3 dicembre 2017 - Processione di rientro della Venerata Effigie all'Eremo: il discorso di S.E. Morosini e le foto
News del 03/12/2017 Torna all'elenco delle news
Alle ore 11,00 Celebrazione Eucaristica
Alle ore 15,30 Processione dell'Effigie della B.V.M. al Santuario dell'Eremo
Tutte le FOTO di Adriana Sapone nella pagina Facebook e poi nella Fotogallery
Discorso dell'arcivescovo Morosini a Piazza della Consegna
L'arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini prima di riconsegnare la Sacra Effigie ai frati Cappuccini ha pronunciato ai fedeli queste parole: "Domenica scorsa la Madonna ha voluto prolungare la sua presenza in città ma tutte le cose devono avere una fine. Certo, quando arriva la Madonna qui in piazza a settembre c’è sempre tanto entusiasmo, adesso che ritorna c’è l’entusiasmo e la gioia dei frati per il ritorno della Madonna in casa propria. Ma c’è un velo di tristezza forse in tutti noi che in questi tre mesi l’abbiamo potuta venerare nella chiesa Cattedrale, ma una tristezza relativa perché anche se le cose passano le cose belle lasciano nel cuore un’impronta. Non è vero che è più bella la vigilia di una festa che la conclusione. Certo, nella vigilia c’è l’attesa ma alla conclusione c’è la gioia di aver vissuto la festa. E noi possiamo dire che siamo anche quest’anno felici di avere avuto in città la Madonna, abbiamo avuto modo di raccomandare a lei noi stessi e le nostre famiglie, la nostra città. Abbiamo visto con quanta devozione anche quest’anno avete affollato la chiesa cattedrale, i sacramenti delle confessioni e delle comunioni. Ecco, diciamo grazie alla Madonna dal profondo del cuore perché anche quest’anno si è manifestata per tutti noi la Madre della consolazione. Rimanga nel nostro cuore, miei cari, e non arrabbiatevi se me lo sentite ripetere continuamente. Rimanga nel nostro cuore soprattutto il richiamo forte della Madonna a vivere i valori cristiani nella nostra vita, perché altrimenti questa salita e discesa della Madonna dal suo Santuario in Cattedrale non avrebbe senso, è la vita che deve manifestare la nostra devozione a lei, e permettetemi che ancora una volta vi ricordi e vi richiami il valore della famiglia. Ci stiamo preparando alla festa del Natale, oggi è cominciato l’Avvento. Ricordate che questo periodo, soprattutto il Natale, ci ricorda l’intimità della famiglia. Presentiamo alla Madonna e a Gesù il giorno di natale, famiglie guarite dall’odio, dalla divisione, dalle opposizioni. Presentiamo alla Madonna famiglie riconciliate, che sanno educare i propri figli, che sanno insegnare ai figli la speranza con la testimonianza di un amore che non finisce. E abbiamo sempre tutti la forza di saper ricominciare. Mai nessuno deve dire: “non c’è più niente da fare”. Ogni anno noi ricelebriamo i misteri del Signore, e questo ripetere non è un abitudine ma ci ricorda che il mistero di Cristo è sempre nuovo. Ripartiamo sempre! Il giorno di Natale noi diciamo: “ripartiamo con la nostra vita cristiana!”. E allora anche nelle famiglie, le divisioni possono essere superate, bisogna avere il coraggio di dire: “ripartiamo!”. Guardarsi negli occhi marito e moglie, genitori e figli, fratelli e sorelle e poter dire la notte di Natale: “ripartiamo, ricominciamo, è possibile volersi bene, è possibile tenere la famiglia unita!”. Perché se teniamo la famiglia unita è la speranza dei giovani che noi coltiviamo. La gioventù non si educa nella divisione e nell’odio. I figli non si educano quando i genitori non dimostrano unione e capacità di mettere dietro le spalle le proprie difficoltà e le proprie incomprensioni. Promettiamolo alla Madonna miei cari fratelli, perché se consegniamo alla Madonna e alla città famiglie unite, la nostra città potrà rinascere nella speranza. Chiediamolo come dono alla Madonna santissima. Mentre pregavo l’Ave Maria alla Madonna, mi sono venuti in mente la Madonna e San Giuseppe il giorno dello smarrimento di Gesù al Tempio. Tutti e due erano in fila, camminavano...le donne da una parte e gli uomini dall’altra e tutti e due pensavano “sarà con l’altro”: la Madonna pensava che Gesù fosse con Giuseppe e Giuseppe pensava che Gesù fosse con Maria. Quando poi si sono ritrovati insieme, ma umanamente forse, non dico che avranno litigato, ma avranno detto: “beh, ma non l’avevi tu?”. Non si sono presi l’uno contro l’altro ma hanno detto: “mettiamoci insieme di nuovo, torniamo a Gerusalemme e lo troveremo”. È così che si risolvono i problemi, ritrovando la gioia di ricominciare. Hanno rifatto il cammino verso il Tempio a Gerusalemme e lì hanno avuto la gioia di incontrare Gesù. È questo l’augurio che faccio a tutti".
Programma:
La processione della Madonna della Consolazione partirà dalla Basilica Cattedrale alle 15.30. L’arcivescovo, il clero, i pellegrini, gli operatori pastorali e i parroci accompagneranno la Madre verso il Santuario dei padri Cappuccini, l’Eremo. Il simulacro dell’avvocata del popolo reggino era stato portato in Duomo il 9 settembre scorso, in occasione dei solenni festeggiamenti per la Festa della patrona della Chiesa reggina e in concomitanza con l’apertura dell’anno pastorale diocesano, dedicato alla tematica della Comunione da viverre in comunità.
Durante questi mesi di permanenza in Duomo tantissimi fedeli si sono recati in pellegrinaggio per affidare alla Madre speranze e preghiere. Soprattutto durante i sabati, in virtù di un’antichissima tradizione, la basilica cattedrale è stata gremita da fedeli accorsi per partecipare alle celebrazioni eucaristiche. Tutte le undici zone pastorali della arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova si sono alternate per condividere il Pane e la Parola durante la messa delle 17, presieduta dall’arcivescovo Morosini e concelebrata da tutti i parroci di ogni forania.
Quest’anno la processione di ritorno della Madonna della Consolazione all’Eremo registrerà una presenza simbolica: davanti alla croce, percorreranno tutto l’itinerario le due autoemoteche di Avis e Adspem Fidas. Questo segno è stato voluto dall’arcivescovo che, già da domenica scorsa, ha invitato tutti i fedeli tramite un messaggio a partecipare alla raccolta del sangue diventando donatori. Per questo motivo il presule ha chiesto alle due associazioni di donatori di effettuare domani una raccolta straordinaria.
Le emoteche saranno presenti in piazza Duomo già dalle prime ore di domattina e vi resteranno fino alle 15.30 quando, insieme a tutto il popolo di Dio, si recheranno in processione all’Eremo della Madonna della Consolazione. Morosini visiterà le autoemoteche al termine della messa delle ore 11.
A causa dei lavori di ammodernamento del Corso Garibaldi, il percorso della processione di oggi pomeriggio subirà alcune variazioni. Il quadro, una volta superata la Chiesa di San Giuseppe al Corso, salirà da via 2 settembre, per poi percorrere tre isolati lungo la via Demetrio Tripepi e quindi, tornare nuovamente sul corso imboccando via Tenente Panella. Da qui, l’itinerario si svolgerà regolarmente, con le consuete soste previste.
A piazza della Consegna i Cappuccini riprenderanno in custodia la sacra effige e l’accompagneranno fino all’Eremo dove la processione si concluderà alle 19.30 circa. Lunedì, nella Basilica dell'Eremo, le “prime messe” dopo il rientro della Madre saranno celebrate alle 7.30 e alle 18.30.
Donare Sangue, l'appello di Morosini - Autoemoteche in Piazza Duomo nel giorno della Processione
INVITO DELL'ARCIVESCOVO MOROSINI ALLA DONAZIONE DI SANGUE
L’arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini, ha inviato un messaggio a tutti i parroci della diocesi affinché sensibilizzino i fedeli alla pratica della donazione del sangue. «Quello che stiamo vivendo è un periodo tra i più delicati per le donazioni di sangue – ha affermato il presule all’inizio della sua missiva - sono pochi coloro che decidono di compiere questo gesto di straordinaria solidarietà mentre aumentano le esigenze.
Le associazioni e il centro trasfusionale sono sempre stati in prima linea e i reggini, mostratisi sempre sensibili nei confronti di questo gesto caritativo in favore di chi soffre, si sono sempre contraddistinti per la solidarietà e il servizio nei confronti di chi si trova ad aver bisogno di sangue e plasma». Oggi l’esigenza aumenta e rischia di trasformarsi in vera emergenza. Le scorte si sono ridotte ai minimi storici mentre le necessità, purtroppo non possono attendere.
Proprio per voler sottolineare l’urgenza e la chiamata alla concretezza del suo appello, l’arcivescovo ha chiesto all’Avis e all’Adspem Fidas di effettuare una raccolta straordinaria nel giorno della processione del Quadro della Madonna della Consolazione, il 26 novembre. Durante l’ultima domenica di permanenza nella Cattedrale della venerata effigie della patrona di Reggio, le autoemoteche di Avis e Adspem Fidas stazioneranno in Piazza Duomo per la raccolta del sangue. Ma ogni giorno è utile per contribuire a questa causa, anche presso le sedi dell’azienda sanitaria predisposte alla donazione del sangue.
Pertanto l’arcivescovo decide di rivolgere «un invito a tutti, ma soprattutto a voi fedeli: diventate donatori, perché possiate sperimentare la bellezza del gesto della donazione oppure, se già donatori, rinnovate ancora una volta la vostra disponibilità, soprattutto in questo periodo delicato».
La solidarietà e la carità nei confronti dei bisognosi è la forma più alta dell’Amore evangelico. Nel corso della storia il gesto caritativo si è trasformato in base anche alle esigenze della società e del cambiamento radicale dei bisogni. «Anche la donazione, infatti – prosegue il presule – rappresenta un gesto caritativo, uno tra i più alti e generosi che si possa esprimere nei confronti di chi soffre».
L’invito che si rivolge, pertanto, «è quello di rendersi disponibili a fronteggiare l’emergenza in qualsiasi maniera: donando in prima persona, sensibilizzando al gesto amici e parenti che non l’abbiano ancora sperimentato o semplicemente parlandone con i conoscenti. Ogni singola donazione di sangue potrebbe salvare una vita. Non esimiamoci dalla carità».