Prorogata sino al 15 maggio la mostra del "San Luca" di Mattia Preti al Museo Diocesano di Reggio Calabria
News del 09/05/2014 Torna all'elenco delle news
La mostra inaugurata al Museo Diocesano di Reggio Calabria il 26 marzo scorso è stata prorogata sino al 15 maggio prossimo.
Il capolavoro di Mattia Preti ha riscosso uno straordinario successo di pubblico, registrando nelle prime tre settimane di apertura della Mostra l’affluenza di oltre 2000 visitatori. Per soddisfare le numerose richieste di prenotazione di visite al Museo, in particolare provenienti dalle scuole dell’intera regione e della vicina Sicilia, il capolavoro pretiano resterà esposto al Museo diocesano fino al 15 maggio 2014.
Dal 26 marzo scuole di ogni ordine e grado, non solo reggine, ma anche provenienti dal resto della Calabria, hanno colto l’occasione per offrire ai propri studenti la straordinaria opportunità di conoscere le pregevoli collezioni d’arte del Museo diocesano ma, in particolare, per misurarsi con uno dei capolavori del calabrese Mattia Preti, artista che lo storico dell’arte Roberto Longhi ha definito “corposo e tonante, veristico e apocalittico...secondo solo a Caravaggio”.
L'equilibrio ricercato attraverso il sapiente uso dei chiaroscuri lo impone come uno dei più grandi pittori dei Seicento, capace di cogliere al meglio il movimento artistico-culturale di questo secolo iniziato con lo slancio naturalistico di Caravaggio e culminato nella "macchina trionfante" di Luca Giordano.
Il dipinto "San Luca dipinge la Madonna e Gesù Bambino", rarissima opera datata e firmata del Cavalier calabrese, è stata realizzata nel 1671 per un altare della chiesa di San Francesco d’Assisi a La Valletta. Il dipinto maltese raffigurante San Luca, recentemente restaurato da Giuseppe Mantella e Sante Guido, giunge a Reggio dopo esser stato esposto presso l’Accademia di San Luca a Roma e nel Palazzo arcivescovile di Crotone.
Nel Museo diocesano reggino all’esposizione del dipinto si affianca l’allestimento di una Sezione documentaria, a cura di Alessia De Pasquale: documenti e volumi esposti, appartenenti all’Archivio Privato Frangipane, illustrano alcuni passaggi significativi dei pionieristici studi che Alfonso Frangipane condusse ai primi del Novecento su Mattia Preti. Due volumi settecenteschi e una raccolta di documenti sulla nobiltà di Taverna sono la fonte dalla quale l’insigne studioso calabrese trasse i primi orientamenti per l’indagine sulla vita e le opere dell’artista, sulla famiglia e le origini nella cittadina natale. Alcune lettere esposte documentano il suo impegno per la tutela e il restauro delle opere di Preti in Calabria, gli scambi di informazioni con importanti critici italiani come Roberto Longhi, per la conoscenza delle opere meridionali dell’artista, e con Ugo Ojetti, per l’organizzazione di una mostra pretiana a Firenze.
La Sezione documentaria espone, inoltre,i manoscritti originali e alcune pubblicazioni, ormai introvabili, di Frangipane riguardanti la catalogazione e l’approfondimento storico-critico delle opere del pittore, nonché esiti delle sue ricerche sull’Ordine di Malta e dei suoi rapporti con gli studiosi maltesi.
Il dipinto pretiano esposto in Mostra, secondo la tradizione, ritrae San Luca quale primo iconografo della Madonna, rivelandosi ricco di riferimenti simbolici: dal bue, emblema del Santo, alla figura del putto che gli porge la penna e l’inchiostro con allusione al suo Vangelo. A destra è San Carlo Borromeo e sul fondo la statua della ninfa Igea, figlia di Esculapio e Personificazione della salute, a ricordare la professione di medico che Luca aveva esercitato prima di porsi alla sequela di Gesù.
La Mostra al Museo diocesano è stata resa possibile grazie al supporto della Delegazione di Reggio Calabria del Gran Priorato di Napoli e Sicilia del Sovrano Ordine Militare di Malta e al contributodel Delegato Gran Priorale di Reggio Calabria, in memoria del padre Barone Ing. Giovanni Nesci di Santagata. Sponsor per l’allestimento illuminotecnico del dipinto è ARTEMIDE. All’evento ha riconosciuto il suo Patrocinio la Delegazione reggina del FAI.
Da lunedì 28 aprile, per tutta la durata della Mostra, il Museo diocesano osserverà un orario di apertura prolungato: dal lunedì al sabato h 9-13 e martedì e venerdì h 16-19 (esclusi festivi).
Per informazioni e prenotazioni si contattino i Servizi educativi museali al n° 3387554386 o si visiti il sito www.museodiocesanoreggiocalabria.it.
Info:
Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova
Via Tommaso Campanella, 63 – 89127 Reggio Calabria
tel. 0965-385510 / fax 0965-330963
e-mail: direzione@museodiocesanoreggiocalabria.it