1 gennaio 2020 - Solennità di Maria Santissima Madre di Dio: con Maria, tutto l'anno incontriamo Dio

News del 01/01/2020 Torna all'elenco delle news

Il nuovo anno solare inizia nel nome di Maria Santissima che oggi veneriamo con il titolo di Madre di Dio, una verità di fede che il concilio di Efeso proclamò in modo solenne.

Nel IV secolo il titolo «Madre di Dio» era ampiamente usato ad Alessandria d'Egitto ed era conosciuto in tutto l'Impero romano. Fu proclamato dogma dopo la controversia teologica causata dai nestoriani. Nestorio (381-451), Patriarca di Costantinopoli, aveva affermato infatti che Maria non aveva titolo per essere definita «madre di Dio», ma solo «madre di Gesù». La controversia tra Alessandria ed Antiochia fu risolta in un concilio ecumenico. L'assise si tenne ad Efeso, in Asia Minore, nel 431. Il Concilio di Efeso ribadì il 22 giugno di quell'anno che Maria è Madre di Dio. Secondo il concilio, infatti, Gesù Cristo, pur essendo contemporaneamente Dio e uomo - come già aveva affermato in precedenza il concilio di Nicea -, è un'unica persona: le due nature, divina e umana, sono inseparabili, e perciò Maria può essere legittimamente chiamata "Madre di Dio non certo perché la natura del Verbo o la sua divinità avesse avuto origine dalla santa Vergine, ma, poiché nacque da lei il santo corpo dotato di anima razionale a cui il Verbo è unito sostanzialmente, si dice che il Verbo è nato secondo la carne.» Da parte sua il Catechismo della Chiesa Cattolica ribadisce questa verità di fede al n. 466, condanna ?l'eresia nestoriana che vedeva in Cristo una persona umana congiunta alla Persona divina del Figlio di Dio. In contrapposizione ad essa san Cirillo di Alessandria e il terzo Concilio Ecumenico riunito a Efeso nel 431 hanno confessato che «il Verbo, unendo a se stesso ipostaticamente una carne animata da un'anima razionale, [...] si fece uomo». L'umanità di Cristo non ha altro soggetto che la Persona divina del Figlio di Dio, che l'ha assunta e fatta sua al momento del suo concepimento.

Questi sono i riferimenti storici e dottrinali per la celebrazione annuale di questo dogma mariano che trova corrispondenza nella liturgia della parola di questa solennità.

Nella tradizione liturgica della Chiesa cattolica, infatti, il primo giorno dell'anno solare (1º gennaio) è tradizionalmente dedicato alla festa di Maria Santissima Madre di Dio, che coincide anche con l'ottavo giorno (la circoncisione) dalla nascita di Gesù.

Il testo del Vangelo di Luca ci porta proprio a questo momento dell'imposizione del nome a Gesù: ?Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo?.

Giorno, quindi speciale, per festeggiare i due maggiori artefici del Natale: Gesù Bambino e la Beata Vergine Maria, congiuntamente allo Spirito Santo e a Dio Padre. Anche la missione di San Giuseppe non è meno importante nel piano della salvezza. A pochi giorni dal Natale e dalla festa della Santa Famiglia di Nazaret ritorniamo agli albori del cammino di Cristo nella storia dell'umanità, festeggiando la sua Madre e anche la nostra Madre. Maria è Madre di Dio e quindi anche Madre di tutta l'umanità. Con lei, giustamente, possiamo intessere uno stretto e confidenziale rapporto di Madre-figli che ci aiuta ad incontrare il suo unico Figlio, Gesù Cristo. Con Maria incontriamo sempre di più Dio e lo riscopriamo quale Padre, Salvatore e Redentore. La preghiera iniziale della messa di questo giorno è incentrata proprio nel far risaltare questa maternità di Maria per tutta la Chiesa. Ecco perché il Concilio Vaticano II ha voluto affermare dottrinalmente anche questa nuova verità di fede sulla Madre di Dio, definendola anche Madre della Chiesa: ?O Dio, che nella verginità feconda di Maria hai donato agli uomini i beni della salvezza eterna, fa' che sperimentiamo la sua intercessione, poiché per mezzo di lei abbiamo ricevuto l'autore della vita, Cristo tuo Figlio.

Questa dignità e missione di Maria per Cristo e la Chiesa viene ricordata nella seconda lettera di questa celebrazione nel brano della lettera di san Paolo Apostolo ai Galati: ?Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l'adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio?.

Maria è anche Regina della Pace, perché è la Madre del Principe della Pace, Gesù Cristo e per cui questo primo giorno dell'anno è dedicato anche a riflettere e pregare per la pace nel mondo, facendo tesoro di quanto ascoltiamo nella prima lettura di questa solennità, tratta dal Libro dei Numeri, nel quale viene riportato il dialogo tra il Signore e Mosè che lo invita a parlare ad Aronne e ai suoi figli, dicendo queste espressioni di totale gratitudine a Dio: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace?.

In questo giorno iniziale del nuovo anno solare ci rivolgiamo alla Madonna con la semplice e nota preghiera dell'Ave e con fede diciamo: Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

Omelia di padre Antonio Rungi

 

Che cosa ci riserverà questo nuovo anno? È questa forse la domanda di fondo che ci fa leggere la pagina del Vangelo di oggi. Ci piacerebbe sapere che cosa ci riserveranno i prossimi giorni, le prossime settimane, i mesi a venire. Ma come sempre abbiamo davanti il grande mistero. Per alcuni di noi questo sarà l’ultimo anno, per molti di noi uno dei tanti, ma per ciascuno è importante che il tempo che iniziamo non scivoli addosso senza tirare fuori una parte migliore di noi. Credo che per questo motivo la liturgia ci fa iniziare ogni anno dalla Maternità di Maria, perché ogni mistero ha bisogno di una direzione. Maria è la direzione nel buio della storia. Ella è Colei che certamente ci porta a Colui che è Via, Verità e Vita. In fondo è la scoperta che fanno i pastori nel racconto del Vangelo di oggi: “Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia”. Tutto lo straordinario della vita è nascosto nella normalità di una famiglia che non se la passa bene in quanto a circostanze, ma che ha scoperto che il segreto più vero per affrontare tutto è amarsi. Anche per Maria e Giuseppe la vita si presenta come una grande incognita. La grande differenza ce la mostra però questa ragazza di Nazareth che con il suo Si ha cambiato la storia: “Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore”. Avere fede non significa sapere ciò che ci accadrà domani mattina, ma avere la capacità di saper fare spazio nel cuore a ciò che accade, e lasciare che ogni cosa sedimenti, venga vagliata, si riveli a noi. L’ansia che attraversa le nostre vite è mancanza di interiorità. Solo chi coltiva seriamente l’interiorità scopre al fondo di essa la vita spirituale. Infatti essa si manifesta come una voce che parla al fondo di noi stessi. Sembra che il Vangelo attraverso Maria voglia dare a ognuno di noi un proposito buono per questo nuovo anno: scoprire la capacità di ascoltare ciò che ci accade per poterne rintracciare anche il Senso.  

Omelia di don Luigi Maria Epicoco

 

Iniziamo l'anno venerando Maria, perché Maria ci ricorda del primato di Dio. Maria è la creatura del sì senza condizioni al sui Creatore. Il suo sì fu così totale tanto da far spazio all'Eterno nella storia e nella carne. Maria ci ricorda che ascoltare Dio è riascoltarlo, è meditare, è serbare la sua parola nel cuore. Iniziamo l'anno con Maria perché ogni cuore è chiamato a imitare Maria. Iniziamo l'anno con Maria perché mentre Cristo ha avuto bisogno di una madre per diventare uomo, noi abbiamo bisogno di questa madre per camminare sulla via della santificazione. Ad Iesum per Mariam. 

Commento di Robert Cheaib

 

LITURGIA E LITURGIA DELLA PAROLA DELLA SOLENNITA' DI MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO 1 GENNAAIO 2020 
tratto da www.lachiesa.it