2 febbraio 2023 - Celebrazione della XXVII Giornata Mondiale della Vita Consacrata-Festa della Presentazione in Cattedrale

News del 01/02/2023 Torna all'elenco delle news

Giovedì 2 febbraio 2023, in occasione della XXVII Giornata Mondiale della Vita Consacrata - Festa della Presentazione del Signore, alle ore 18 in Cattedrale solenne celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo Fortunato Morrone con la partecipazione dei religiosi e delle religiose dei vari istituti e ordini della diocesi, preceduta dalle ore 17:15 dal S. Rosario animato dai consacrati stessi. Verrà data particolare solennità al rito della processione con le candele benedette, la “Candelora”, che avvierà la celebrazione dell’Eucarestia.

Sono tantisssime le comunità religiose presenti in diocesi, in rappresentanza dei diversi carismi, e tra esse la più antica è quella dei francescani minori, mentre tra le più recenti forme di consacrazione è stata l'istituzione dell'Ordo Virginum da parte dell'arcivescovo Vittorio Luigi Mondello.

Nelle parole di padre Gabriele Ferdinando Bentoglio, delegato arcivescovile per la vita consacrata, si ritrova il "dono prezioso" che "i consacrati e le consacrate sono nella nostra chiesa locale":

"I consacrati e le consacrate sono un dono prezioso anche nella nostra chiesa locale: sono come le sentinelle che, tenendo accesa la fiaccola della speranza e dandosi da fare per vivere la preghiera e le opere della carità, indicano agli uomini e alle donne del nostro tempo la presenza di Dio e incoraggiano la solidarietà fraterna. Religiosi e religiose di ogni generazione e secondo il carisma dei loro Istituti, sono come i profeti della Bibbia: anche se fragili e a volte impauriti, fanno in modo che la Parola – il Vangelo vivo di Gesù Cristo – penetri nel quotidiano di ogni persona e, soprattutto, lo fanno con la testimonianza del loro stile di vita.

Sono uomini e donne di frontiera, a confine tra il ciglio della strada e la porta del convento, protesi verso gli ultimi e legati con il vincolo della fraternità al loro carisma. Il contributo che oggi possono dare le religiose e i religiosi alla nostra diocesi e al mondo tocca specialmente il recupero della vita interiore. La vita consacrata è una sollecitazione a persuaderci che è necessario «perdere tempo con Dio».

Per fare del bene e tendere la mano ai tantissimi bisognosi della nostra diocesi, così come per dare voce alle ingiustizie e alle prevaricazioni che degradano il nostro territorio e ledono la dignità delle persone, prima di tutto c’è bisogno di dedicare tempo alla preghiera, alla meditazione e allo studio della Parola.

È urgente recuperare spazi di silenzio e di ascolto: in effetti, i ritmi frenetici della vita quotidiana e delle attività socio-pastorali rischiano di desertificare lo spirito. In un tempo di crisi nella fede e di facile pragmatismo, è indispensabile dare tempo all’ascolto del Signore.

D’altronde, convertirsi è proprio questo: ritornare a parlare con Dio e, di conseguenza, sentire il suo appello a curare le ferite dell’umanità".

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