strade prive di senso, fuori dalla logica cristiana.
 
* No al benessere costruito nell’illegalità (commercio di droga, estorsioni, minacce…). Giovani, soprattutto voi dovete fare attenzione a queste vie facili, che finiscono per rubarvi il futuro: queste strade conducono quasi sempre nel carcere! Alle mamme e mogli voglio ripetere ancora: interrogatevi sempre se il denaro che giunge in famiglia è frutto di lavoro onesto; altrimenti, se amate veramente la famiglia,  rifiutatelo!
 
* No all’usura, che si va estendendo in questo tempo di crisi a volte perfino tra membri di medesimi nuclei familiari. Apriamoci di più alla gratuità. Proviamo a pensare: e se fossimo noi ad aver bisogno, come vorremmo essere trattati?
 
* No al gioco d’azzardo, che vede sempre più gente soggiogata! Infatti, nonostante la crisi - e forse anche a  causa di essa - molte famiglie si sono impoverite sino a perdere tutto, irretite dalla chimera di una vincita possibile.
 
* No all’abuso di alcol, che provoca squilibri nelle famiglie ed è causa di incidenti sulle strade.
 
* No al consumo di droga, che offusca la mente. Giovani, ogni spinello fumato è un contributo dato alla malavita organizzata.  Questa fa i soldi vendendo droga, anche le cosiddette droghe leggere! È inutile partecipare a marce anti ‘ndrangheta,  se poi la foraggiamo con lo spinello. Ma mi informano che circola già la cocaina tra voi. Resistete a quegli avvoltoi che stanno attorno a scuole, discoteche, palestre, campi da gioco. Tali rapaci si lanciano su di voi per farvi loro prede. Resistete e denunciateli alle Forze dell’Ordine! In nome, poi, della vera amicizia - che significa voler il bene dell’altro - se vi accorgete che qualche vostro amico è finito nel giro dei consumatori di droga; e non siete riusciti, parlandone con lui, a fare nulla per distoglierlo, informatene i genitori: non pensateci due volte, perché così lo salverete finché si è in tempo!
 
        Carissimi, l'attesa della Festa di Natale è un invito a riporre nuovamente la nostra Speranza in Gesù, che ci invita ad essere forti e ad essere solidali tra noi. Nel perdurare della crisi, vi invito, ancora una volta, a dare forma e ad alimentare la speranza cristiana adottando una famiglia bisognosa per aiutarla mensilmente.
        Alimentate le Speranza! Durante questo tempo di Avvento riunitevi in famiglia per pregare e leggere assieme la Parola di Dio.
        Vi accompagno con la preghiera e la benedizione.

                                                      + p. Giuseppe  Vostro Vescovo
 

Reggio Cal. 24. XI. 2013                         

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