25 marzo 2022 - Preghiera per la pace in comunione con papa Francesco in Cattedrale
News del 24/03/2022 Torna all'elenco delle news
Papa Francesco consacrerà all’Immacolato Cuore di Maria la Russia e l’Ucraina in occasione della solennità dell'Annunciazione (25 marzo). Si unirà spiritualmente anche l'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova che pregherà col proprio arcivescovo Morrone in Cattedrale e in ogni singola parrocchia.
Venerdì 25 marzo, durante la "Celebrazione della Penitenza" che presiederà alle 17 nella Basilica di San Pietro, papa Francesco consacrerà all’Immacolato Cuore di Maria la Russia e l’Ucraina. La preghiera è prevista intorno alle ore 18,30.
LIBRETTO DELLA CELEBRAZIONE PENITENZIALE presieduta da papa Francesco
Lo stesso atto, lo stesso giorno, sarà compiuto a Fatima dal cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio, come inviato dal Santo Padre.
Rispondendo all'invito del pontefice (LETTERA DI INVITO DEL PAPA AI VESCOVI) l'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova comunica che - per decisione dell'arcivescovo, monsignor Fortunato Morrone - la Chiesa reggina vivrà intensamente il momento di preghiera voluto dal Santo Padre.
Monsignor Morrone presiederà la celebrazione alle ore 18 nella Basilica Cattedrale. A seguire pronuncerà la preghiera di consacrazione della Russia e dell'Ucraina al Cuore Immacolato di Maria, la stessa pronunziata da papa Francesco.
ATTO DI CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA in pdf
Tutte le altre liturgie, comprese le pie devozioni (come le Via Crucis nelle parrocchie) e la Veglia all'Eremo per l'Akathistos, sono sospese.
«Auspico che si partecipi unanimi a questo evento straordinario» ha dichiarato ad Avvenire di Calabria, il Vicario generale della Chiesa reggina, don Pasqualino Catanese. «Ognuno se può crei un collegamento con Roma - ha aggiunto il Vicario spiegando come «quel giorno tutta la Chiesa universale sotto la presidenza del papa pregherà per la Pace e implorerà l'aiuto della Madre Santissima per la Russia e l'Ucraina». Don Catanese, infine, ha specificato che «nelle parrocchie a parte le messe della Solennità dell'Annunciazione tutto il resto, anche le Via Crucis, sarà annullato».
Una preghiera dal cuore della grande tradizione mariana
il testo dell’atto di consacrazione e affidamento...è un testo intessuto di citazioni della grande tradizione mariana, che sarà pronunciato in tutto il mondo dal popolo di Dio guidato dai vescovi e dai sacerdoti. Ecco alcuni riferimenti.
Madre di Dio, è il titolo con cui in Oriente e in Occidente si venera la Madonna, proclamato come dogma dal Concilio di Efeso. Madre di misericordia è un’espressione che ricorre anche nella preghiera “Salve Regina”.
È Lui che ci ha donato te e ha posto nel tuo Cuore immacolato un rifugio per la Chiesa e per l’umanità. Queste parole evocano la rivelazione di Fatima: “Dio ha deciso di stabilire la devozione al mio Cuore immacolato…” e “il mio Cuore immacolato sarà il tuo rifugio”.
(...)
L’affidamento a Maria ha un riferimento evangelico. Nel Vangelo di Giovanni leggiamo infatti che Gesù, dalla croce, affida l’unico apostolo presente sul Calvario alla Madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. E subito dopo, aggiunge, rivolgendosi a Giovanni: “Ecco tua madre!”. Dell’atto di consacrazione o di affidamento a Maria ritroviamo tracce almeno a partire dall’VIII secolo, con Giovanni Damasceno, teologo arabo di fede cristiana e Dottore della Chiesa, originario di Damasco. È lui a formulare la prima preghiera di consacrazione alla Madonna: “Anche noi oggi ti restiamo vicini, o Sovrana. Sì, lo ripeto, o Sovrana, Madre di Dio e Vergine. Leghiamo le nostre anime alla tua speranza come ad un’ancora saldissima e del tutto infrangibile, consacrandoti mente, anima, corpo e tutto il nostro essere e onorandoti, per quanto ci è possibile, ‘con salmi, inni e cantici spirituali’ (Ef 5,19)”.
CONTINUA A LEGGERE SU www.vaticannews.va.it
Cosa si intende per atto di consacrazione?
Consacrare, affidare una nazione, vuol dire dare a Maria le anime, le gioie e i dolori di un popolo perché siano portati a Cristo affinché il Figlio chieda al Padre la fine della guerra e la pace nel mondo. E in particolare, questa volta, la fine delle sofferenze di due popoli, quello ucraino e quello russo. Sono due popoli che stanno soffrendo: soffrono anche i russi che hanno i loro figli che muoiono in guerra....la preghiera darà la forza a questi due popoli di risorgere dal tempo della sofferenza e al mondo di capire che non si può vivere con la guerra.
CONTINUA A LEGGERE SU www.vaticannews.va.it