Santo del giorno 1 luglio: Santa Ester
News del 01/07/2024 Torna all'elenco delle news
Santa Ester, regina di Persia protagonista del libro della Bibbia che porta il suo nome e personaggio della Bibbia ebraica, che la celebra nella festa di Purim. Forte del digiuno nella preghiera, con il suo coraggio eroico salva gli ebrei da un destino tragico, divenendo un simbolo di speranza e di resistenza.
Orfana ebrea adottata da Mardocheo, viene deportata in Persia dove diviene regina consorte di Assuero. Nascondendo le sue origini per ordine dello zio, Ester si ritrova suo malgrado al centro di una congiura ordita dal visir Aman contro gli ebrei. Di fronte alla minaccia di sterminio, Ester, mossa da fede incrollabile e senso di responsabilità verso il suo popolo, decide di intercedere presso il re, nonostante il divieto per le regine di presentarsi senza invito. Con tre giorni di digiuno e preghiera, si prepara all'incontro con Assuero, consapevole del pericolo a cui si espone. La sua bellezza e il suo fascino conquistano il re, che le concede qualsiasi cosa desideri. Ester, con astuzia e coraggio, rivela la sua identità ebraica e smaschera la perfidia di Aman, ottenendo la revoca del decreto di sterminio e la sua stessa salvezza. Il suo intervento eroico salva gli ebrei da un destino tragico, facendo di lei un simbolo di speranza e di resistenza.
Ester (dall’ebraico “stella”) è il nome femminile più citato nella Bibbia. Vissuta tra il VI e V secolo a.C., è una povera israelita orfana, amabile e bellissima, adottata dallo zio Mardocheo. I due vengono deportati in Persia dove regna Assuero. Durante un banchetto il re ordina alla moglie Vasti di presentarsi davanti a lui e ai suoi ospiti per mostrarsi in tutta la sua bellezza. La regina si rifiuta e il re, infuriato per la sua disobbedienza, la ripudia per scegliere, fra tutte le belle ragazze del regno, un’altra consorte. Il sovrano appena vede Ester la prende in sposa, vestendola con abiti regali e ricoprendola di gioielli. Ester, però, su consiglio dello zio, non rivela ad Assuero di essere ebrea. Mardocheo, che vive a corte, racconta alla nipote di un complotto ordito contro il re. Ester avverte il sovrano che punisce con la morte i colpevoli.
A corte, però, vive un ministro potente, Aman, invidioso e malvagio. Egli odia Mardocheo, vuole sterminare lui e tutti i giudei, confiscare i loro beni e arricchirsi. Riesce a convincere Assuero ad emanare un editto per l’uccisione degli israeliti. Lo zio di Ester viene a sapere della tragica decisione e implora la nipote di intervenire per difendere il suo popolo. Ester risponde che è impossibile andare dal sovrano senza invito, neppure per la regina. Si rischia la pena capitale a meno che il re non decida altrimenti e Assuero non invitava la sua sposa da un mese. Lo zio insiste.
La regina Ester esprime tutta la sua fede nel Signore e si dimostra coraggiosa poiché, a costo della vita, tenterà di salvare il suo popolo. Assieme alle sue ancelle, pregherà, non toccherà cibo, né berrà acqua per tre giorni, così faranno anche tutti i giudei. Con le soli armi della preghiera (recitata con fede sincera) e del digiuno completo, Ester intende affrontare il re. Al terzo giorno Ester si lava, si profuma, si veste da regina e, impaurita per la sua sorte, più bella che mai, si presenta davanti al sovrano. Il marito, addolcito dalla bellezza della moglie, le dice che le avrebbe dato qualunque cosa, anche metà del suo regno. Ester confessa al marito di essere ebrea e gli chiede di risparmiare il suo popolo, accusando il malvagio Aman. Il re capisce di aver commesso un errore, dona la libertà ai giudei, fa uccidere Aman e, al suo posto, nomina Mardocheo. Tutto questo grazie a Ester, al suo coraggio e al suo occuparsi degli altri piuttosto che solo di se stessa.
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