Catecumeni: la testimonianza di Ilenia Maria della Parrocchia di Campo Calabro
News del 06/05/2018 Torna all'elenco delle news
Quando la fede passa attraverso quelli che papa Francesco chiama “i testimoni della porta accanto”. Nella storia di Ilenia Crea, immersa a tempo pieno nel suo ruolo di giovane sposa e mamma, questi testimoni sono stati il nonno, la suocera, e una vicina della sua comunità di Campo Calabro, segni della presenza costante di Dio tra le alterne vicende della sua vita. E’ grazie a loro se lei, che aveva già battezzato i suoi due figli, è riuscita a rompere ogni indugio per avviarsi al percorso del catecumenato e ricevere il Battesimo, con il nome di Ilenia Maria, nella Notte di Pasqua in Cattedrale. “Ilenia ha iniziato il suo percorso grazie alla sensibilità di altri cristiani della parrocchia - racconta don Antonino Palmenta, che ha speso metà della sua vita al servizio della Parrocchia di S. Maria Maddalena nel piccolo comune tirrenico – questa è una comunità che già da molti anni è attenta alle persone che desiderano accostarsi alla fede, ognuno, nel suo piccolo, si sente di dover dare testimonianza”. Lo confermano le diverse storie di conversione che negli anni scorsi hanno animato la vita della comunità, con l’obiettivo raggiunto della piena integrazione, in essa, di queste nuove famiglie cristiane. Anche per Ilenia è arrivato adesso il momento di partecipare attivamente alle attività della chiesa, come si augura don Francesco Megale, che affianca don Nino da un anno e mezzo, e che da quando è arrivato, ha aiutato Ilenia a concludere un cammino di fede iniziato da alcuni anni: “Mi ha colpito – dice - la convinzione con la quale sta crescendo nella fede i suoi figli e la fedeltà al desiderio di farsi battezzare nonostante le vicissitudini della sua vita”. Il cammino di fede di Ilenia, infatti, è stato tutt’altro che facile: “Mia madre è morta che non avevo nemmeno un anno – racconta - e sono stata cresciuta dai nonni quando mio padre ha incontrato una nuova compagna di vita. A lei, che seguiva un’altra religione, si sono accodati sia mio padre che mia sorella”. Per Ilenia invece è stata più forte la testimonianza di fede del nonno, e poi quella del marito e della sua famiglia. Il percorso di catecumenato vero e proprio è iniziato dopo il battesimo dei suoi due figli, prima con suor Raffaella e poi con suor Teresa della Congregazione delle Piccole Figlie di San Giuseppe, che insieme ai parroci le hanno dato, come lei dice, la spinta, l’aiuto morale e lo stimolo a non arrendersi alle difficoltà e agli imprevisti che, sino all’ultimo, sembravano mettere ostacoli al suo cammino. Adesso, pur nella riservatezza che la contraddistingue, può dire: “so che dentro il mio cuore la fede c’era da sempre, mi sono sempre affidata a Dio e ho avuto sempre le mie risposte”. Cosa può ancora dire un’esperienza forte come quella di Ilenia lo sintetizzano le parole della sua catechista Paola Cinanni: “Il Signore non finisce mai di stupirci, continuamente si rivela attraverso le persone che accompagnamo e ci fa sperimentare la pazienza che bisogna avere, la costanza, il non temere, il riuscire a camminare anche quando si incontrano difficoltà”.
uscito su L'Avvenire di Calabria del 6 maggio 2018