Santo del giorno 10 giugno: San Massimo d'Aveia

News del 10/06/2024 Torna all'elenco delle news

San Massimo d'Aveia, patrono principale della città  e della diocesi di L'Aquila. Nato nell'antica Aveia, oggi Fossa, nei dintorni de L'Aquila, crebbe in una famiglia cristiana aspirando al sacerdozio. Durante la persecuzione di Decio (249-251), subì il martirio, rimanendo saldo nella sua fede nonostante le torture e le lusinghe del Preside. Fu gettato dalla rupe più alta detta "Circolo e Torre del Tempio".

La sua tenacia e il suo sacrificio lo resero simbolo di devozione e costanza, contribuendo all'istituzione della sede vescovile ad Aveia. Dopo la distruzione di Aveia, le reliquie del santo furono trasferite nella vicina "Civitas Sancti Maximi", dove il 10 giugno del 956 vennero l'imperatore Ottone I e papa Giovanni XII per venerarne la memoria. Nel 1256, la sede vescovile e le reliquie vennero definitivamente collocate nella nuova Cattedrale della appena sorta città de L'Aquila eretta in suo onore.  In occasione dei restauri successivi al terremoto dell'Aquila del 2009 è venuto alla luce un sarcofago in cui si è ipotizzato che il corpo possa essere quello di San Massimo.

 

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MARTIROLOGIO ROMANO: Nella città di Aveia Vestina, presso Aquila, nell’Abruzzo, il natale del beato Màssimo, Levita e Martire, il quale, pel desiderio di patire, si mostrò manifestamente ai persecutori, che andavano in cerca di lui, e, dopo la costante confessione, sospeso sull’eculeo e tormentato, quindi percosso con bastoni, da ultimo precipitato da un alto luogo, morì.