1 febbraio 2020: festa per il Giubileo della Chiesa Matrice di Scilla
News del 31/01/2020 Torna all'elenco delle news
Sabato I febbraio 2020 ricorreranno i cinquant’anni dalla consacrazione dell’altare maggiore della Chiesa Madre di Scilla, dedicata a Maria Ss. Immacolata.
Si tratta del quarto rifacimento integrale di una chiesa la cui presenza attorno alla Rocca di Scilla risale ai primi secoli dell’evangelizzazione, quando in Calabria meridionale era ancora in uso il rito greco. Danneggiato l’ultimo manufatto ottocentesco dal terremoto del 1908, fu demolito e rifatto fra il 1958 e la fine degli anni ’60.
Il I febbrario del 1970, Mons. Santo Bergamo, consacrato vescovo da appena cinque giorni e per i trentuno anni precedenti arciprete di Scilla, compì il suo primo atto episcopale solenne consacrando l’altare del riedificato Duomo.
Don Francesco Cuzzocrea, attuale arciprete di Scilla, aprirà le celebrazioni giovedì 30 gennaio alle 17,00, con la Santa Messa. Lo stesso giorno, alle 18,00, il diacono Giovanni Bellantoni guiderà l’incontro biblico-teologico dal tema «Il tempio santo di Dio e la sua Dedicazione».
Venerdì 31 gennaio alle 17,00, il can. Domenico Marturano, arciprete emerito di Scilla, presiederà la Santa Messa, nell’anno che è anche quello del suo cinquantesimo di vita sacerdotale. Alle 18,00, lo stesso don Marturano guiderà l’incontro storico-artistico «La chiesa Matrice tra ricordi e prospettive», nel corso del quale l’arch. Filippo Barbaro illustrerà le idee progettuali per il completamento della facciata principale della chiesa.
Sabato I febbraio, giorno del Giubileo d’oro della Chiesa Matrice di Scilla, alle 15,00 la venerata statua di Maria Ss. Immacolata verrà traslata, attraverso il quartiere di Chianalea, al Porto di Scilla, dove avrà luogo l’Atto di Affidamento della Parrocchia Arcipretale alla sua Titolare.
Alle 17,00 S.E. Mons. Giuseppe Fiorini Morosini presiederà la solenne Concelebrazione eucaristica giubilare, animata da tutte le associazioni parrocchiali. Al termine, verrà scoperta e benedetta la lapide marmorea che ricorda questi ultimi cinquant’anni nel corso dei quali la chiesa è stata custodita nel migliore dei modi e notevolmente valorizzata.
La serata del I febbraio si concluderà con un momento di agape fraterna presso il Salone Parrocchiale.