Messaggio per l'Avvento dell'arcivescovo Morosini: sperare, ripartire, ricostruire
News del 27/11/2016 Torna all'elenco delle news
Carissimi,
con l’Avvento che inizia oggi, ricominciamo il ciclo delle feste del Signore, cioè l’Anno Liturgico, al cui centro c’è la festa della Pasqua.
Proprio perché apre il nuovo Anno liturgico, usiamo guardare l’Avvento e viverlo all’insegna della speranza e del «ricominciare morale», in riferimento agli ideali della nostra vita. La speranza consiste nel fatto che, rinnovando il nostro rapporto con il Signore, noi possiamo sconfiggere il male; il possibile «ricominciamento morale» infonde coraggio a tutti e vince ogni forma di disperazione dinanzi alla costatazione di avere a che fare sempre con gli stessi problemi.
Il ricordo della venuta del Signore ci fa sentire la sua presenza di conforto e di stimolo a non arrendersi mai dinanzi ai problemi della vita.
Voglio esortare tutti voi, pertanto, a questa speranza e a questa ripartenza: ne abbiamo bisogno dinanzi ai mali che abbiamo dovuto subire anche quest’anno. Sentiamo tutti l’esigenza di ricostruire il nostro tessuto sociale, politico, economico e familiare, che si va sempre più sgretolando, mentre si diffonde tra noi la sfiducia nel futuro, che pervade l’animo soprattutto dei più giovani e li spinge ad abbandonare la nostra terra.
Sperare, ripartire, ricostruire: vi consegno questi tre verbi che abbiamo necessità di coniugare tutti per contribuire per quanto ci compete a dare un volto nuovo alla nostra fede e alla nostra città, per l’intimo legame che c’è tra fede e vita. Su questi verbi riflettiamo; con questi verbi preghiamo, di questi verbi discutiamo tra noi.
Mi rivolgo in modo particolare ai voi, collaboratori dell’attività pastorale nelle singole parrocchie. Siete voi i primi ai quali affido questi tre verbi, perché voi, assieme ai sacerdoti e ai consacrati, dovete essere i modelli di vita cristiana, umana e civile. Nessuno abbia mai a ridire di voi. Vi raccomando: non ci siano tra voi persone che mantengono legami, palesi o occulti, con associazioni e gruppi che sono contro i principi della Chiesa e che sono stati condannati a più riprese dalla Chiesa. Che vergogna sarebbe per le nostre comunità, se dovesse risultare il contrario. Se dovessero esserci situazioni di questo genere, o rompete con queste associazioni, o cessate dal collaborare con la pastorale della Chiesa.
Camminiamo insieme con il profeta Giovanni Battista incontro al Natale del Signore, appianando la strada del bene, della fiducia, del rispetto reciproco, della legalità. In questo anno pastorale dedicato alle vocazioni di speciale consacrazione, chiediamo al Signore il dono di vocazioni sante. Chiediamo, soprattutto, che la comunità cristiana cresca nell’apprezzamento del dono della chiamata del Signore.
Buon Avvento.
+ p. Giuseppe
Vostro Vescovo