10 maggio 2014: Veglia di preghiera sul tema "Apriti alla verità, porterai la vita" presieduta dall'arcivescovo Morosini nella Chiesa della Candelora
News del 09/05/2014 Torna all'elenco delle news
Anche l'Arcidiocesi di Reggio Calabria si prepara a vivere con entusiasmo questo importante evento ecclesiale della Giornata di preghiera per le vocazioni: S.E. Mons. Giuseppe Fiorini Morosini celebrerà una Veglia di Preghiera sabato 10 maggio alle ore 20,30 presso la Parrocchia della Candelora.
Sarà un'ulteriore occasione di incontro tra il Vescovo e i giovani, già coinvolti nel cammino del Sinodo Diocesano: “Fede è Speranza, il Futuro che noi Vogliamo”.
Mons. Salvatore Santoro, direttore del Centro Diocesano Vocazioni e rettore del Seminario Pio XI, sottolinea come “la GMPV è una pro-vocazione ad interrogarsi sul bisogno e sulla responsabilità di dare una risposta al desiderio di pienezza e di felicità che ci portiamo dentro. La vita e' un dono: in dono l'abbiamo ricevuta e nella logica del dono siamo chiamati a spenderla”. Lasciarsi interpellare dal significato vocazionale della propria esistenza significa, dunque, scommettere sulla forza e sulla bellezza di una vita regalata; “significa non accontentarsi di una “vita riempita”, magari da scampoli fugaci di gioie autoreferenziali, ma tendere ad una "vita piena", dove ogni nostro progetto di bene e di felicità si lasci incontrare dal progetto di Dio”. In ultima analisi, celebrare la GMPV significa ricordare che...una vita davvero riuscita è una vita fino in fondo donata, al Signore ed ai fratelli.
Il tema proposto, “Le vocazioni testimonianza della verità”, orienterà l'animo di chi vivrà questa giornata col desiderio di intraprendere l'esodo interiore auspicato da Papa Francesco.
“Essere testimoni della verità”, continua Mons. Santoro, “significa essere disponibili ad aprire una finestra sull'Oltre che abita il nostro cuore; significa avere il coraggio di farsi attraversare da mille domande ma di non sfuggire alla "domanda di senso", quella, cioè, che ci rende capaci di pro-gettare la nostra esistenza; Significa essere aperti al Mistero ma rimanere innamorati della ferialità quotidiana”.