Messaggio augurale per l'inizio dell'anno scolastico dell'arcivescovo Morosini

News del 16/09/2015 Torna all'elenco delle news

 

Ai Sigg. Dirigenti scolastici,

Ai Sigg. Docenti,

Agli Alunni,

Al Personale amministrativo,

Ai Genitori degli alunni,

 

Conclusi i festeggiamenti in onore della Madonna della Consolazione, durante i quali mi sono ricordato di tutti voi, soprattutto lunedì, quando è suonata la prima campanella dell’anno, mi rivolgo a voi con questo messaggio per dirvi la mia vicinanza in occasione del nuovo anno scolastico 2015-2016.

Vi raggiungo per esprimervi il mio augurio più sincero e la mia benedizione perché Dio faccia fruttificare, carissimi alunni, il vostro studio e, accanto a voi, il lavoro delle vostre comunità scolastiche.

La scuola è l’istituzione attraverso la quale lo Stato, la famiglia, la società scommette tutto sul suo futuro, perché essa:

* è un’avventura esaltante alla scoperta del mistero che sottende ogni cosa;

* è un’occasione in cui la nostra umanità cresce accogliendo e sviluppando una tradizione che ci è consegnata e che deve diventare nostra per rendere migliore il nostro futuro;

* è un’opportunità di incontro, di conoscenza reciproca, di apprendimento della preziosa e difficile arte del dialogo e dell’accoglienza dell’altro, diverso da noi, che diventa attraverso il dialogo e lo scambio umano e culturale, una grande risorsa per crescere.

È la grande sfida dell’educazione.

In questo cammino di conoscenza mi permetto di segnalare e di proporre, per quest’anno, almeno come supporto all’insegnamento della Religione, la riflessione sul contributo prezioso che Papa Francesco ci ha voluto donare con l’enciclica “Laudato Sii”.

Essa segnala concretamente le grandi problematiche del nostro tempo: l’inquinamento, il clima come bene comune, il tesoro prezioso dell’acqua, la perdita della biodiversità, il deterioramento della qualità della vita umana, l’iniquità planetaria, con la finalità di prendere coscienza della nostra responsabilità davanti al creato.

Voglio sottolinearvi in modo particolare la cultura dello scarto, alla cui attenzione Papa Francesco sta dedicando grande parte del suo insegnamento. Dinanzi al fenomeno dell’immigrazione, dinanzi a tanta gente che fugge dalla guerra, dalla violenza e dalla povertà, dobbiamo riflettere veramente su questa cultura.

Un invito caloroso agli insegnanti di religione e a tutti voi che avete chiesto di avvalervi di questo insegnamento, a non sciupare questa occasione di crescita umana, culturale e morale.

Miei cari, invito tutti a collaborare alla grande opera dell’educazione, realizzando un’alleanza salda tra scuola, famiglia, giovani e ragazzi.

L’educazione è opera comunitaria e richiede l’impegno di donne e uomini di buona volontà.

Con questi auspici, auguro ogni bene e invio per chi crede e la gradisce la benedizione di Dio.

 

+ p. Giuseppe

Arcivescovo di Reggio Calabria - Bova