9 giugno 2018: memoria del Cuore Immacolato di Maria
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Memoria mariana di origine devozionale, istituita da Pio XII, l'odierna celebrazione ci invita a meditare sul mistero di Cristo e della Vergine nella sua interiorità e profondità. Maria, che custodisce le parole ed i fatti del Signore meditandoli nel suo cuore (Lc 2,19), è dimora dello Spirito Santo, sede della sapienza (Lc 1,35), immagine e modello della Chiesa che ascolta e testimonia il messaggio del Signore.
Martirologio Romano: Memoria del Cuore Immacolato della beata Vergine Maria: serbando nel proprio cuore la memoria dei misteri di salvezza compiuti nel suo Figlio, ne ha atteso con fiducia il compimento in Cristo.
Il promotore della festa liturgica del Cuore Immacolato di Maria fu S. Giovanni Eudes (1601-1680) che già verso il 1643, la cominciò a celebrare con i religiosi della sua congregazione. Nel 1668 le festa e i testi liturgici furono approvati dal cardinale legato per tutta la Francia, mentre Roma si rifiutò più volte di confermare la festa. Fu solo dopo l’introduzione della festa del S. Cuore di Gesù nel 1765, che verrà concessa qua e là la facoltà di celebrare quella del Cuore di Maria, tanto che anche il Messale romano del 1814 la annovera ancora tra le feste “pro aliquibus locis”. Papa Pio XII estese nel 1944 la festa a tutta la Chiesa, a perenne ricordo della Consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, da lui fatta nel 1942. Il Culto del Cuore Immacolato di Maria ha ricevuto un forte impulso dopo le apparizioni di Fatima del 1917.
Si celebra il giorno dopo la solennità del Sacro Cuore di Gesù. La vicinanza delle due feste riconduce a S, Giovanni Eudes, il quale nei suoi scritti non separò mai i due Cuori di Gesù e di Maria e sottolinea l’unione profonda della madre col Figlio di Dio fatto carne, la cui vita pulsò per nove mesi ritmicamente con quella del cuore di Maria.
La Liturgia della festa sottolinea il lavorio spirituale del cuore della prima discepola di Cristo e presenta Maria come protesa, nell’intimo del suo cuore, all’ascolto e all’approfondimento della parola di Dio. Maria medita nel suo cuore gli eventi in cui è coinvolta insieme a Gesù, cercando di penetrare il mistero che sta vivendo: conservare e meditare nel suo cuore tutte le cose, le fa scoprire la volontà del Signore, come un pane che la nutre nell’intimo, come un’acqua zampillante in un fecondo terreno. Con questo suo modo di agire, Maria ci insegna a nutrirci in profondità del Verbo di Dio, a vivere sfamandoci e abbeverandoci di lui e soprattutto a trovare Dio nella meditazione, nella preghiera e nel silenzio. Maria, infine, ci insegna a riflettere sugli avvenimenti della nostra vita quotidiana e a scoprire in essi Dio che si rivela, inserendosi nella nostra storia.
tratto da www.santiebeati.it
Dopo la festa del Sacro Cuore di Gesù celebriamo il Cuore Immacolato di Maria! Quando i genitori presentavano Gesù al Tempio, Simeone benediceva Maria e profetizzava: "Anche a te una spada trafiggerà l'anima" (2,34). Dal momento dell'incarnazione Maria è strettamente legata alla missione del Figlio. Gesù la chiama "beata", infatti, non tanto perché soffrirà per lui e con lui, ma soprattutto perché vive il cammino della fede.
Oggi, nel mio rientro al cuore, ringrazio Maria per il suo Sì', per la sua fede, per la fatica e la sofferenza della sua vita che me la fanno sentire vicina!
O Maria, l'Aiuto dei Cristiani, intercedi per me presso il Figlio tuo perché io possa crescere in una fede forte e paziente come la tua.
Tutti abbiamo sempre da imparare dalla nostra Madre celeste: la sua fede ci invita a guardare al di là delle apparenze e a credere fermamente che le difficoltà quotidiane preparano una primavera che è già iniziata in Cristo Risorto. Al Cuore Immacolato di Maria vogliamo attingere questa sera con rinnovata fiducia per lasciarci contagiare dalla sua gioia, che trova la sorgente più profonda nel Signore. (Benedetto XVI)
Testo a cura di Eremo San Biagio
La prova del cuore
OGNI PROVA FA SEMPRE PIU' IMMACOLATO IL CUORE DI MARIA...
Il Cuore di Maria non è Immacolato come su un quadretto che spesso vediamo appeso ai muri, lì disegnato per essere da noi ammirato.
Il Cuore di Maria viene reso sempre più Immacolato proprio attraverso le profondità accessibili a lei con lo strumento e l'occasione della prova e della croce, che fa rendere sempre più puro, sempre più profondo e sempre più vivo e palpitante il Cuore di Maria.
Ogni prova, per Maria, è occasione per rendere ancor meglio puro e immacolato il suo cuore; ogni croce diventa un'autenticazione del suo cammino di immacolatezza per lei e per noi.
Accostarci al Cuore di Maria è rendere anche il nostro cuore simile al suo, nell'accoglienza al disegno della salvezza in opera nel mondo.
Allora, se ci uniamo al cammino di fede di Maria, rendendo il nostro cuore simile al suo nell'esercizio quotidiano del fare la volontà di Dio, anche per noi le prove e le croci si mutano e si trasformano in sorgente di grazia nuova, purificando i nostri cuori dalla macchia del peccato e rendendoli sempre più vicini all'immacolatezza di Dio e di Maria.
Maria cammina con noi, con noi soffre con fede, con noi vive le incomprensioni della storia e le difficoltà della vita, per aiutarci a rendere il nostro cuore simile al suo: Immacolato segno dell'amore di Dio.
Omelia di don Luciano Sanvito
tratto da www.lachiesa.it
Storia della Memoria liturgica del Cuore Immacolato di Maria
LITURGIA DEL GIORNO su www.lachiesa.it