6 aprile 2012: Venerdì Santo, il giorno del dolore-amore sino alla fine
News del 03/04/2012 Torna all'elenco delle news
La Chiesa celebra questo giorno in modo suggestivo, raccontando tutto il dolore possibile, ma con amore. Cerchiamo di 'entrare' nell'anima di questi eventi.
1. IL SOLENNE MEMORIALE DELLA MORTE DI GESÙ
Nel primo pomeriggio - normalmente alle 15.00, ora della morte di Gesù - la Chiesa si raduna e legge solennemente il racconto della Passione, Crocifissione e Morte di Gesù.
2. LA PREGHIERA UNIVERSALE
La Chiesa prega per tutta l'umanità. Passa in rassegna tutti gli uomini, di ogni condizione, anche spirituale, fede, razza, considerandone tutte le necessità, offrendole, nel momento della morte-amore di Gesù, al Padre.
3. L'ADORAZIONE DELLA CROCE
Viene solennemente scoperta dal celebrante la Croce e la si deposita ai piedi del presbiterio per il bacio: è il bacio di Chi dalla croce attende il nostro amore.
4. LA DISTRIBUZIONE DELLA S. COMUNIONE
Il celebrante, senza la S. Messa, semplicemente, offre l'Eucarestia, come a voler posare Gesù 'morto' nel sepolcro del nostro cuore.
5. LA VIA CRUCIS
Ricordandola, quasi ovunque, spesso in modo suggestivo, fino a diventare una sacra rappresentazione della passione, si fa la Via Crucis.
Una breve riflessione di Paolo VI:
"Qui il dolore ci appare cosciente! La terribile passione era prevista. Lo strazio e il disonore della croce era saputo! E fu voluto nella sua crudele interezza, senza i consueti narcotici, che mitigano la nostra sofferenza: l'importanza del se, del quando e come verrà.
Gesù è colui che conosce l'infermità in tutta la sua estensione, in tutta la sua profondità, in tutta la sua intensità, in tutta la sua terribilità, tanto da spremere sangue dalle vene già nell'agonia del Getsemani. E tanto basta per renderlo fratello di ogni uomo che soffre e che piange: fratello maggiore e fratello nostro. Egli detiene un primato che accentra in lui la simpatia, la solidarietà, la comunione con ogni uomo paziente. Gesù è morto innocente, perché l'ha voluto; ha voluto assumere in Sé tutta l'espiazione dell'umanità".
Giustamente la Chiesa canta:
'Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua croce hai redento il mondo.
Omelia di mons. Antonio Riboldi
Liturgia della Parola della Messa del Venerdì Santo, 6 aprile 2012