1 febbraio 2015 - XXXVII Giornata per la Vita: "Solidali per la vita"- Celebrazione in Cattedrale presieduta dall'arcivescovo Morosini

News del 31/01/2015 Torna all'elenco delle news

In Cattedrale alle ore 18.00 Solenne Celebrazione Eucaristica della Giornata per la Vita presieduta dall'arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini.

 

Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 37a Giornata Nazionale per la vita (1° febbraio 2015) (scarica il Messaggio in pdf)

“Solidali per la vita” 

“I bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli; i bambini perché porteranno avanti la storia, gli anziani perché trasmettono l’esperienza e la saggezza della loro vita”. Queste parole ricordate da Papa Francesco sollecitano un rinnovato riconoscimento della persona umana e una cura più adeguata della vita, dal concepimento al suo naturale termine. È l’invito a farci servitori di ciò che “è seminato nella debolezza” (1Cor 15,43), dei piccoli e degli anziani, e di ogni uomo e ogni donna, per i quali va riconosciuto e tutelato il diritto primordiale alla vita.

Quando una famiglia si apre ad accogliere una nuova creatura, sperimenta nella carne del proprio figlio “la forza rivoluzionaria della tenerezza e in quella casa risplende un bagliore nuovo non solo per la famiglia, ma per l’intera società.

Il preoccupante declino demografico che stiamo vivendo è segno che soffriamo l’eclissi di questa luce. Infatti, la denatalità avrà effetti devastanti sul futuro: i bambini che nascono oggi, sempre meno, si ritroveranno ad essere come la punta di una piramide sociale rovesciata, portando su di loro il peso schiacciante delle generazioni precedenti. Incalzante, dunque, diventa la domanda: che mondo lasceremo ai figli, ma anche a quali figli lasceremo il mondo?

Il triste fenomeno dell’aborto è una delle cause di questa situazione, impedendo ogni anno a oltre centomila esseri umani di vedere la luce e di portare un prezioso contributo all’Italia. Non va, inoltre, dimenticato che la stessa prassi della fecondazione artificiale, mentre persegue il diritto del figlio ad ogni costo, comporta nella sua metodica una notevole dispersione di ovuli fecondati, cioè di esseri umani, che non nasceranno mai.

Il desiderio di avere un figlio è nobile e grande; è come un lievito che fa fermentare la nostra società, segnata dalla “cultura del benessere che ci anestetizza” e dalla  crisi economica che pare non finire. Il nostro Paese non può lasciarsi rubare la fecondità.

È un investimento necessario per il futuro assecondare questo desiderio che è vivo in tanti uomini e donne. Affinché questo desiderio non si trasformi in pretesa occorre aprire il cuore anche ai bambini già nati e in stato di abbandono. Si tratta di facilitare i percorsi di adozione e di affido che sono ancora oggi eccessivamente carichi di difficoltà per i costi, la burocrazia  e, talvolta, non privi di amara solitudine. Spesso sono coniugi che soffrono la sterilità biologica e che si preparano a divenire la famiglia di chi non ha famiglia, sperimentando “quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita” (Mt 7,14).

La solidarietà verso la vita – accanto a queste strade e alla lodevole opera di tante associazioni – può aprirsi anche a forme nuove e creative di generosità, come una famiglia che adotta una famiglia. Possono nascere percorsi di prossimità nei quali una mamma che aspetta un bambino può trovare una famiglia, o un gruppo di famiglie, che si fanno carico di lei e del nascituro, evitando così il rischio dell’aborto al quale, anche suo malgrado, è orientata.

Una scelta di solidarietà per la vita che, anche dinanzi ai nuovi flussi migratori, costituisce una risposta efficace al grido che risuona sin dalla genesi dell’umanità: “dov’è tuo fratello?”(cfr. Gen 4,9). Grido troppo spesso soffocato, in quanto, come  ammonisce Papa Francesco, “in questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro!”.

La fantasia dell’amore può farci uscire da questo vicolo cieco inaugurando un nuovo umanesimo: “vivere fino in fondo ciò che è umano (…) migliora il cristiano e feconda la città”. La costruzione di questo nuovo umanesimo è la vera sfida che ci attende e parte dal sì alla vita.

 

Roma, 4 novembre 2014

Memoria di San Carlo Borromeo

 

                                                                                 Il Consiglio Permanente

                                                                     della Conferenza Episcopale Italiana

 

"Siamo tutti sollecitati ad un rinnovato riconoscimento della persona umana e una cura più adeguata della vita, dal concepimento al suo naturale termine.

Bisogna superare quella che papa Francesco chiama la “globalizzazione dell’indifferenza”, per sperimentare, quando si accoglie la vita, “la forza rivoluzionaria della tenerezza”. I Vescovi ci esortano a forme nuove e creative di generosità, come una famiglia che adotta una famiglia, o famiglie che si si fanno carico di una mamma che attende un bambino, scongiurando il rischio dell’aborto.

Preghiamo, in questa Celebrazione, affinché, con la fantasia della carità, si affermi in noi un nuovo umanesimo più equo e solidale".

 

PREGHIERA per la Vita del santo papa Giovanni Paolo II 

Madre dei viventi,

affidiamo a Te la causa della vita:

guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,

di poveri cui è reso difficile vivere, 

di uomini e donne vittime di disumana violenza,

di anziani e malati uccisi dall’indifferenza o da una presunta pietà.

Fa’ che quanti credono nel Tuo Figlio 

sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo 

il Vangelo della vita.

Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,

la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza 

e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire, 

insieme con tutti gli uomini di buona volontà,

la civiltà della verità e dell’amore

a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.

Amen.