Santo del giorno 6 marzo: Santa Coletta di Corbie
News del 06/03/2024 Torna all'elenco delle news
Santa Coletta di Corbie, al secolo Nicolette Boilet, clarissa francese, autrice della riforma che portò alla nascita dell'Ordine delle Clarisse Colettine, un esempio di come la vita consacrata possa testimoniare la povertà evangelica, come disse di lei papa Giovanni Paolo II. Morì nel 1447 presso il monastero di Gand, uno dei diciassette che aveva fondato.
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Martirologio Romano: A Gand nelle Fiandre, nell’odierno Belgio, santa Coletta Boylet, vergine, che, dopo tre anni di vita molto austera rinchiusa in una piccola casa posta accanto alla chiesa, divenuta professa sotto la regola di san Francesco, ricondusse molti monasteri di Clarisse al primitivo modello di vita, ristabilendovi in special modo lo spirito di povertà e di penitenza.
«Desideriamo particolarmente, scriveva papa Pio XII, che santa Coletta di Corbie insegni ai nostri contemporanei, in mezzo alla così grande dissipazione e al tumulto degli eventi, che sono le cose che riguardano Dio e che portano ad abbracciare i suoi santissimi comandamenti ad avere il maggior valore » (5 dicembre 1947, Lettera per il quinto centenario della morte di santa Coletta di Corbie). L’influenza irradiata da santa Coletta, che ha riformato l’Ordine delle Clarisse nel XV secolo, continua ancora oggi.
Robert Boellet, mastro falegname dell’abbazia benedettina di Corbie, in Picardia, e sua moglie Marguerite conducono una vita cristiana e si dedicano ai poveri, ma gli anni passano e non hanno ancora figli. Invocano allora san Nicola e Marguerite, pur avendo già sessant’anni, dà alla luce una figlia, il 13 gennaio 1381. Al Battesimo, le viene dato il nome di “Nicolette” in segno di gratitudine a San Nicola ; sarà conosciuta con il diminutivo di Colette.
Molto pia, Marguerite Boellet si confessa e comunica ogni settimana ; parla spesso alla figlia della Passione di Gesù Cristo, di cui ha avuto una visione da bambina. Per unirsi alle sofferenze di Gesù, Coletta fa molti sacrifici e si priva del cibo per dare il suo pasto ai poveri. Dotata di una saggezza superiore a quella della sua età, dichiara : « Se non amassi i miseri, mi sembra che non amerei il buon Dio. » All’età di sette anni, all’insaputa dei genitori, partecipa al mattutino cantato di notte dai monaci benedettini. La sua piccola statura dispiace al padre, al punto che, in un accesso di cattivo umore, arriva a lamentarsi di essere « il padre di una nana ». Rattristata dal dolore paterno, l’adolescente tredicenne prega il Signore : « Rimanere piccola non mi disturba, purché io sia grande nel tuo paradiso ; tuttavia, se lo vuoi, per far piacere a mio padre, donami di crescere. » Negli anni seguenti, cresce fino a raggiungere la statura di 1,79 m.sente chiamata alla riforma degli Ordini istituiti da san Francesco....continua a leggere su santiebeati.it