4-5 luglio 2014: Chiusura del Corso di formazione di Chiese Aperte con una conferenza sulle testimonianze materiali di fede nella Calabria bizantina
News del 03/07/2014 Torna all'elenco delle news
A conclusione del Corso di formazione di Chiese Aperte l’archeologa Margherita Corrado interviene sul tema "Testimonianze materiali di fede nella Calabria bizantina" venerdì 4 alle ore 15.00 e sabato 5 luglio alle ore 9.00 in Arcivescovado presso la Sala “Mons. Ferro”.
La partecipazione è aperta a tutti.
Giunto alla sua seconda edizione, il Progetto Chiese Aperte 2014, promosso dall’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova e finanziato con il contributo dell’8x1000 alla Chiesa Cattolica, ha previsto lo svolgimento di un Corso di formazione quest’anno dedicato al tema Arte e devozione in area grecanica. La prolusione è stata affidata a padre Andrea Dall’Asta, architetto e teologo gesuita, intervenuto sul tema La Bellezza educherà il mondo: padre Andrea ha sollecitato le nostre coscienze, sottolineando, tra l’altro, come la Bellezza non possa non avere in sé una connotazione etica, cioè di legalità, di onestà, di trasparenza, di solidarietà. Ciò perché la Bellezza di cui si parla non è quella da rotocalco bensì quella che esprime l’essere autentico dell’uomo, i suoi drammi, le sue passioni: essa entra nel cuore della nostra vita, permettendoci di compiere un’esperienza di senso. Questi, tra gli altri, alcuni tra gli straordinari spunti di riflessione offerti dal padre gesuita.
Nell’ambito del Corso di formazione, ricco di stimolanti occasioni di approfondimento della conoscenza di arte, storia e devozione nel territorio grecanico, si è distinto, tra gli altri, il modulo didattico affidato al prof. Daniele Castrizio, docente di Numismatica presso l’Università di Messina, intervenuto sul tema Lo Stretto crocevia tra Oriente e Occidente: alla lezione in aula è seguito un itinerario nei luoghi d’interesse, in particolare la visita alla chiesa dedicata alla Madonna della Grecia (Panaghia tis Elladas) a Gallicianò, nell’ambito della quale il docente ha illustrato riti liturgici nonché spazialità e arredi dello spazio sacro nella Chiesa di rito greco-ortodosso.
Nell’ambito di due conferenze aperte a tutti, Margherita Corrado, archeologa medievista calabrese di pregio, illustrerà come quelli che, riferendoci ai cinque secoli del nostro Alto Medioevo, chiamiamo genericamente Bizantini, ma faremmo meglio a definire Romei di Calabria, abbiano contribuito in modo decisivo a forgiare i caratteri essenziali della società tradizionale calabrese, rimasti pressoché immutati fino all’Ottocento. Sono da denominarsi Romei perchè, ignari delle future polemiche illuministe, pensavano se stessi come diretti discendenti dei cittadini dell'Impero romano, sebbene abitanti non più al centro del mondo conosciuto, ma nei Bruttii, in una provincia dell'estremo Occidente, l'unica rimasta sotto il controllo di Bisanzio quando anche la prima Calabria, cioè l'odierno Salento, e poi persino la Sicilia, le erano state progressivamente sottratti, rispettivamente, da Longobardi e Arabi. La profonda spiritualità dei Romei ne ha orientato l'esistenza individuale e ha contribuito a modellare il paesaggio in cui quotidianamente si muovevano, alquanto diverso da quello dell'Antichità classica.
Le lezioni di Margherita Corrado intendono richiamare brevemente gli aspetti essenziali dell'ambiente, urbano e rurale, in cui questi nostri antenati trascorsero la loro esistenza, per poi tentare di sondarne il carattere, scoprirne le attitudini, identificarne aspettative, ansie e timori quotidiani partendo da documenti oggettivi, spesso assai modesti, la cui familiarità, in vita e in morte, garantisce del profondo significato ad essi riconosciuto da uomini e donne di quei tempi. In particolare, la studiosa si soffermerà su due segni espliciti del sacro: la Luce e la Croce, strettamente connessi e spesso intercambiabili, protagonisti di ogni percorso individuale e collettivo.
Concluso il Corso di Formazione, il Progetto Chiese Aperte 2014 prevede nei mesi di luglio e agosto, secondo un calendario presto reso noto, l’apertura straordinaria di alcune chiese di rilevante pregio architettonico e storico-artistico site in area grecanica: in particolare, le chiese dei Santi Pietro e Paolo e della Candelora a Pentidattilo, di San Giovanni Battista a Gallicianò, dell’Annunziata presso Amendolea a San Carlo di Condofuri, la Concattedrale di Santa Maria Isodia, il Santuario di San Leo e la chiesa di Spirito Santo a Bova, la chiesa di Spirito Santo a Pietrapennata di Palizzi e il Santuario di Maria SS.ma della Cappella a San Lorenzo, cui si aggiunge il Santuario della Madonna del Leandro a Motta San Giovanni.