VI DOMENICA

News del 16/04/2011 Torna all'elenco delle news

“... e camminare con decisione verso Cristo.” Benedetto XVI

Lode e onore a te, Signore Gesù!
Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

iamo giunti quasi al termine della Grande Quaresima, chiamata in antico “Quadragesimale sacramentum”, Sacramento quadragesimale, perché è un tempo ricchissimo di incontro sacramentale con Dio nella Parola e nei Sacramenti. La sesta domenica è la domenica delle palme e della passione del Signore. In questa domenica si ricorda l’ingresso messianico di Gesù a Gerusalemme e la sua dolorosissima passione. A Gerusalemme si capisce il perché di Betlemme. È provvidenziale la coincidenza dell’ultima frase del papa, posta come tema dell’odierna riflessione,colla tematica che vi ho proposto in questo periodo. La conversione deve radicare in noi il fermo proposito e la consapevole scelta che dobbiamo camminare con decisione verso Cristo, verso Gerusalemme e verso il Golgota. Gerusalemme è la meta della nostra vita. Cristo sventola come bandiera innalzata dalla croce e ci aspetta lì. L’immagine del crocefisso che ho in mente è quella di San Damiano: un Cristo in croce vivo, che ha gli occhi aperti e mi guarda, che dalle sua mani, dal costato e dai piedi esce sangue , ma che lui resta quasi impassibile nel suo dolore: Cristo dalla croce regna e regna glorioso, perché la Croce è il trono della sua regalità, della sua vittoria sul mio peccato e sul peccato di Satana e di tutti gli angeli ribelli e di tutta l’umanità. Cristo regna dalla sua debolezza e fa dell’orrore la Parola della consolazione e della confusione per i superbi. L’itinerario quaresimale mi deve portare a Gerusalemme deciso a dire: Cristo ti amo! Cristo mi dono a te! Cristo senza di te solo tristezza! Tu sei la gioia.
La conversione, abbiamo subito scoperto, è innanzitutto dono. C’è stato un momento in cui uno dei più cari compagni di San Francesco d’Assisi, frate Leone, stava vivendo un periodo intensissimo di tentazioni. Frate Francesco se ne accorge ma la sua delicatezza si rende presente con una benedizione. Francesco sa che consolare vuol dire benedire e ricordare che siamo sempre nelle benedizione di Dio, che non dobbiamo mai smettere di impetrare . La benedizione è la seguente: “Il Signore ti benedica e ti custodisca, mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te. Rivolga verso di te il suo sguardo e ti dia pace. Il Signore benedica te, frate Leone.” E in questo foglietto scrisse anche una preghiera che è veramente stupenda: “Tu sei santo, Signore, solo Dio, che operi cose meravigliose. Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo, Tu sei re onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra. Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dèi, Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, il Signore Dio vivo e vero. Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza, Tu sei umiltà, Tu sei pazienza, Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine, Tu sei sicurezza, Tu sei quiete. Tu sei gaudio e letizia, Tu sei la nostra speranza, Tu sei giustizia, Tu sei temperanza, Tu sei tutta la nostra ricchezza a sufficienza.
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine. Tu sei protettore, Tu sei custode e nostro difensore, Tu sei fortezza, Tu sei refrigerio. Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede, Tu sei la nostra carità. Tu sei tutta la nostra dolcezza, Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.” Questa preghiera è chiamata “Lodi di Dio altissimo”. San Francesco aveva capito che per chiedere il dono della conversione era necessario un “Tu”: i tanti “Tu” della preghiera che abbiamo letto poco fa. Amici miei amatissimi, convertirci richiede tanta fatica, tanta contrizione e compunzione, tante lacrime per un amore puro, ma anche tanta gioia, tanta pace, tanta consolazione perché stiamo imparando ad amare Dio e da qui una gioia infinita! Che bello amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le proprie forze! Che bello amare Dio sopra ogni cosa! Che bello dire al mondo (come il grande fraticello di Assisi!): DIO TI AMO E SENZA DI TE IO ODIO! Siamo ormai vicini alla Pasqua del Signore, in cui rivivremo con lui la sua Morte, la Discesa agli inferi e la permanenza nel sepolcro e la sua gloriosissima Risurrezione. Posso dirmi: mi sono convertito? Credo proprio di no! Posso dire però: mi sto convertendo, perché l’esperienza terrena è tutta un cammino di conversione! La conversione corrisponde al far della nostra vita un’imitazione della Vita del Signore Gesù , per morire in‐ con‐per Lui, sostare nel sepolcro in‐con‐per Lui e risorgere in‐con‐per Lui. Auguri, buona Pasqua!