25 febbraio 2024 - II domenica: obbedire
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Tema della seconda domenica di quaresima dal sussidio diocesano:
Obbedire deriva dal latino "ob-audire". Che significa:
ascoltare stando di fronte, distinguere ciò a cui bisogna
prestare ascolto rispetto a quanto si decide di non
ascoltare. Una scelta di sana umiltà, in tempi di
narcisismo dilagante, ed efficace apertura verso l’altro.
Riscopriamo in questo Tempo di Quaresima il
significato profondo di questo verbo liberato dal falso
concetto di obbedienza intesa come passivo
azzeramento della propria volontà, comprendendo che
essa non ha alcuna rassomiglianza, neppure alla
lontana, col supino atteggiamento dei rinunciatari.
Chi ubbidisce non annulla la sua libertà, ma la esalta.
Non mortifica i suoi talenti, ma li mette in circolo nella
logica della domanda e dell'offerta. Non si avvilisce
all'umiliante ruolo dell'automa, ma mette in moto i
meccanismi più profondi dell'ascolto e del dialogo. E’ la
scoperta dell'autentica natura dell'obbedienza, la cui
dinamica suppone uno che parli e l'altro risponda. Uno
che faccia la proposta con rispetto, e l'altro che vi
aderisca con amore. Uno che additi un progetto senza
ombra di violenza, e l'altro che con gioia ne interiorizzi
l'indicazione. Chi obbedisce non soccombe, ama, non
si rassegna, collabora. L'obbedienza è fare
un'esperienza di libertà.Non è silenzio di fronte alle vessazioni, ma è
accoglimento gaudioso di un piano superiore. Chi
obbedisce non smette di volere, ma si identifica a tal
punto con la persona a cui vuol bene, che fa
combaciare, con la sua, la propria volontà. Ecco
l'analisi logica e grammaticale dell'obbedienza di
Maria.
Questa splendida creatura non si è lasciata
espropriare della sua libertà neppure dal Creatore. Ma
dicendo "Sì", si è abbandonata a lui liberamente ed è
entrata nell'orbita della storia della salvezza con tale
coscienza responsabile che l'angelo Gabriele ha fatto
ritorno in cielo, recando al Signore un annuncio non
meno gioioso di quello che aveva portato sulla terra nel
viaggio di andata.
In famiglia e in ogni ambito esercitiamoci alla riscoperta dell’obbedienza secondo questi piccoli interrogativi…
Quali sono gli ostacoli che ci impediscono di essere umili e aperti di cuore con il prossimo?
Da quali situazioni dobbiamo uscire personalmente, come coppia ed in famiglia?
Siamo consapevoli che i sacramenti rappresentano una via maestra di riflessione e connessione con Dio, in cui chiediamo guida e forza per seguire i Suoi comandamenti e la Sua volontà?
In questo Tempo di Quaresima impegniamoci alla partecipazione alla vita sacramentale della Chiesa, per approfondire la nostra comprensione e vivere in modo coerente con la nostra fede.
Preghiera per il dono dell’obbedienza
O Dio misericordioso, ti preghiamo di illuminare la nostra mente
e il nostro cuore affinché possiamo comprendere la tua volontà.
Concedici la grazia di essere obbedienti ai tuoi comandamenti
e di seguire il tuo cammino.
Aiutaci a superare le tentazioni e le distrazioni che ci
allontanano dalla tua via. Sii la nostra guida e il nostro sostegno
mentre cerchiamo di vivere secondo la tua volontà. Signore,
rafforza la nostra fede e il nostro impegno nell’obbedienza.
Aiutaci a comprendere che l’obbedienza non è solo un atto
esteriore, ma un atteggiamento del cuore.
Che possiamo essere umili e sottomessi alla tua volontà, anche
quando ci troviamo di fronte a difficoltà e sfide.
Donaci la forza di resistere alle tentazioni dell’egoismo e
dell’orgoglio, e di seguire il tuo esempio di amore e servizio
verso gli altri. Padre celeste, ti preghiamo di darci la
perseveranza necessaria per rimanere fedeli alla tua volontà.
Aiutaci a ricordare che l’obbedienza è un cammino continuo,
che richiede costanza e dedizione. Che possiamo pregare
questa preghiera sull’obbedienza ogni giorno, ricordandoci di
cercare la tua volontà in ogni decisione che prendiamo.
Accompagnaci lungo il nostro percorso spirituale e donaci la
grazia di vivere secondo la tua volontà.
Amen