Domenica delle Palme - Morosini: "Andiamo incontro a Cristo meditando sulla Passione"
News del 21/03/2016 Torna all'elenco delle news
Domenica delle Palme, primo giorno di primavera. Anche quest’anno il consueto rito della Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme ha aperto la Settimana Santa con l’appuntamento in piazza S. Agostino per la benedizione delle palme e degli ulivi e la processione verso la Cattedrale, dove l’arcivescovo Morosini ha poi presieduto la Liturgia Pontificale.
La Domenica delle Palme, attraverso la rievocazione di questo episodio cruciale della vita di Gesù, “ci introduce nella Settimana Santa ponendo ancora una volta alla nostra riflessione il tema fondamentale della trasmissione della fede, intendendo per fede la conoscenza di Gesù e del suo Vangelo”. Lo ha detto l’arcivescovo, che, nell’avviare la processione, ha per questo invitato tutti a vivere questo momento ricordando quello che è l’impegno forte che la diocesi sta perseguendo in questo anno pastorale, per acquisire la “consapevolezza che abbiamo la responsabilità di recare l’annunzio sia con la nostra convinzione personale che con la testimonianza di vita: entriamo nel cuore della città, nella Chiesa Cattedrale, per portare all’interno della realtà che abitiamo, Gesù e il suo messaggio”.
Ma la Domenica delle Palme ci traghetta nella Settimana Santa soprattutto attraverso la Lettura della Passione, preludio e compendio dei riti del Triduo Pasquale. “Perché questo momento della vita di Cristo è essenziale e determinante per la nostra fede?”. L’arcivescovo Morosini lo spiega illustrando due pensieri fondamentali, legati anch’essi al cuore della trasmissione della fede.
Primo: “Dio è solidale con noi, ovvero Dio ci accompagna e si accompagna a noi”, e se ci accostiamo a meditare sulla passione di Cristo e a trasmetterla alle nuove generazioni, il racconto della Passione ci appare come la rivelazione di un Dio che soffre con l’uomo”. “Quando torniamo a casa troviamo tutti, chi più, chi meno, vari problemi che ci affliggono, quella tristezza che ci toglie tante volte la gioia,, sarà la morte di una persona cara, sarà la malattia di un anziano o di un giovane, le difficoltà economiche, i dissapori familiari, la perdita di lavoro, l’esodo della nostra gioventù alla ricerca di un avvenire migliore… in quale delle nostre famiglie non si vive la passione e non si sente il peso della croce?” “Nonostante tutto, soggiunge l’arcivescovo, “è nella morte e Resurrezione di Cristo che troviamo la chiave per affrontare la vita”.
Secondo: “la Passione come dono della vita da parte di Cristo”. Anch’essa va insegnata ai giovani, perché “noi adulti che crediamo – dice l’arcivescovo - non dobbiamo rinunciare all’educazione!” .“Vi invito ad allargare lo sguardo sulle tante passioni che oggi attanagliano il mondo, la guerra, la povertà, la disperazione, il non senso della vita che affligge tanta gioventù, la crudeltà che leggiamo sui giornali e che è raccapricciante, perché indica che c’è un vuoto di valori… non fermiamoci solo a guardare con occhi esterrefatti a quello che purtroppo emerge dalla società…guardiamo alle infinite passioni e ritorniamo al grande insegnamento che Gesù ci ha dato: fare della vita un dono, Diciamolo con coraggio ai nostri giovani, la vita non è solo divertimento!...forse il consumismo che ha fatto marcire gli ideali che erano a fondamento della nostra vita, ha dato purtroppo questa impressione, che si sta qui solo per divertirsi, e allora qualunque divertimento deve essere lecito, qualunque emozione, soddisfazione, solo perché la voglio, la debbo avere…”. La verità che va trasmessa – sottolinea l’arcivescovo è invece un’altra: “La vita non vale se hai goduto al massimo, ma se di questa vita ne fai un dono, la vita vale se hai dato nel servizio: marito e moglie, genitori e figli, fratelli e sorelle, chi governa, chi serve in tutte le strutture sociali ed economiche”.
Invitando tutti a meditare lungo questa settimana sul Racconto della Passione di Cristo, l’arcivescovo Morosini conclude: “Lasciamoci accompagnare dal Signore che soffre, immedesimiamoci in quelle sofferenze, perché sulla croce c’è il massimo della rivelazione della misericordia di Dio nei nostri confronti! Andiamo incontro a Cristo, che nella Resurrezione ci dice che la Passione è solo un momento, un passaggio, che ci apre le porte alla Glorificazione”. La Domenica delle Palme è solo un ponte verso la Pasqua.
di Antonia Cogliandro