Santo del giorno 6 giugno: san Norberto
News del 06/06/2024 Torna all'elenco delle news
San Norberto, definito l’illustre del Nord, arcivescovo di Magdeburgo e fondatore dell'Ordine dei Canonici regolari Premostratensi, è diventato patrono delle partorienti per essere “rinato” a nuova vita. Vuole infatti la leggenda che la sua conversione sostanziale, in quanto già sacerdote, sia avvenuta in modo simile a quella di San Paolo sulla via di Damasco. Colpito nel mezzo di un furioso temporale da un fulmine che stava per ucciderlo, Norberto cadde a terra, accecato ed assordato, mentre il cavallo, sul quale viaggiava, fuggiva terrorizzato. Pensando che il tutto fosse voce e mano di Dio, egli abbandonò i precedenti intrighi nella corte imperiale. Si fece monaco benedettino e intraprese un cammino intensamente religioso e fertile, andando a predicare in Germania, Belgio e Francia nonché agendo da indefesso pacificatore in un tempo di gravi lotte politiche e civili. Si meritò lo splendido attributo di “angelo della pace”. Il suo corpo riposa nel Monastero di Strahov a Prága.
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Martirologio Romano: San Norberto, vescovo, che, uomo di austeri costumi e tutto dedito all’unione con Dio e alla predicazione del Vangelo, vicino a Laon in Francia istituì l’Ordine dei Canonici regolari Premostratensi; divenuto poi vescovo di Magdeburgo in Sassonia, in Germania, rinnovò la vita cristiana e si adoperò per diffondere la fede tra le popolazioni vicine.
A volte il Signore, per farsi sentire, bussa alla porta degli uomini così forte, da lasciarli tramortiti. Solo un evento straordinario può risvegliarli dal loro torpore e condurli verso la conversione. Norberto, il cui nome in germanico significa “illustre del Nord”, è un giovane desideroso di divertirsi e di vivere nell’agiatezza. Nasce verso il 1080 a Xanten (Germania), in una nobile famiglia. Intrapresa la carriera ecclesiastica e diventato prete, frequenta la corte dell’imperatore Enrico V, tra banchetti, feste, comodità e lusso. Un giorno una violenta tempesta si abbatte sul bosco che Norberto sta attraversando a cavallo. Un fulmine lo tramortisce lasciandolo, però, incolume. Quando rinviene è un altro uomo. Sente che Dio gli ha mandato un segnale. Norberto chiede al Signore che cosa voglia e si sente rispondere: «Abbandona il Male e fai il Bene».
Pentito della sua condotta, il prete si spoglia di ogni suo avere e, a piedi scalzi, si dirige in Francia, da papa Gelasio II in esilio, per confessarsi e chiedergli il permesso di predicare. Ottiene quanto richiesto e a Laon (Francia), nel 1121, fonda un monastero e l’Ordine dei Premostratensi, dal nome del luogo dove sorge il convento, la Valle Prémontré. Norberto e i suoi monaci indossano una tunica bianca, pregano giorno e notte, assumono poco cibo e vivono con l’essenziale, lavorano rendendo fertili i terreni, ospitano e curano poveri e orfani, divulgano tra le genti il Vangelo. Dai monaci “norbertini”, ai quali si aggiunge il ramo femminile, prenderanno spunto altre congregazioni che nasceranno nei secoli seguenti, come quella francescana e quella domenicana.
Norberto predica, camminando scalzo anche d’inverno, in Francia, Belgio e Germania e nel 1126 viene nominato arcivescovo di Magdeburgo (Sassonia, Germania, sulle rive del fiume Elba). Accetta l’incarico, ma evita ogni lusso per favorire i poveri. Per la sua opera di pacificatore tra diverse fazioni politiche e lotte civili, Norberto si merita l’appellativo di “Angelo della Pace”. Si narra, poi, che durante una Messa celebrata il giorno di Pasqua abbia guarito una non vedente. Muore a Magdeburgo nel 1134. È il patrono delle partorienti, per essere “rinato” a nuova vita. Il suo corpo riposa a Praga (Repubblica Ceca), nel Monastero di Strahov.
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